Che fosse in uno stato di grazia, i dubbi erano pochi ma Andrey Rublev continua a mietere vittime nella sua cavalcata californiana. Due tornei vinti (Marsiglia e Dubai) e quattro successi ad Indian Wells, senza cedere un set, per un totale di tredici vittorie consecutive. “Mi sento bene, sto giocando un buon tennis, soprattutto oggi, vedremo cosa accadrà. La cosa più importante è mantenere soprattutto questo stato d’animo fuori dal campo, dopo questo torneo, mantenere questo mood anche durante gli allenamenti”.
Successo contro Dimitrov che non è stato esente da momenti insidiosi come il passaggio a vuoto nel decimo game del primo set, poi vinto 7-5: “In alcuni momenti puoi sentirti teso, puoi sentirti un po’ nervoso, il tuo avversario gioca un buon paio di punti. In questi momenti è importante mantenere la calma. Oggi non mi sono controllato. Ho lasciato che la mia frustrazione venisse fuori. Ho creato a me stesso un problema che mi è quasi costato un set. Ma sì, sono stato abbastanza fortunato da portare a casa il successo. Sono stato fortunato oggi, se domani si rigiocasse la stessa partita e perdessi il primo set, forse perderei l’intero incontro.”
Rublev si focalizza anche sulla sua voglia di non fermarsi e sul suo gioco: “Sono giovane e sono davvero motivato a migliorare, per essere un giocatore migliore. È come se a volte non vedessi l’ora di andare a giocare prossimo torneo. Sul mio modo di giocare, cerco di farlo in maniera aggressiva, specialmente di dritto, per dettare il ritmo. Ovviamente, oltre a ciò, cerco di migliorare tutto. Cerco di migliorare il rovescio per poter giocare in modo più aggressivo. Cerco di migliorare la difesa. A volte se non sento la palla molto bene, posso giocare a velocità media e correre, in difesa, perché è necessario avere il piano B nel caso in cui il piano A non stia funzionando. Ovviamente cerco di migliorare il mio servizio. Ci sono ancora grandi cose che posso migliorare, ma ci sto provando. Ho ancora il potenziale per essere un giocatore migliore”.
Sul suo messaggio “Fermate la guerra” scritto sulla telecamera in quel di Dubai: “Prima di scrivere questo messaggio sulla fotocamera, ho ricevuto molti commenti negativi. Quando tutto inizia, succede nel mondo, comincio a ricevere tanti brutti messaggi. A Dubai ho scritto quello che provavo in quel momento, questo è tutto. In qualche modo, il mio gesto ha ottenuto oltre 22 milioni di visualizzazioni. Penso di essere stato uno dei primi sportivi al mondo a dirlo. Il feedback che ho avuto è stato quasi al 100% positivo”. Anche se c’è anche qualche suo ex collega ucraino che non vede di buon occhio proprio quelle parole.
Sulle condizioni che il governo britannico potrebbe richiedere per la partecipazione degli atleti russi e bielorussi a Wimbledon: “Credo dovremmo mostrare un grande esempio su come il tennis debba rimanere al di fuori della politica. Non il tennis, ma in generale lo sport. Siamo atleti. Vogliamo competere. Stiamo sacrificando molte cose. Non vediamo la nostra famiglia. Molti atleti, cambiano casa per fare il loro sport, che sia basket o calcio. Penso che lo sport dovrebbe essere fuori dalla politica, tutti lo dicono ma alla fine sembra che questo non avvenga ancora“.
Rublev in semifinale troverà il padrone di casa Taylor Fritz, che nella sua California si trasforma e mette al segno la seconda presenza consecutiva nei top 4 di Indian Wells, eguagliando quanto fatto da una leggenda statunitense come Andy Roddick (2009-10): “È stupefacente. Questo è il mio torneo di casa. Non c’è altro posto in cui preferirei raggiungere questi risultati. È il posto in cui sono cresciuto”.
Sui suoi progressi: “Sento che il mio livello è aumentato moltissimo. Ho servito molto bene questa settimana. Ma al di fuori del servizio, da fondo campo e non solo, non ho giocato benissimo, ma sicuramente non ho giocato neanche male. È davvero una bella sensazione arrivare a questo punto del torneo giocando abbastanza bene, senza dover giocare un tennis fantastico come ho fatto l’anno scorso. Il mio livello medio, è decisamente salito. Penso che quello che definisca che tipo di giocatori siamo, è ciò che esprimiamo in campo quando giochiamo al nostro livello normale. Ho lavorato molto, ma penso di dover continuare a lavorare. Sono emozionato perché ho molte cose su cui posso ancora migliorare”.
Nei quarti il n. 20 del mondo ha vinto Su Kecmanovic per 7-6(5) 3-6 6-1. Sul disastroso ottavo game del secondo set caratterizzato da tre doppi falli consecutivi, Fritz ci scherza su: ” Di cosa stai parlando? – dichiara sorridendo – non ho idea di cosa mi sia capitato. Non l’ho mai fatto in vita mia. Ho letteralmente dimenticato come si gioca a tennis per un game. Avrei davvero potuto facilmente lasciare che questo mi infastidisse molto, lasciarmi influenzare nel terzo set. Ho solo provato a ridere e a dimenticarmene. Ho riorganizzato le cose nel terzo set. Mi sono appena detto che il suo era stato un colpo di fortuna, non succederà più. Ho avuto molte possibilità di breakkarlo nel secondo set. mentre lui ha avuto opportunità solo nel game in cui ho letteralmente dimenticato come si gioca a tennis. Mi sono detto di riorganizzarmi, giocare come ho fatto nel secondo set, prendermi cura del mio servizio e vincere quei break point. Questo è quello che ho fatto”.