dai nostri inviati a Indian Wells Vanni Gibertini e Luca Baldissera
Matteo Berrettini è riuscito a venire a capo di Lloyd Harris in un match molto duro, chiuso comunque in due set dal tennista romano. Nel primo set, l’azzurro è stato bravissimo a sfruttare l’unica palla break concessagli dal sudafricano, chiudendo 6-4. Ben più complesso il secondo parziale, in cui Berrettini era sotto 2-5 15-40, letteralmente ad un passo dal terzo set. Qui, però, Matteo è stato bravissimo ad infilare cinque game consecutivi, salvando un terzo set point e chiudendo 6-4 7-5 al primo match point in suo favore.
Abbiamo posto alcune domande a Matteo dopo la sua vittoria: ecco quanto ci ha raccontato.
Partiamo dalla fine: eri sotto 5-2 40-15 e sei riuscito a ribaltarla, vincendo cinque game di fila in particolare con l’aiuto del rovescio. Direi che ti sentivi anche bene fisicamente, ci dici le tue impressioni?
“Sì dai, ho avuto una bella reazione. La partita si è un po’ complicata per un mio piccolo calo, lui stava servendo molto bene e sapevo che sarebbe potuta girare su pochi punti. Ho lasciato andare un po’ di rabbia e frustrazione, mi sono scosso con qualche urlo e mi sono detto di essere pronto per il momento importante. Sapevo che era un momento di tensione: quando il tuo avversario ha dei set point sul tuo servizio e non li sfrutta, quando va a servire dopo è sempre difficile; sono contento di questo e della mia reazione. Le variazioni per me sono sempre importanti, sia perché mi permettono di girarmi con il dritto sia perché danno fastidio agli avversari”.
La prossima partita sarà contro Kecmanović, che non hai mai affrontato. Chiederai qualche consiglio a Sonego, contro cui ci ha perso le ultime due volte. Che partita ti aspetti?
“Non mi ricordo nemmeno se ci siamo mai allenati insieme. Siamo buoni amici, ci siamo incontrati qualche volta e abbiamo scherzato. È molto in forma, ha vinto diverse partite. Abbiamo già parlato con Lorenzo che, tra l’altro, oggi era nel mio box. Lui ci ha vinto in finale ad Antalya, quindi sicuramente gli chiederò qualche informazione, ma la cosa più importante è stato l’atteggiamento che ho avuto e la reazione nel portare a casa il match”.
Come stai fisicamente a livello addominale? Hai avuto qualche problemino al piede a fine partita?
“Con tutti gli scongiuri del caso, va tutto bene. Per quanto riguarda il piede no, non avevo problemi. Faccio delle fasciature per i calli e forse, con il caldo, le sentivo molto strette, come se mi avessero addormentato il piede. Non avevo dolore, ma non vedevo l’ora di finire la partita per togliermi la scarpa!”.