[WC] N. Kyrgios b. [5] A. Rublev 6-3 6-0 (da Miami, il nostro inviato)
Nick Kyrgios in soli cinquantadue minuti batte Rublev con un perentorio 6-3 6-0. Prestazione davvero convincente per l’australiano mentre questa partita ha mostrato tutti i limiti del russo. Potremmo riassumere il match odierno sottolineando la differenza tra colpi che sono veramente incisivi e colpi che lo sono solo in apparenza. Il servizio, nella sua meccanicità, è probabilmente il colpo più naturale nel repertorio di un tennista. Kyrgios anche oggi in conferenza stampa ha detto “il servizio è sicuramente il colpo che ho allenato meno in tutta la mia carriera, nella scorsa pre season ho tirato solamente 200 servizi”. Ciò nonostante oggi ha servito quasi l’80% per cento di prima palle in campo.
Il primo ad avere avuto chance di break è stato Rublev che all’inizio della partita ha cercato con insistenza il colpo meno solido dell’australiano, il rovescio. Un dritto vincente del russo lo ha portato avanti di un break. Nel game successivo però Kyrgios ha tenuto molto bene la diagonale di rovescio e il russo, forse sorpreso di questa solidità da parte dell’australiano, ha commesso due errori gratuiti con il dritto restituendo il break. Da quel momento sul servizio di Kyrgios non si è più giocato, con Mannarino serviva la prima attorno ai 200 km orari mentre oggi serve ripetutamente oltre i 215. L’australiano va in vantaggio di un break che conserva fino alla fine del set che finisce 6-3 in suo favore. Andrey ha fatto particolarmente fatica anche con il dritto che è risultato molto falloso e poco incisivo.
Nel secondo parziale Kyrgios risponde molto bene soprattutto con il rovescio. Grazie a un’apertura minima e a un movimento secco l’australiano è molto abile a rispondere con i piedi dentro il campo e bloccare la risposta sulla battuta piatta di Rublev. I break di vantaggio diventano rapidamente due e la reazione da parte del russo arriva solo quando si trova sotto 5-0 40-0. Annulla i primi tre match point con due vincenti ma nulla può’ sull’ennesimo dritto profondo di Kyrgios. Ovazione del pubblico per l’australiano, ora lo aspetta un match contro Fognini contro cui parte sicuramente favorito.
Per quanto una cattiva giornata possa capitare a tutti Rublev ha sicuramente confermato gli stessi limiti di sempre. Il servizio raggiunge buone velocità ma la prima è leggibile mentre la seconda è troppo morbida come affermato dallo stesso Kyrgios “oggi serviva piano la seconda così ho trovato tempo per entrare dentro al campo” ha affermato l’australiano nel dopo partita. Il dritto incide meno di quanto possa sembrare in televisione mentre il rovescio è il suo punto debole. Durante la finale persa lo scorso anno a Cincinnati contro Zverev avevamo notato come il tedesco era in grado di piegarsi molto bene sulle gambe quando andava a cercare il rovescio mentre Andrey da questo punto di vista non sembra aver fatto particolarmente progressi. In molti pensano che per Kyrgios sia molto difficile mantenere questo livello per molti mesi all’anno ma è un giocatore davvero completo. Il dritto può adattarsi molto bene alle superfici più lente anche se lui non vuole giocare sulla terra battuta.
Se riesce ad avere un minimo di continuità sulle superfici veloci solamente Djokovic e Nadal partono favoriti contro di lui. Soprattutto due set su tre.
Al terzo turno Kyrgios dovrà vedersela con Fabio Fognini, da lui già incontrato e battuto facilmente proprio qui a Miami nel 2018: “È un’avversario molto complicato da affrontare – ha detto Kyrgios – Io e lui siamo probabilmente due dei giocatori più imprevedibili nel tour. Abbiamo giocato una volta, qui a Miami. So qual è il suo stile di gioco, l’ho già battuto. Non ci penserò troppo, domani ho il doppio quindi per ora voglio pensare a quello“.