Da un lato la delusione per aver giocato una brutta finale. Dall’altra, la soddisfazione per una settimana di ottimo tennis e per l’ascesa nel ranking WTA. Maria Sakkari guarda la classifica aggiornata dopo la sconfitta nell’atto conclusivo di Indian Wells contro Iga Swiatek e fatica a credere ai suoi occhi: “Incredibile, sono al numero 3. Il mio best ranking è ora lo stesso di Tsitsipas. Per la Grecia è qualcosa di importante perché noi due siamo cresciuti nel nostro paese, quindi è un risultato autentico e significativo. Il fatto che ci siano solo due ragazze sopra di me (Barty e Swiatek, ndr) è assurdo. Chi mi ha seguito negli ultimi due anni sa quanto questo significhi per me”.
RIVALI PER IL FUTURO – Ed è così allora che Maria si mette nella valigia per Miami sensazioni più positive che negative, nonostante non sia riuscita a far partita pari contro Swiatek in finale (il risultato, 6-4 6-1, dice molto). “Non è stata la mia giornata, sicuramente – ha detto la tennista greca in conferenza stampa -. Avevo un piano tattico, ma non sono riuscita per niente a metterlo in atto. Quale fosse? Non ve lo posso dire, giocherò contro Iga molte altre volte, le faciliterei il compito. Ma sono contento che lei abbia detto di aspettarsi altri dieci anni di sfide con me. Magari non così tanti, perché non penso di giocare per tutto questo tempo! Ma sono pronta ad affrontare lei, come tutte le altre giocatrici di vertice. Già solo il fatto di sfidarci di nuovo sarà un buon segnale, perché significherà che saremo arrivate in fondo nei tornei”.
ROTTA VERSO MIAMI – Tornando ad analizzare la sconfitta patita in finale in California, Sakkari sottolinea: “Non sono riuscita a muovermi come volevo, davvero ho giocato male. Iga si è limitata a farmi giocare sempre un colpo in più, non ha dovuto fare chissà cosa, non sono stata un buon avversario. Però è stata una settimana positiva. Il livello di tennis toccato in certi momenti e le difficoltà superate mi restituiscono una buona dose di autostima – è l’analisi della greca -. Ora sono pronta a volare a Miami, dove l’anno scorso ho fatto semifinale. Sono contenta di poter tornare presto in campo, di certo è meglio avere poco riposo che perdere subito ad inizio torneo e poi dover aspettare per rigiocare una partita”.