Settimana di transizione nel circuito Challenger che scende in campo solo a Cleveland (Challenger 80, cemento indoor), in attesa della ripartenza forte di metà febbraio che vedrà l’Italia di nuovo protagonista con il doppio impegno di Forlì. Nella capitale dell’Ohio erano presenti in tabellone solo tre italiani: Thomas Fabbiano, Andreas Seppi e Lorenzo Claverie. E senza dubbio l’onore dei titoli di testa spetta a Thomas Fabbiano che raggiunge brillantemente, e un po’ inaspettatamente, i quarti di finale. Prima liberandosi 7-5 6-3 del padrone di casa Mitchell Krueger (n.167 ATP) e poi rimontando 3-6 6-4 6-1 l’altro statunitense Tennys Sandgren (n.165 ATP e prima testa di serie).
Intendiamoci, niente che non sia nelle corde del tennista pugliese che in carriera, con il suo gioco di pressione, ha fatto vittime illustri come potrebbero testimoniare Wawrinka e Tsitsipas. Ma Thomas usciva da un anno molto negativo: pochi risultati e il cambio di allenatore la scorsa estate nel tentativo di invertire una spirale estremamente negativa. Qui sul veloce tappeto del Cleveland Racquet Club l’azzurro sembra però trovarsi veramente a proprio agio e se n’è accorto ben presto Sandgren che, vinto il primo set, forse pensava che il più fosse fatto. Niente di più sbagliato perché a quel punto Fabbiano ha girato l’interruttore, cominciando a rincorrere ogni singola pallina come se ne andasse della sua vita. No, oggi l’azzurro aveva proprio deciso che era giunto il momento di cancellare un anno di risultati molto deludenti e di dare una svolta a questa sua seconda parte di carriera. Così il break nel secondo game del terzo set (propiziato da un doppio fallo dell’americano) si è rivelato decisivo, permettendo all’azzurro di mettere la freccia e di non farsi più raggiungere. Il quarto di finale contro Cedrik-Marcel Stebe si prospetta molto difficile perché il tedesco è in gran forma (semifinale a Forlì 1 e Forlì 3), ma l’incontro è tutt’altro che chiuso.
Andreas Seppi, che pure era accreditato della seconda testa di serie, ha giocato una partita tutta in salita contro il teenager svizzero Dominic Stricker (n.204 ATP e vincitore nel 2017 del Roland Garros junior) e il doppio 6-4 finale ben descrive la partita. Peccato perché l’altoatesino è solito iniziare bene la stagione, prima che l’anca presenti il solito, salatissimo, conto. Pure il 19enne italo venezuelano Lorenzo Claverie ha fatto poca strada perché il primo turno delle qualificazioni contro il colombiano Nicolas Mejia (n.277 ATP) gli è stato fatale. Il punteggio piuttosto netto (6-2 6-1) non ammette repliche.