Negli anni passati si è parlato molto del cambio della guardia generazionale a livello ATP, in uno sport che in passato è sempre stato molto poco “benevolo” nei confronti dei tennisti più anziani ma che negli ultimi venti anni ha visto l’età media dei giocatori allungarsi notevolmente. Il dibattito sul mancato ricambio generazionale al top dell’ATP era forte soprattutto nel pre-pandemia, con il periodo dal 2017 al 2019 che ha visto vincere Slam solo da parte dei Big 3.
La prima cesura è arrivata con lo US Open 2020, con Dominic Thiem che è diventato il primo non Big 3 a vincere uno Slam da Wawrinka nel 2016. Soprattutto il 2017 aveva instillato molti dubbi sul futuro del tennis maschile, con Federer e Nadal che appena tornati dai loro infortuni, e con lo svizzero trentaseienne, avevano dominato la stagione. Che il mondo del tennis fosse dominato in larga parte da tennisti sopra i trent’anni è evidente dalla top10 di fine anno del 2018, con ben sette tennisti su dieci sopra ai trent’anni (Djokovic 31, Nadal 32, Federer 37, Del Potro 30, Anderson 32, Cilic 30, Isner 33) e solamente tre under-30 (Thiem 25, Zverev 21 e Nishikori 28).
Dall’annata maledetta 2020 in poi il “regno” dei Big3 ha cominciato a crollare almeno nei Masters 1000, che sono diventati terra di conquista per la generazione più giovane e di conseguenza hanno favorito la loro scalata ai vertici del tennis mondiale. Una dimostrazione sono i giocatori agli ottavi del Miami Open, uno dei Masters 1000 più prestigiosi del circuito. Curiosamente il tennista più “vecchio” ancora in gara è il ventiseienne Nick Kyrgios, che per la sua precocità non si può nemmeno considerare un membro della Next Gen. Gli altri due più anziani sono il numero 2 del mondo Daniil Medvedev e il britannico Cameron Norrie appena entrato virtualmente in top 10. Con tanti ventiquattrenni chiudono il roster degli ottavi di finale tre under 22 come Jenson Brooksby (21) e le stelline Carlos Alcaraz (18) e Jannik Sinner (20).
Anche in top10 la situazione ora è molto più favorevole ai tennisti giovani. Della top10 del 2018 sono rimasti soltanto Alexander Zverev, Rafa Nadal e Novak Djokovic, con tutti gli altri ormai nella fase declinante della loro carriera, eccetto per Thiem che ha subito molti infortuni. Ad eccezione di Nadal e Djokovic, la top10 attuale è composta da otto giocatori con al massimo ventisei anni di cui tre under-23. Se ormai a livello di ATP Finals e di Masters 1000 sono i giovani a fare da padrone, agli ormai Big2 restano solo la loro torre d’avorio, gli Slam. Ma con la recente vittoria di Daniil Medvedev allo US Open e la presenza costante di giovani nelle finali è solo questione di tempo prima che si realizzi completamente questo inevitabile ricambio generazionale al top del nostro sport.