Si partiva dal 2-0 maturato nei singolari di ieri, un sabato di Davis che sarebbe potuto finire già prima di pranzo, non fosse che i due giganti romeni, Marius Copil e Horia Tecau, avevano ben altri piani per la giornata, piani di orgoglio e di onore per la propria nazione, col desiderio di conquistare almeno un punto. Di tutti i match previsti tra Spagna e Romania, certamente era quello più interessante, dato che Tecau è stato tra i migliori doppisti al mondo negli ultimi anni (numero 2 al mondo e argento olimpico e campione Slam, ha posticipato il ritiro per salutare con la maglia della nazionale) e la Spagna schierava Davidovich e Martinez, non certo doppisti puri. Questo ha permesso, in rimonta in entrambi i set per di più, a Tecau e Copil (che per il servizio e il tocco è un ottimo doppista occasionale) di portare tutto sul 2-1 e rimandare l’esito alla partita tra Bautista Agut e Copil. Troppo bravo anche oggi il numero 15 al mondo, nonostante un’altra grande giornata di Marius, che non è riuscito ad evitare la sconfitta e dunque l’eliminazione dalla Coppa Davis. Spagna quindi già certa di essere una delle nazioni elette a settembre, e potrà competere per l’ “insalatiera”. Andiamo a vedere i due match come effettivamente siano andati però.
- H.Tecau e M.Copil (ROM) b. A.Davidovich-Fokina e P.Martinez (ESP) 7-6(2) 6-4
C’era da aspettarsi una partita diversa tatticamente prima di tutto, e anche sulle corde emotive: da una parte un doppista puro come Tecau e un attaccante come Copil, dall’altra due regolaristi da fondo come gli spagnoli, che inoltre giocavano certamente con meno pressione, essendo la loro Nazione avanti 2-0. E inizialmente il match sembrava andare proprio verso i padroni di casa: break a 15 nel game di apertura, con gli avversari che lasciavano il campo aperto e regalavano tanto, fino al 3-2 40-30, sul servizio di Pedro Martinez, tutto andava liscio apparentemente. Lì iniziano le folate di Copil e i riflessi freddi di Tecau: arriva il controbreak e la partita assume sfumature totalmente diverse. Dall’ottavo al dodicesimo gioco solo un punto a testa per le coppie quando rispondevano. Il tie break sembra seguire il copione del set, con il break iniziale degli spagnoli e l’immediato recupero di Copil e Tecau, che infilano un parziale di 7-1, con giocate di qualità e qualche regalo di troppo degli spagnoli, eccessivamente fallosi, e portano a casa un primo set equilibrato e con tante giocate degne di nota, che sottolineano però la netta superiorità a rete dei rumeni.
Il secondo set sembra aprirsi sulla falsariga del primo, con il break nel secondo game degli spagnoli, confermato anche con una certa disinvoltura, oltre a sembrare meno fallosi e anche più brillanti a rete, a fronte di un leggero calo di Tecau e Copil. Vanno avanti 3-0 i padroni di casa, per poi subire il violento rientro di questi testardi rumeni, che proprio non volevano saperne di andarsene a testa bassa dall’Andalusia: nel settimo gioco, complici un paio di regali di Davidovich e Martinez, e giocate da campioni di entrambi, Copil e Tecau recuperano il break e rimettono in piedi un set che sembrava già compromesso. Da lì in poi si stacca totalmente la spina per gli spagnoli, che subiscono l’onda d’urto delle risposte e i recuperi di Tecau, e dei dolci tocchi di Copil, che a volte fa proprio addormentare la palla. Chiuderanno 6-4 il secondo, concedendo solo qualche briciola, con l’ennesima sontuosa volée di Tecau a suggellare il match, dopo che il break era arrivato nel nono gioco grazie alla saracinesca alzata a rete da Copil, che dei 4 è stato probabilmente il più brillante e più continuo, solo un tocco in più di un commovente Tecau; maluccio invece entrambi gli spagnoli, che avevano evidentemente un po’ preso sottogamba l’impegno, tanto da subire un parziale di 5 game a 0 nel secondo set, quando conducevano 4-1. Di seguito la volée d’oro di Horia sul match point, l’ultimo punto di una grandissima carriera, vincente fino in fondo, di cuore prima di tutto.
2. R.Bautista Agut (ESP) b. M.Copil 6-2 6-3
Nonostante l’impresa nel doppio, era quasi utopico aspettarsi un altro miracolo di Copil (che ha avuto tra l’altro solo pochi minuti di riposo tra un match e l’altro) anche nel singolare, dove affrontava il numero 1 spagnolo, che già ieri aveva impressionato per la solidità della prestazione. E dire che il rumeno ha anche avuto due palle break nel game di apertura (che si riveleranno poi essere le uniche concesse in tutto l’incontro), entrambe annullate magistralmente dall’avversario, che lasciavano presagire che in fondo Marius forse aveva ancora un po’ di carburante. Il primo set è equilibrato, interessante, con un buon ritmo e un bel tennis, che Copil cerca il più possibile di variare per togliere il ritmo a Bautista, la sua arma più forte; ma lo spagnolo è troppo bravo, e nel sesto game si prende il break, anche un po’ aiutato dagli errori del rumeno. L’equilibrio si rompe e il set si concluderà poco dopo, con Bautista che ancora una volta strappa il servizio all’avversario e facendo suo per 6-2 il primo parziale, punteggio forse un po’ troppo severo per un Copil che ha tenuto duro il più possibile, mettendo a tratti in difficoltà il numero 15 al mondo, che è troppo bravo però in ogni spicchio del campo e su ogni colpo richiesto.
L’equilibrio nel secondo set si rompe un po’ prima, nel quarto game, stavolta senza rimpianti per Copil ma solo con applausi per lo spagnolo, che spinge regolarmente, trova buoni angoli e anche un paio di passanti interessanti. Gioca in pieno controllo di sé e del match Bautista, levando anche la consueta fantasia ai colpi di Copil, che sembrano non scalfire la corazza di solidità dello spagnolo. Gli unici problemi al servizio li vive proprio il gigante rumeno, costretto ad annullare in due game le palle del doppio break che avrebbero in pratica consegnato molto prima la partita a Bautista e la qualificazione alla spagna. Ma Marius non ci sta, e di attacchi e di smorzate annulla tutte le palle break che l’avversario conquista, ricacciandolo indietro e rimanendo in partita, anche se appariva chiaro come stesse solo rimandando l’inevitabile. Nel nono game, dopo un’ora e mezza di ottimo tennis e anche di emozioni, Roberto Bautista Agut chiude 6-2 6-3 su Marius Copil, senza mai perdere il servizio e un 78% di punti con la prima e uno strabiliante 85% con la seconda. Concede 5 game, solo uno in più di quelli vinti ieri da Boitan. La Spagna, trascinata dal suo numero 1, un uomo in missione, ritrova le finali di Davis.