dal nostro inviato a Miami,
[WC] D. Saville b. [LL] L. Bronzetti 5-7 6-4 7-5
Ci è mancato davvero poco. Lucia Bronzetti, 23enne di Villa Verucchio, sulle colline riminesi, è arrivata a un solo passo dai quarti di finale del Miami Open presented by Itau, cedendo per 7-5 al terzo contro l’australiana Daria Saville (nota in passato come Gavrilova, prima del suo matrimonio con il giocatore Luke Saville) dopo aver avuto un match-point sul 5-4 del terzo set.
Nel corso del match Bronzetti ha messo in mostra tutte le sue doti, dal servizio pungente al diritto con cui può comandare il gioco contro tante giocatrici se prende il campo e comincia a menare le danze dal lato sinistro. Alla sua prima vera stagione nel circuito maggiore, la romagnola deve ancora migliorare sulle variazioni, in particolare sulla palla corta che gioca ogni tanto, quando deve, ma sulla quale ha un controllo approssimativo, soprattutto dovendo staccare la seconda mano sul rovescio.
Nulla da rimproverarsi sul match-point: Saville ha servito un’ottima prima esterna da sinistra sulla quale Bronzetti non ha potuto che mettere la racchetta con una mano. “È mancata un po’ di esperienza alla fine”, ci ha detto il suo allenatore Francesco Piccari; e aggiungiamo noi che probabilmente questa è l’ultima partita che Lucia perde contro Saville, molto carina a fine match ad abbracciare la sua avversaria dopo una lotta di quasi tre ore.
IL MATCH – All’inizio sembrava che l’australiana potesse fare un sol boccone del match e della sua più inesperta rivale: è volata subito 3-0 30-0, forse sperando di andare a pranzo rapidamente. Una volta calmati i nervi per la partita più importante della sua carriera, Bronzetti è riuscita ad entrare meglio negli scambi facendosi largo a suon di diritti. Prima rimanendo in scia dell’avversaria e poi piazzando un paio di game straordinari, l’italiana ha annullato due set point sul 5-4, ha rimontato dallo 0-40 sul 5-5 ed ha poi strappato il servizio a zero all’avversaria per chiudere il primo set.
Furibonda per un set smarrito dopo averlo avuto quasi in pugno, Saville ha lasciato il campo per una sosta fisiologica lasciando in campo Bronzetti a provare servizi (hanno dovuto anche darle delle palle diverse da quelle di gioco, per evitare di consumarle troppo) ed a parlare con il proprio coach in tribuna (le regole WTA lo permettono). Al rientro Lucia è andata subito sotto 0-40 ma ha rimontato un gioco con grande coraggio, ma due game più tardi ha dovuto concedere il break in un altro turno di battuta complicato. Sfortunatamente per lei quel servizio ceduto ha fatto la differenza alla fine del set: mentre i ristoranti presso il Butch Buchholz Court cominciavano a sfornare i pranzi rilasciando zaffate di fritto verso le tribune, Bronzetti si procurava due palle del contro-break, una sul 3-2 e una sul 4-3, sulle quali però non riusciva a giocare al meglio, specialmente in occasione della prima quando ha messo in rete una brutta risposta di diritto.
Il terzo set visto due break nei primi due giochi, e poi un sostanziale equilibrio per buona parte della sua fase centrale. Il servizio di Bronzetti era più efficace e le consentiva di ottenere qualche punto rapido in più, ma Saville, dal canto suo, riusciva ad alternare maggiormente colpi in top spin e colpi tagliati dalla parte del rovescio, spostando molto efficacemente l’avversaria.
Sul 3-4 l’australiana perdeva un game da 30-0, mandando Bronzetti sul 5-3 a servire per il match, ma inutilmente. Uno smash sbagliato sul 4-5 inguaiava Saville che poi si trovava spalle al muro ad affrontare un match point. Una volta salvata quella palla match, Bronzetti sbagliava quattro diritti nei successivi sei punti, perdendo la battuta a zero e lasciando via libera all’avversaria che poteva così festeggiare braccia al cielo il secondo quarto di finale della stagione dopo quello di Guadalajara.
TOP 100 – Per Bronzetti rimane la soddisfazione di aver giocato una grande partita in un tornei importante e di aver raggiunto, anche con un po’ di fortuna, un turno prestigioso in un grande torneo come il Miami Open, irrompendo nella Top 100 intorno al n. 85 con la certezza di poter essere in tabellone nei prossimi tornei dello Slam e con la consapevolezza di potersela giocare nel circuito WTA.