Grande Italia al Challenger 80 di Sanremo (terra battuta) con ben tre azzurri che si qualificano per le semifinali che si svolgeranno venerdì visto che il torneo ligure è un giorno avanti per lasciare spazio, nella giornata di domenica, al rally automobilistico. Il primo a scendere in campo è stato Gianluca Mager (n.103 ATP e seconda testa di serie) che ha affrontato un altro italiano, quel Thomas Fabbiano che, dopo un 2021 da dimenticare, ha dato segni di ripresa con la semifinale raggiunta al Challenger di Cleveland in febbraio. Il tennista pugliese ha fatto del suo meglio ma Gianluca, davanti al suo pubblico, non ha mai ceduto il comando delle operazioni, al netto di qualche piccola distrazione cui ha sempre posto velocemente rimedio. Come ad esempio il break subito all’inizio del secondo set che poteva rilanciare le ambizioni di Fabbiano. Ma il contro-break è stato immediato, così come la fuga decisiva del ligure. C’è stato solo un altro attimo d’incertezza quando Mager, sul 5-2 in proprio favore, non sfrutta cinque palle break che erano anche match point. Ma la conclusione era rimandata di un solo game: 6-4 6-3 il punteggio per Gianluca, nato tennisticamente proprio in questo circolo e calorosamente sostenuto dal numeroso pubblico assiepato sugli spalti. L’azzurro in semifinale darà vita ad un altro derby, affrontando il sorprendente Francesco Passaro con i favori del pronostico. A proposito del tennista umbro non si può che fargli i complimenti per il suo straordinario torneo che lo vede per la prima volta in una semifinale Challenger, per di più partendo dalle qualificazioni. La sua vittoria contro il 23enne ungherese Mate Valkusz (4-6 6-3 6-2) è stata più netta di quanto non dica il punteggio. Gli ultimi complimenti di giornata sono doverosamente per Andrea Arnaboldi che ha sofferto non poco contro il russo Alexej Vatutin (n.302 ATP) che gioca, come da disposizioni, senza poter esporre la bandiera nazionale. Mentre su un palazzo adiacente sventolava, nella brezza del ponente ligure, una bandiera ucraina. Vatutin subisce nel primo set, domina nel secondo, approfittando anche di un momento di nervosismo del milanese, e lotta strenuamente nel set decisivo. Nel quale, dopo un’infinita alternanza di break, si arriva ad affidare la decisione al tie-break nel quale Arnaboldi non sfrutta 2 match point (commettendo anche un doppio fallo), deve a sua volta annullarne uno per poi chiudere meritatamente sul 9/7. La semifinale contro il danese Holger Rune (n.91 ATP e prima testa di serie) appare proibitiva, anche perché oggi il 18enne danese ha ulteriormente dimostrato contro il bravo Matteo Gigante (6-3 6-0) di essere giocatore consistente e maturo, a dispetto dell’età. Ma Andrea, da noi sentito a fine match, ci ha detto di essere consapevole dei propri mezzi e che non si sente certo sconfitto in partenza. E i nostri auguri sono tutti per lui. Mentre il giovane danese non ha certo bisogno di alcun incoraggiamento e ha dichiarato piuttosto baldanzosamente ‘Qui a Sanremo mi sto divertendo molto, la città è meravigliosa e i campi sono buoni. E’ la mia prima volta qui, ma temo che sarà l’ultima perché ovviamente ambisco a disputare tornei a un livello più alto’. Riguardo ad una possibile finale con Mager, il ragazzo non si è sbilanciato ‘Siamo ormai vicini al torneo di Montecarlo e tutti i tennisti rimasti in gara sono forti e pericolosi. Cerco di pensare partita dopo partita, rimanendo concentrato unicamente sul mio gioco’.
ATP Challenger: dominio italiano a Sanremo, Mager vuole vincere in casa [VIDEO]
Tre azzurri accedono alle semifinali, ma il quarto incomodo è il terribile 18enne Holger Rune che farà di tutto per rovinare la festa
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