Come riporta il quotidiano britannico The Telegraph, dopo un’esperienza australiana dai risultati altalenanti, Andy Murray ha deciso di interrompere la relazione con l’allenatore Jan de Witt. Il tennista scozzese lo scorso dicembre era rimasto senza allenatore (dopo quatto anni di collaborazione con Jamie Delgado) e aveva iniziato un periodo di prova con il coach tedesco, che in passato aveva lavorato tra gli altri con Gael Monfils, Gilles Simon e Nikoloz Basilashvili. Murray però aveva detto di non volersi affrettare nel selezionare un nuovo coach e dunque sta effettuando tutti i passi con calma: il lungo periodo di prova tra i due è giunto al termine e l’esito è stato negativo. “La decisione è importante per me” aveva detto il 34enne Murray lo scorso anno circa questo argomento. “Ovviamente non so per quanto tempo giocherò, quindi voglio assicurarmi che la persona che è con me nell’ultimo periodo della mia carriera sia quella giusta“ ed evidentemente de Witt non lo era.
Murray e de Witt avevano iniziato a lavorare insieme ad Abu Dhabi in occasione dell’evento Mubadala World Tennis Championship (16-18 dicembre 2021) dove Murray fu sconfitto in finale da Rublev, e successivamente sono stati insieme per tutto il periodo australiano iniziato con una sconfitta al primo turno dell’ATP 250 di Melbourne in tre set contro l’argentino Bagnis. Nel torneo successivo lo spirito combattivo dell’ex numero 1 del mondo ha dato i suoi frutti e la corsa di Murray nell’ATP 250 di Sydney si è arrestata solamente in finale contro Karatsev; questo buon risultato lasciava ben sperare per il primo Slam della stagione ma agli Australian Open una sconfitta in tre set al secondo turno contro Taro Daniel ha lasciato solo amaro in bocca. Amaro che adesso Murray cercherà di risciacquare con qualche dolce risultato a Doha e Dubai (per entrambe avrà bisogno di wild card), sempre in attesa di conoscere il nome del suo nuovo allenatore.