Nel mercoledì di Doha sono andati in scena i terzi turni del tabellone del WTA 1000. E il match di cartello è terminato in men che non si dica. Il risultato di 6-3 6-2 in un’ora e un quarto è la sintesi della sconfitta subita da Paula Badosa per mano di una Cori Gauff che raccoglie molto quando mette la prima di servizio in campo – e ne mette parecchie. Al contrario, Paula entra in campo praticamente affidandosi alla seconda battuta e, subendo l’iniziativa statunitense negli scambi, in fretta si ritrova sotto un irrimediabile 0-3 pesante. Quel che più conta è che la terza testa di serie appare poco centrata e spesso insicura sia in palleggio sia quando ha l’opportunità di spingere. L’equilibrio del secondo parziale si rompe presto, quando la diciassettenne di Delray Beach, tenuto il game del 2 pari nonostante tre doppi falli, opera il sorpasso definitivo approfittando anche di un grossolano errore al volo dell’avversaria. Dopo aver lasciato 3 giochi a Clara Tauson nel match di esordio, dunque, una nuova battuta di arresto per la n. 4 del mondo, la scorsa settimana subito eliminata da Ruse a Dubai. Lasciatasi alle spalle le precoci sconfitte all’Australian Open e in Qatar, sorride invece Gauff che ottiene la quinta vittoria contro una top 10 e ai quarti troverà Maria Sakkari, vincitrice in due set tirati su Jessica Pegula.
Ons Jabeur sfodera tutto il suo repertorio incantando per un set prima di subire la reazione di Tereza Martincova che porta la sfida alla partita decisiva mettendo in campo solo prime (non proprio un’iperbole, visto che in appena un’occasione si è dovuta affidare alla seconda battuta, peraltro vincendo il punto). Troppo fallosa e sotto 0-2 nel terzo, Ons riprende il comando delle operazioni dalla smorzata in risposta sulla palla del 4-3 Martincova e infila tre giochi consecutivi, suggellando il match point con uno strepitoso passante in slice. Dagli spalti si leva il saluto dei canti tra lo sventolio di bandiere tunisine. Jabeur è attesa da Anett Kontaveit, che pur subendo un bagel nel secondo set ha battuto Elise Mertens. Al sesto incrocio, l’estone allenata da Dmitry Tursunov tenterà di portare in parità in parità il bilancio degli H2H.
Non si ferma Jelena Ostapenko. La campionessa di Dubai prosegue la sua striscia positiva ai danni della seconda favorita del seeding Barbora Krejcikova. Settantatré minuti per il 6-3 6-2 con cui la ventiquattrenne di Riga vendica la cocente sconfitta nell’Happy Slam di un mese fa quando, avanti di un set e un break, aveva commesso l’errore di “pensare solo a mettere la palla in campo”. I 25 vincenti contro gli 11 cechi dimostrano che ha tenuto fede al proposito implicito in quella dichiarazione di appena ventiquattro ore precedente il duello con Krejcikova. Cinque punti lasciati negli ultimi cinque game e quarti di finale contro Garbine Muguruza, che si è sbarazzata facilmente di Madison Brengle.
Nella parte alta del tabellone, incroceranno le racchette Aryna Sabalenka e Iga Swiatek, entrambe dominatrice dei rispettivi match contro Jil Teichman e Daria Kasatkina.
Risultati:
[14] C. Gauff b. [3] P. Badosa 6-2 6-3
[4] A. Kontaveit b. [16] E. Mertens 6-3 0-6 6-2
[15] J. Ostapenko b. [2] B. Krejcikova 6-3 6-2
[6] M. Sakkari b. [9] J. Pegula 6-4 7-5
[8] O. Jabeur b. T. Martincova 6-1 3-6 6-3
[7] I. Swiatek b. D. Kasatkina 6-3 6-0
[1] A. Sabalenka b. J. Teichman 6-2 6-1
[5] G. Muguruza b. M. Brengle 6-0 6-2