T. Paul b. [5] M. Berrettini 4-6 5-1 RIT.
Purtroppo i problemi fisici agli addominali, già riscontrati a Melbourne e a Torino nel 2021, sono tornati a tormentare Matteo Berrettini costringendolo al ritiro dall’esordio nell’ATP 500 di Acapulco. Il tennista romano ritrovava l’amato cemento all’aperto, dove era in una striscia aperta di dieci match inaugurali vinti in tornei su questa superfice da Pechino 2019 (quando perse in due tie-break lottati al primo turno da Andy Murray). Dopo il 500 di Rio De Janeiro, che aveva visto Berretto arrivare ai quarti di finale ed essere sconfitto da Carlos Alcaraz, per l’alfiere azzurro c’era un altro appuntamento di questa categoria in una fase della stagione che purtroppo aveva dovuto saltare nel 2021 a causa dell’infortunio agli addominali accusato nel terzo turno degli Australian Open contro Khachanov.
Il n.1 d’Italia dunque aveva l’opportunità di sfruttare questi mesi per far registrare altri risultati di rilievo a cui ormai ci ha abituato costantemente. Il semifinalista dell’ Open d’Australia 2022 aveva di fronte a sé nell’esordio del torneo messicano l’ex campione juniores del Roland Garros 2015 Tommy Paul. Anche l’americano era giunto al match conservando una serie da imbattuto, infatti nel 2022 ha sempre superato il match d’esordio nei tornei a cui ha preso parte (Adelaide 1 e 2; il primo Slam dell’anno; più Delray Beach della scorsa settimana). Tommy arrivava dal penultimo atto agguantato in Florida, dove si era arreso dinnanzi al futuro vincitore del torneo Cameron Norrie. Era il primo head to head tra i due giocatori. Una partita che non si è conclusa a causa dei nuovi problemi accusati dall’azzurro.
IL MATCH – La partita si svolge sulla Grandstand Caliente.MX, come match d’apertura con inizio previsto per le 18.00 locali (l’una italiana). Dopo la pioggia brasiliana il N.6 del mondo torna a respirare un clima e delle condizioni di gioco favorevoli con caldo e sole. L’inizio della partita vede subito il n.1 d’Italia aggressivo in risposta e, grazie ad un passante di rovescio molto carico, Matteo si procura la prima chance di break. Il nativo del New Jersey fatica con la prima palla nel gioco inaugurale, ma riesce comunque a ritrovare il servizio nel momento più importante e a cancellare l’occasione. Ma la versione di Matteo che ha approcciato il match è veramente di quelle importanti; ottiene una seconda opportunità dopo aver macinato gioco con il dritto e dopo aver attaccato in contro tempo la rete con la chiusura del punto attraverso una stop-volley in allungo di rovescio che muore letteralmente aldilà del nastro. Un altro passante vincente, questa volta dalla parte destra garantisce lo strappo al tennista italico già in apertura. Senza faticare Berretto conferma il break, con il primo 15 vinto ancora grazie ad un tocco al volo di notevole fattura. Il tennista romano ha iniziato la partita cercando di proiettarsi in avanti appena ne ha l’occasione, volendo imprimere il proprio ritmo alla sfida. Il detentore del titolo del Queens, continuando a fare sfracelli con il suo drittone si procura ancora due break point, che significherebbero doppio vantaggio. Il N.39 del mondo però, con un moto d’orgoglio, rinviene dal 15-40, annulla le due palle break con due vincenti (uno di rovescio e uno di diritto) e ritrovando un minimo di continuità al servizio si sblocca nella partita iscrivendo a referto il suo primo gioco. Siamo 2-1 per l’azzurro. Nonostante Berrettini continui a deliziare il pubblico sugli spalti con prelibatezze di classe sopraffina nei pressi della rete, a causa di un doppio fallo deve fronteggiare nel quarto gioco la prima palla break contro. Matteo l’annulla in modo eccezionale attraverso una magistrale esecuzione di rovescio lungolinea. Quindi sfumano sia il doppio-break che il contro-break. L’allievo di Vincenzo Santopadre mostra, in questo primo parziale, anche un uso sapientissimo del rovescio in back che gli permette di guadagnare il tempo necessario per operare la mezza luna attorno alla palla e poter liberare il suo debordante diritto. Man mano che il primo set entra nelle sue fasi calde, il tennista a stelle e strisce dopo il torpore iniziale si mostra sempre più in palla. Dal quinto game in poi seguono quattro giochi interlocutori (i primi due vinti a 0, uno a testa; uno a 15; ed uno a 30, con l’americano che è l’unico a concedere in questo frangente di match due punti in risposta nel settimo game). Si arriva dunque al momento cruciale, ovvero il decimo gioco in cui Berrettini serve per la prima frazione. L’italiano si porta velocemente sul 40-0 a suon di devastanti accelerazioni di dritto, che più che dritti sembrano smash a rimbalzo. The hammer arriva al secondo set point attraverso un rovescio lungo riga (con il quale aveva annullato nel terzo game anche l’unica possibilità offerta all’avversario nei suoi turni di battuta). E’ 6-4 per il 25enne azzurro in quarantadue minuti di gioco. Prima frazione in cui Berrettini fa riscontrare 3 ace, il 63% di prime in campo, l’82% di conversione con il primo servizio ed il 70% con la seconda.
Il vincitore dell’ATP 250 di Stoccolma 2021, in apertura di secondo parziale, non trema come era successo ad inizio partita. La continuità in battuta gli permette di non perdere nemmeno un punto nel gioco iniziale del secondo set. Dopo un inizio di frazione in cui la stabilità e la solidità dei servizi l’avevano fatta da padrone, sul 2-1 per Paul come era accaduto anche nel medesimo gioco del primo set; Matteo offre chance di break. La prima si servizio fugge dalla partita all’improvviso. Il romano però la ritrova quando più conta, cancellando le due palle break sul 15-40 con due punti diretti proprio con il servizio. Purtroppo però l’ennesimo dritto sparacchiato via offre una terza occasione all’ex campione del Roland Garros junior. Paul grazia il N.6 del mondo con una risposta di dritto comoda colpita lunga. Ma Matteo non è quello d’inizio match in cui sciorinava qualsiasi soluzione tecnica con estrema confidenza. Prima getta al vento la palla game con un doppio fallo. Poi due gratuiti, uno con lo slice e uno di dritto garantiscono la quarta opportunità utile a Tommy, che questa volta sfrutta la possibilità e breakka la tds.n.5 del torneo. La cattiva luna del game si era vista fin dal primo 15 con quella errata valutazione di Berrettini sul lob dell’avversario. L’ex N.3 Junior con assoluta tranquillità conferma il break e sale 4-1. Il finalista di Wimbledon è irriconoscibile rispetto al primo parziale, molto simile a quello visto nei due set persi con Alcaraz a Rio, rassegnato e abbattuto. Ma tutto si spiega dopo il doppio vantaggio dell’americano che si porta 5-1 dopo aver breakkato ancora nel sesto gioco; Matteo si ritira. Un altro infortunio colpisce il fragile fisico del tennista italico. E’ il solito problema ai muscoli addominali, che già lo aveva martoriato lo scorso anno in Australia e a Torino. Da capire l’entità. Dopo un primo set immaginifico, il campione azzurro con il suo corpo sempre spesso di cristallo è costretto a lasciare il Messico in maniera repentina e non calcolata. Ci si augura che non sia nulla di grave, che il n.1 azzurro si sia fermato in tempo, a scopo precauzionale e si spera di rivederlo in campo nuovamente competitivo per la trasferta nord-americana con i primi due 1000 della stagione ad Indian Wells e Miami.
Al prossimo turno, in ottavi, Tommy Paul (che nel 2020, dopo aver centrato lo scalpo Zverev si spinse fino ai quarti di finale in quel di Acapulco) se la vedrà con il serbo Dusan Lajovic (N.46 ATP). Il n.2 del paese balcanico ha superato nei sedicesimi dopo una maratona di 2ore e 43minuti il talentuoso statunitense di origini ceche Sebastian Korda (N.40 ATP) 6-4 4-6 7-5. Un solo precedente tra i due: primo turno del Masters 1000 d’Indian Wells 2021 con l’agevole affermazione del N.39 del ranking in un’ora esatta di gioco con il punteggio di 6-2 6-3.