[2] A. Rublev b. [5] H. Hurkacz 3-6 7-5 7-6(5)
Vince e manda un messaggio a tutto il mondo, non solo del tennis, Andrej Rublev. Il tennista russo è riuscito a rimontare un Hubert Hurkacz in grandissima forma nelle semifinali di Dubai, e a fine match ha lanciato un messaggio sulla consueta “firma” della telecamera post-partita.
Un eloquente “Niente guerra, per favore” che segue il messaggio pubblicato su Instagram e gli appelli dei tennisti russi a fermare le ostilità tra Russia e Ucraina. Una sfida sin da subito equilibrata, anche per il ritrovato momento di forma dei due contendenti, il break in avvio subìto da Rublev è un macigno per i destini del primo set. Il russo sbaglia troppo da fondo campo e si concede ad Hurkacz, che nello scambio prolungato è solido come nella sfida contro Jannik Sinner e regge l’attacco continuo del tennista russo. Il servizio di Hurkacz, in grande forma questa settimana, fa il resto durante i suoi turni di battuta e lo aiuta a chiudere il primo set a suo favore, con soli sei punti persi al servizio in tutto il primo set e la cifra notevole di dieci ace a fronte di zero doppi falli.
La storia della partita cambia nel secondo set. Hurkacz comincia a mostrare qualche crepa nel suo gioco da fondo e concede la prima palla break del match nel quarto game dopo un dritto steccato. A cavare d’impaccio il polacco ci pensa di nuovo il suo devastante servizio con l’ennesimo ace della partita. Una serie di game equilibrati al servizio segnala che l’inerzia del match si sta lentamente spostando a favore di Rublev, che sbaglia di meno da fondo e riesce a fare più male con la sua prima di servizio. Cala invece il rendimento di Hurkacz, che al momento di servire per restare nel set offre due palle break al russo. Questa volta il servizio lo salva solo sulla prima palla break, e sulla seconda un fantastico dritto vincente di Rublev gli regala la chance di portarsi in finale nel terzo set.
L’equilibrio regna sovrano nel terzo set, con i servizi di entrambi che si mostrano molto più vulnerabili e cominciano ad offrire nuove chance. In avvio Rublev si conquista due palle break che potrebbero capitalizzare sul momento negativo del polacco, ma prima un ace e poi un nastro che aggiusta la palla per il dritto di Hurkacz sono abbastanza per scacciare temporaneamente il pericolo. Nei vantaggi un passante di rovescio su un serve and volley avventato di Hurkacz e un dritto vincente del russo valgono altre due palle break, ma il formidabile servizio del numero undici del mondo tiene ancora in vita il polacco. Niente da fare anche per Hurkacz nel game successivo, con un brutto errore di dritto di Rublev che vale la prima palla break dall’inizio del primo set, ma Rublev è vigile e con un dritto in contropiede sventa il pericolo.
Per spezzare l’equilibrio del match, con i due servizi che fanno buona guardia per tutto il resto del terzo set, serve il tie-break. Anche qui i turni di battuta la fanno da padrone, con il thriller nel settimo punto per un colpo di Hurkacz nettamente fuori ma chiamato dentro dal giudice di linea e che sarebbe valso il minibreak del russo. Rublev però, a differenza del passato, non si scompone a livello di tennis e continua a martellare sul dritto del polacco, trovando il minibreak e tre match point. Sul primo basta il devastante servizio di Hurkacz, che chiude il match con la cifra da capogiro di ventisette ace a fronte di solo un doppio fallo. Il secondo matchpoint però è quello buono, Rublev riesce a far partire lo scambio e un dritto a rete del polacco vale la finale per il tennista russo, che trova la seconda finale consecutiva dopo quella di Marsiglia e la prima in un ATP 500 da Halle, persa contro Ugo Humbert sull’erba. Hurkacz si consola con il nuovo ingresso in top 10, a scapito dell’amico Jannik Sinner sconfitto nei quarti di finale.