A Marsiglia non è stata certo una giornata da ricordare per qualità di match, anzi. In attesa dei due derby francesi previsti per la sessione serale, l’attenzione del pubblico è rivolta a Holger Rune, uno tra i Next-Gen più pubblicizzati del Tour, che dopo una trasferta argentina non andata esattamente secondo i piani, torna ad esibirsi in Europa. Il programma si apre con la sfida a tinte “russe” tra Roman Safiullin e Alexei Popyrin (sebbene quest’ultimo sia a tutti gli effetti australiano), in quella che si rivelerà come la partita più equilibrata ed avvincente di giornata. Due ore e mezza abbondanti di incontro, al termine del quale è il qualificato Safiullin a trionfare, grazie anche ai 13 aces messi a segno; il servizio lo ha infatti tenuto a galla nei momenti chiave del match, come quando nel terzo set ha annullato due palle break che potevano rivelarsi decisive. Il tie-break finale è un assolo del russo, che si porta sul 6-0 in un amen, e da lì in poi è tutto in discesa.
Inizio horror quello di Holger Rune contro il Lucky Loser Zizou Bergs, numero 169 al mondo, che si prende il primo parziale in poco meno di mezz’ora. I dubbi del danese vengono però spazzati via immediatamente, come testimonia il break strappato all’avversario in apertura di secondo set: gli ultimi due giochi fiume del parziale confermano che il black-out per Rune è già storia, e con grande lucidità chiude i giochi al settimo set point. Il set decisivo è una mera formalità per il numero 90 ATP, che si regala la testa di serie numero 4 Aslan Karatsev al secondo turno. Sulla falsariga di quanto accaduto a Rune, l’altro Next-Gen impegnato nella sessione pomeridiana, Tomas Machac, inizia malissimo la sua partita contro Damir Dzumhur, vecchia volpe che sul veloce-indoor è sempre un avversario ostico (non a caso due dei suoi tre tornei ATP250 in bacheca sono arrivati proprio su questa superficie). Il ceco è disastroso al servizio nel primo set, cedendo la battuta per ben tre volte e consegnando un rapido 6-1 nelle mani di Dzumhur. Registrato quel fondamentale, per Machac le cose si mettono decisamente meglio e fa suoi i successivi due set in maniera altrettanto veloce.
Il beniamino di casa Pierre-Hugues Herbert conferma infine il suo grande feeling con questo torneo (ricordiamo ancora la finale raggiunta l’anno scorso, quando fece tremare il futuro vincitore Daniil Medvedev) e batte, seppur faticando più del previsto, un Mikhail Kukushkin mai domo. In entrambi i set, infatti, lo specialista del doppio cede immediatamente il servizio e si vede costretto ad inseguire un break di svantaggio. Missione compiuta dopo circa due ore per Herbert, e sebbene sembra molto difficile pronosticarlo nuovamente in finale, siamo certi che venderà cara la pelle davanti ai suoi fan.
Risultati
[Q] R.Safiullin b. [7] A.Popyrin (5)6-7 6-4 7-6(3)
H. Rune b. [LL] Z.Bergs 1-6 6-3 6-4
[Q] T.Machac b. [Q] D.Dzumhur 1-6 6-3 6-1
P.H.Herbert b. [Q] M.Kukushkin 7-6(5) 7-5
[WC] J-W.Tsonga b. [WC] G.Simon 6-2 6-4
R. Albot b. [ALT] D. Novak 3-6 7-5 6-1
H. Gaston b. C. Moutet 6-4 6-4