Ci stavamo godendo una meritata pausa dopo il repentino susseguirsi di commenti e interventi contrastanti e in ogni caso prematuri sulla possibilità o meno di Novak Djokovic di partecipare al secondo Slam dell’anno, quando arriva la notizia che un (altro) Fab 4 quasi certamente mancherà l’appuntamento: Andy Murray non giocherà il Roland Garros. Forse ci ripenserà in futuro, ma non quest’anno. Pianificando il suo 2022, il campione scozzese ha infatti annunciato che salterà l’intera stagione sulla terra battuta, Open di Francia compreso.
Terminata con esito negativo la prova con il coach Jan de Witt, al fianco di Andy è tornato Daniel Vallverdú, che già lo aveva seguito dal 2010 al 2014. I due stanno lavorando insieme a Rotterdam in occasione del torneo mentre Dani rimane in attesa del ritorno alle competizioni di Stan Wawrinka. “In questo momento non ho in programma di giocare sulla terra battuta” spiega Murray come riporta il Guardian. “Nell’ultimo paio di anni, la terra ha fatto peggiorare i miei problemi. Ne ho avuti all’inizio dell’anno scorso, la terra non ha aiutato. Allora ho ne parlato con il mio team e quest’anno, dal momento che mi sento bene, non voglio rischiare”. Il rosso è stato motivo di preoccupazione anche per Roger Federer, che ha saltato lo swing nel 2017. Nel suo caso, il problema erano le sollecitazioni a cui era sottoposto il ginocchio, secondo quanto spiegato dal preparatore Paganini,
Andy però lascia aperto uno spiraglio, pur facendo intendere le sue priorità: “Non è che non giocherò più sulla terra. Lo scorso anno ho quasi perso Wimbledon, sono andato vicino a non giocare la stagione sull’erba. Cercherò di competere un po’ durante quel periodo, non starò senza fare nulla. Ho avuto un finale di stagione molto impegnato, per i prossimi due mesi non voglio correre rischi e tenterò arrivare in crescendo alla stagione sull’erba”.
All’ABN Amro World Tennis di Rotterdam con una wild card, il tre volte campione Slam affronterà al primo turno un Alexander Bublik verosimilmente ancora sulle nuvole per il primo titolo in carriera conquistato a Montpellier battendo Zverev in finale. Contro il kazako che porta con sè un po’ d’Italia vista la partnership con l’azienda Yoxoi ci sarà Vallverdú nell’angolo scozzese questa settimana, ma la soluzione è solo temporanea. “Non è facile trovare qualcuno” constata Murray. “Ovviamente, Stan Wawrinka continua il processo di riabilitazione e speriamo che rientri nel Tour, ma è d’accordo che Dani lavori con me per poche settimane; è fantastico per me nel breve termine, ma sto ancora cercando una soluzione duratura”. Inutile nasconderlo, un tempo ci sarebbe stata la fila per allenare Andy. “Non è semplice, non sono così richiesto come pochi anni fa. Fondamentalmente, voglio che sia la persona giusta. Sono consapevole che la perfezione non esiste, ma nel medio-lungo termine voglio una qualche stabilità e cercherò di trovarla nelle prossime settimane”.