La due volte campionessa di questo torneo, e finalista della passata edizione, Victoria Azarenka esordisce con una vittoria quest’anno al BNP Paribas Open, sconfiggendo la lucky loser australiana Astra Sharma 6-3, 7-5 nel secondo turno. Testa di serie n.13, Azarenka affronterà ora la testa di serie n.17 Elena Rybakina la quale a sua volta, ad inizio di giornata aveva battuto Alison Van Uytvack, 6-1 7-5. “Penso non sia facile iniziare il torneo contro avversarie che magari hanno già un paio di match alle spalle qui. Credo di aver giocato bene nei momenti importanti, però ci sono stati degli alti e bassi in alcune game in cui sentivo di poter essere un po’ più deciso. Ma non ci gioco da un po’ quindi ritrovare il ritmo della partita” ha commentato la bielorussa, appena al suo quarto match dopo l’Australian Open e che si era ritirata a Doha per un problema all’anca sinistra.
VIKA FOR PEACE – Tenendo poi conto delle recenti esternazioni della tennista ucraina Kostyuk contro i colleghi russi, era inevitabile che anche alla giocatrice bielorussa venisse chiesto un commento sulla guerra russo-ucraina. “Appena è iniziata questa situazione ho contattato le tenniste ucraine. So che qualunque cosa io dica può essere distorta in molti modi diversi. Le persone avranno la propria agenda su come voler affrontare la situazione, ma una cosa che manca in questo mondo è la compassione reciproca e l’empatia. È qualcosa che sento di poter offrire alle persone. Spero che altri inizino a implementare qualcosa del genere perché siamo tutti esseri umani. Questa è la cosa più importante, prendersi cura l’uno dell’altro e aiutarsi a vicenda. Di questo si tratta la vita. So che è un desiderio fantasioso, forse in momenti come questo. Ma penso che le fondamenta cardini dell’umanità non dovrebbero essere perse in nessun conflitto. Penso che la violenza non sia mai giustificata in ogni caso. Non sarà mai nei miei occhi. Spero che la compassione, l’empatia, sia qualcosa che possiamo coltivare di più per evitare che accadano situazioni e conflitti nel mondo.”
Parlando poi delle condizioni sui campi di Indian Wells ha detto: “È un po’ diverso da quando abbiamo giocato in ottobre, devo ammettere. Mi sento come se la palla si muovesse in aria abbastanza velocemente, in contrasto con i campi che sono piuttosto lenti e dal grande rimbalzo; penso davvero che bisogni adattarsi bene anno dopo anno perché devi essere paziente con te stesso qui. Forse ci saranno degli errori insoliti che non si verificano in condizioni diverse. Penso che si tratti di adattamento. Per me personalmente non è mai fantastico la prima volta. Quindi vedremo come andrà quest’anno”.
RISCHIO PER KVITOVA E FERNANDEZ – In apertura di programma è arrivata la vittoria della testa di serie n. 27 Petra Kvitova che ha battuto la bielorussa Aliaksandra Sasnovich per 6-7(4) 6-4 6-4 in due ore e mezza. Prestazione altalenante della ceca al servizio che ha messo a segno 8 ace a fronte di 12 doppi falli; quando il momento si è fatto topico però non ha tremato e nel terzo set (concedendo e annullando solo una palla break) non ha rischiato e si è fatta bastare un break in apertura. Ha rischiato eccome invece la canadese mancina Leylah Fernandez contro la statunitense Amanda Anisimova. Quest’ultima dopo aver vinto il primo set 6-2, non ha sfruttato quattro match point, il primo in risposta sul 5-3 e i restanti tre al servizio il game successivo. La n. 43 del mondo, incapace di chiudere il match e visibilmente sconvolta da quanto le stava accadendo, ha iniziato a non centrare più il campo e sbagliare ad ogni colpo. Il secondo set si è poi deciso al tie-break dominato 7-0 dalla recente vincitrice del torneo di Monterrey.
A questo punto Anisimova è comprensibilmente scoppiata in lacrime (ancora una volta a rimarcare sotto quanta pressione giochino questi tennisti), e ha informato la giudice di sedia che non aveva intenzione di continuare l’incontro. Questa ha cercato di convincerla a restare almeno fino all’arrivo del dottore ma non c’è stato nulla da fare. Brevi attimi di confusione sono seguiti e, mentre Amanda abbandonava il campo in fretta e furia, la giudice di sedia parlava alla radio: “Amanda vuole ritirarsi, dice che è davvero malata, per favore venite in campo il prima possibile“. L’arbitro si è poi rivolto a Fernandez per dire: “Ok Leylah, è finita”. Fernandez, testa di serie numero 18, ha detto alla fine della partita: “Quando mi ha detto che era malata, la prima cosa che mi è venuta in mente è che spero che si senta meglio e che potremmo avere un’altra partita come questa”. Perché in effetti finché è durata, lo spettacolo c’è stato eccome.