Mentre Jannik Sinner e Filip Horansky si preparavano a scendere in campo, l’altro Filip – Polasek – ha raccontato al direttore Ubaldo Scanagatta le sue impressioni su Jannik e Bolelli, appena sconfitti al fianco di Igor Zelenay. La coppia slovacca rimane peraltro imbattuta in Coppa Davis: questa è stata la sesta vittoria in altrettanti rubber nell’arco di undici anni, mentre quella azzurra, all’esordio nella manifestazione, aveva perso al primo turno nei due tornei disputati.
“Secondo me, Sinner può diventare numero 1 del mondo” dice Polasek, “ne ha tutte le capacità e abilità. Ed è anche molto forte mentalmente; per esempio, quel punto sul 2-0 nel tie-break del terzo quando io ho tirato un dritto incrociato pesante e lui ha replicato con il lungolinea vincente. Simone è un doppista fantastico, sta facendo ottime cose in coppia con Fognini: i quarti all’Australian Open, la finale a Sydney dove hanno perso da me e John Peers”.
Riguardo al match appena vinto, spiega che “non è che siano buchi o punti deboli che puoi sfruttare, tutto si riduce a chi usa meglio le proprie armi. Abbiamo servito tutti piuttosto bene, non ci sono stati tanti break e opportunità. Si è risolto tutto su un paio di punti nei momenti cruciali. Il tie-break è stato molto combattuto, noi non abbiamo sbagliato una risposta e quello è stato cruciale. Loro hanno giocato molto bene e credo che faranno bene in futuro”.
Il direttore Scanagatta cerca di far sbilanciare l’interlocutore. Non sappiamo cosa succederà adesso, ma diciamo che Sinner è favorito contro Horansky. Onestamente, cosa ti aspetti tra Gombos, che ieri ha giocato molto bene nonostante abbia perso, e probabilmente Musetti, che non ha mai giocato in un match del genere? A questo punto, consideri favorita la tua squadra?
“Innanzitutto dobbiamo aspettare il prossimo incontro. Se si arriva sul 2 pari, non sappiamo se giocherà Musetti o Sonego, ma sono n. 57 e 21 del mondo e Norbert è n. 110. La Coppa Davis riduce i margini, però restano favoriti… Dobbiamo approfittare del vantaggio di 2-1 per giocare davvero sciolti. La pressione è sugli italiani, sono venuti qui come nettamente favoriti e devono dimostrare le loro capacità, mentre i nostri devono solo entrare in campo cercando di dare il meglio come hanno fatto ieri. Nessuno si aspettava che Horansky giocasse così bene e deve riprovarci oggi. Noi possiamo solo sederci in panchina, tifare e sperare che ci portino un punto, così ne usciremo vincitori.”
Per quanto riguarda Gombos, che in Coppa Davis vanta 7 vittorie e 11 sconfitte in singolare, ha giocato una sola volta un quinto rubber decisivo, nel 2015: da numero 121 ATP , perse tre set a zero dal polacco Michal Przysiezny, n. 143.