Fabio Fognini e Simone Bolelli ci hanno preso gusto a Miami, e dopo la rimonta (con tanto di match-point salvato nel secondo set) ai danni della coppia Dodig/Melo, ne è arrivata subito un’altra, stavolta contro il doppio argentino composto da Federico Delbonis e Maximo Gonzalez, tornati anche loro a giocare insieme quest’anno dopo una pausa di riflessione durata tre anni. Il 34enne sanremese prova quindi a lasciare il Sunshine Double con dei ricordi positivi, visto che la campagna in singolare non è stata memorabile (entrambe le volte l’azzurro è stato infatti eliminato al secondo turno). Discorso diverso per Bolelli, che da qualche anno è esclusivamente concentrato sulla sua carriera da doppista, e dal ritorno in campo a seguito della pandemia si è reso protagonista proprio con l’amico Maximo Gonzalez di tre titoli conquistati, raggiungendo inoltre la semifinale nella scorsa edizione di Wimbledon.
Il risultato finale del quarto di finale recita 4-6 6-3 10-7 ed ha visto i due azzurri costretti a rincorrere quasi da subito: fatali le due palle break non sfruttate nel nono gioco, con gli argentini che ringraziano e strappano la battuta (e il set) nel game successivo. Nel secondo parziale Bolelli e Fognini cambiano decisamente marcia e, nonostante qualche tentennamento nel super-tie (si conteranno più di cinque mini-break per parte) dimostrano di essere i migliori in campo e meritarsi l’accesso alla semifinale in programma domani. Gli azzurri migliorano così lo score stagionale, che al momento vede 14 vittorie a fronte di sole 3 sconfitte: in due occasioni hanno raggiunto la finale (vittoria nel 500 di Rio de Janeiro, sconfitta nel 250 di Sydney), mentre nel primo Slam in calendario l’avventura si era interrotta ai quarti. Per il duo si profila la sesta semifinale in carriera in un Masters 1000 (l’ultima arrivata a Monte Carlo nel 2018), con la possibilità di riscattare immediatamente la sconfitta nell’ultimo torneo: il prossimo ostacolo infatti sono il britannico Neal Skupski e l’olandese Wesley Koolhof, rispettivamente il numero 16 e 17 della classifica mondiale di doppio, che non più di due settimane fa estromettevano Bolelli e Fognini dal torneo di Indian Wells. In ogni caso, la coppia ligure-bolognese si conferma competitiva ad alti livelli e si prospetta essere la soluzione definitiva al problema-doppio che l’Italia ha evidenziato negli ultimi incontri di Davis Cup e ATP Cup.