Per realizzare quali siano gli effetti della guerra sulla psiche delle persone che la vivono anche solo indirettamente, è sufficiente osservare il video di quanto successo a Viktoria Azarenka durante il suo match di Indian Wells contro Elena Rybakina. La campionessa bielorussa, costretta a competere senza bandiera e senza nazionalità come stabilito dalla ATP e dalla WTA per gli atleti russi e bielorussi, ha avuto una crisi di nervi mentre serviva sul 6-3 2-2 contro la kazaka. Dopo aver commesso un doppio fallo, ha iniziato a piangere irrefrenabilmente, sospendendo il match per qualche minuto. In suo soccorso è scesa la giudice di sedia, alla quale Viktoria ha solo ripetuto “Mi dispiace, mi dispiace”, singhiozzando e faticando a respirare. Il pubblico, con applausi e urla, ha fatto il tifo per lei cercando di consolarla. La 32enne, dopo essersi calmata, ha ripreso a giocare ma ha finito per perdere il match (6-3 6-4), lei che lo scorso anno a Indian Wells aveva raggiunto la finale.
LA PRESA DI POSIZIONE – Dopo la prima partita giocata ad Indian Wells, Azarenka si era esposta sul tema della guerra russo-ucraina, schierandosi per la pace nonostante il suo paese supporti apertamente le manovre militari del Cremlino. “Una cosa che manca nel mondo è la compassione reciproca, l’empatia. Spero che le persone inizino a metterla in atto perché prendersi cura degli altri è la cosa più importante – ha detto Azarenka -. La vita è fatta di questo. Le fondamenta dell’umanità non dovrebbero essere perse in nessun conflitto. La violenza non è mai giustificata e non sarà mai nei miei occhi”. In precedenza altri giocatori e giocatrici russi si erano schierati contro la guerra, da Medvedev e Rublev a Pavlyuchenkova.
SOCIAL SPENTI – Dopo quanto accaduto contro Rybakina, Vika ha deciso di cancellarsi dai social Twitter e Instagram, dove era molto attiva. Azarenka non è tranquilla, anzi, è schiacciata dal peso di quanto sta avvenendo. E ha deciso di isolarsi, di prendersi del tempo per riflettere. Intanto ha dimostrato di essere una campionessa per sensibilità e compassione oltre che per le sue doti tecniche.