Non si aspettava certo di dover aspettare Dubai per iniziare la sua stagione, ma la prima partita di Novak Djokovic ha avuto risvolti positivi, non solo dal punto di vista del risultato: “Devo dire che ho ricevuto un’ottima accoglienza. È stato bellissimo ottenere quel tipo di accoglienza dal pubblico. Li ringrazio molto di cuore.”
Parlando della sfida: “Sono molto contento di come sono riuscito a mantenere i nervi saldi, soprattutto nei momenti cruciali in cui ho dovuto fronteggiare dei break point. In quei momenti ho servito bene. So che posso fare sempre meglio in termini di livello di gioco . Ci sono stati alcuni momenti in cui mi sentivo come se stessi giocando davvero bene, altri nei quali stavo perdendo il ritmo sul servizio. Ho avuto una bassa percentuale di prime di servizio. Per la prossima partita c’è altro su cui lavorare e migliorare. Tutto sommato è stata un’esperienza molto positiva in termini di sensazioni, di come ho giocato e per l’atmosfera in campo.“
Sul nervosismo prima di scendere in campo: “Ero sia eccitato sia nervoso come prima di qualsiasi altra partita dopo una lunga pausa. Sono stato due mesi e mezzo, quasi tre senza giocare una partita ufficiale nel tour. Di certo le circostanze sono diverse, considerando tutto quello che è successo nell’ultimo mese e mezzo. Quindi non vedevo davvero l’ora di scendere in campo“.
Non avendo ricevuto la vaccinazione contro il Covid-19 la programmazione di Djokovic è tutto fuorché ben definita: “Sulla base della situazione attuale non giocherò Indian Wells. Non posso andare, non posso entrare negli Stati Uniti. Ma vediamo cosa succede. Voglio dire, forse le cose cambieranno nelle prossime settimane.”
Sull’accoglienza da parte dei colleghi negli spogliatoi: “La maggior parte dei giocatori che ho incontrato qui negli ultimi due giorni sono stati molto amichevoli con me. Alcuni dei giocatori mi hanno chiesto come mi sento in questo momento. La maggior parte di loro mi ha effettivamente accolto bene e ha detto che è bello rivedermi nel circuito. Ovviamente questo mi fa sentire benissimo. Sono molto grato per questa accoglienza perché avere la comprensione, il supporto dei miei colleghi, è molto importante per me perché sono le persone che vedo più spesso della mia famiglia. Quindi, ovviamente, tengo molto alle relazioni che abbiamo tra di noi.“
Nole ha parlato anche di colui che potrebbe spodestarlo dal numero 1 del ranking e della sua reazione con il pubblico durante la finale degli Australian Open: “Abbiamo parlato. In realtà mi ha mandato un messaggio dopo la partita. Mi sono sentito davvero triste per il fatto che stesse provando quel tipo di emozioni perché il bambino che è all’interno di ognuno di noi è il motivo per cui giochiamo a tennis. La maggior parte dei giocatori impugna la racchetta da giovane perché ama questo sport. Hanno la passione per lo sport e sognano di ottenere alcune delle cose più importanti che questo sport può offrire loro.“
Situazione del pubblico avverso familiare per il serbo: “Ovviamente perdere, essendo avanti di due set in finale, è difficile da digerire. Capisco come si sente. Ho giocato un sacco di partite in cui ho avuto il pubblico dalla mia parte e altre con il pubblico contro di me. Questo fa parte dello sport. Non puoi aspettarti di avere sempre il supporto del pubblico.”
Sulla disavventura australiana: “Ovviamente sono rimasto deluso dall’esito del mio breve soggiorno in Australia. Ho dovuto lasciare il paese senza poter competere in un torneo del Grande Slam. Questo è il vero motivo per cui ero lì in Australia.”
Finale del torneo australiano che Nole avrebbe fatto a meno di vedere: “Non avrei voluto guardare il torneo sapendo di non poter competere. Quindi le fasi finali, stavo cercando di non guardarle, ma poi la mia famiglia ha deciso di vedere la finale, praticamente tutti la stavano guardando, mia moglie e i miei figli, quindi ho dovuto seguirle.”
Djokovic, tuttavia, rende onore a Nadal per il successo: “ Congratulazioni a Rafa. Voglio dire, è stata una prestazione incredibile. Lui è un combattente straordinario . Lo ha detto anche lui che è stata sicuramente una delle più grandi vittorie della sua vita, date le circostanze, al rientro da un infortunio. Quattro, cinque mesi prima delle finale era con le stampelle e poi ha vinto uno slam. È incredibile. Ho un sacco di rispetto per lui. Non voglio togliere nulla alla sua vittoria. Ovviamente non è stata una sensazione piacevole per me lasciare il Paese e guardare il torneo da lontano.”