Il tempo meteorologico sarà anche stato un galantuomo in questo giovedì di tennis a Marrakesh, per gli ottavi del Grand Prix Hassan II, ma lo stesso non si può dire del tempo in senso di passare delle ore, almeno sul campo centrale. 3 partite al set decisivo, tutte maratone o quasi, con l’ultima a finire che ha visto la sorpresa del torneo, e probabilmente della settimana in generale: Alex Molcan , mancino slovacco n.65 al mondo, ha battuto 6-4 2-6 7-6(7) il numero 1 del seeding e numero 9 al mondo Felix Auger-Aliassime, in un match che richiede difficoltà anche solo ad essere spiegato. Dall’inizio alla fine è stato in balia, per la maggior parte, dei capricci del canadese, che ha concesso luci(poche) e ombre(fin troppe) commettendo errori banalissimi e superando la doppia cifra di doppi falli. Dall’altra parte della rete lo slovacco ha il merito di aver servito benissimo e cercato sempre di variare e di muovere l’avversario, col suo gioco che sembrava fatto apposta oggi per mandare in avaria quello di FAA. Continua dunque il periodo no per Felix, che dopo l’ottimo inizio di stagione (quarti a Melbourne, vittoria a Rotterdam e finale a Marsiglia) perde la terza delle partite delle ultime 4(unica vittoria contro la wild card di casa Benchetrit), essendo uscito all’esordio in entrambi i tornei del Sunshine Double, apparendo sempre in confusione, come anche oggi abbiamo visto.
Il match- inizio sprint per Molcan, che già nel terzo game riesce a portarsi a casa il break, approfittando delle lune storte dell’avversario, che fino al 4-3 e servizio per lo slovacco appare in netta difficoltà, ma lì accende la lampadina: ritrova un po’ di fiducia, va a riprendersi il break a 0, costruendo e aspettando gli errori che arrivano dallo slovacco, anche un po’ sfortunato. Poco male, perchè segue un clamoroso passaggio a vuoto del numero 1 del seeding: un doppio fallo e 2 errori non forzati abbastanza clamorosi, solo un rovescio vincente di Molcan, che da parte sua gioca bene e con pazienza, sfruttando la poca propensione alla terra dell’avversario. E si chiude a sorpresa il primo set, cioè con Molcan che va a chiudere 6-4, anche in modo rocambolesco: da 0-40 riesce a risalire con coraggio e aiutato dagli errori di Auger(ma gran smorzata sulla prima), per poi annullare anche una quarta palla break, e avrebbe sempre potuto fare di più il numero 9 al mondo. Serve decentrato per ottenere una prima vincente che vale un set point, subito finalizzato, alla prima chance. Dunque pronostico per ora parzialmente ribaltato, che conferma due cose già note: Auger-Aliassime deve lavorare molto sulla terra e contenere i suoi errori, Alex Molcan con le giuste motivazioni e concentrato può essere un cliente molto ostico. Bravo a variare spesso, benissimo al servizio.
All’inizio del secondo parziale rischia subito il canadese, che con 2 doppi falli e un non forzato manda Molcan a palla break: ritrova il servizio quando serve, e anche un po’ più di certezze da fondo per uscirne. Felix è obbligato a far girare bene il servizio, finora mancato, per vincere questa partita. Game interlocutorio poi per Molcan, servizio a 15, che con la prima è una sentenza oggi, specie quando deve aprire il campo o mettere in condizione di non giocare il canadese, che proprio non trova il suo tennis. Trova poi un game comodo il campione dell’ATP di Rotterdam, con buone sensazioni al servizio e picchiando bene da fondo, ma deve dare continuità a situazioni del genere. Improvvisamente, come una manna dal cielo, arriva un passaggio a vuoto dello slovacco nel quarto gioco : ma Auger inizia bene in spinta, e sul quinto punto comanda lo scambio e trova il vincente, arrivando a palla break, sulla quale clamorosamente lo slovacco regala un doppio fallo e il vantaggio al canadese che, a dirla tutta, fatica abbastanza a confermare il break nel suo turno di servizio, annullando anche una palla del controbreak, causata da un doppio fallo e un errore. Ma ancora una volta servizio e qualità da fondo senza essere falloso lo salvano. Deve trovare sicurezza il n.9 al mondo, lo slovacco sta proseguendo la sua onesta partita, ma sta rientrando l’avversario. Chiude nettamente il secondo set Auger-Aliassime per 6-2, in risposta, forzando errori dello slovacco e trovando un livello di gioco decisamente superiore, per tutto il parziale, che sposta chiaramente verso di lui la bilancia della partita, deve solo trovare la concentrazione e meno errori.
Il set decisivo si apre con il botto: palla break nel secondo game per FAA, annullata con un servizio vincente da Molcan, che oggi raramente non ha fatto sentire la presenza nei momenti importanti, scacciando la tensione, per poi portare a casa il game giocando bene da fondo e variando. Poi ecco il patatrac di Auger-Aliassime: due errori consecutivi seguiti da vincenti, le prime due palle break per lo slovacco che non finalizza; alla quarta, procurata con uno slice velenoso che porta a far perdere il controllo del dritto al canadese, Felix continua la sua serie di errori e regala il break a Molcan, che senza fare neanche niente di eccezionale si trova di nuovo in vantaggio. Stavolta però la dea bendata sorride al numero 9 al mondo, che risale da 30-15, costruendo grandi punti e trovando profondità e potenza, per sfruttare poi una smorzata in rete sulla palla break; la sensazione è che lo slovacco stia sfruttando gli errori quando arrivano, ma non riesce più a costruire moltissimo. La notizia è che il tipico uno-due servizio e dritto della tds n.1 sembra iniziare a dare responsi e fiducia; ha infatti l’occasione per lo strappo il canadese, che gioca un game di luci e ombre, dove solo un paio di volte Molcan esprime il suo tennis come vorrebbe; non osa sulla prima palla break Auger, servizio e dritto coraggioso dello slovacco sulla seconda, che riesce ancora una volta a cavarsela.
Segue uno dei migliori game del match della tds n.1, che tiene a 0 con gli ultimi due punti da incorniciare: dritto stretto, e chiusura con smash in arretramento al rimbalzo prima, poi attacco e ricamino quasi in ginocchio. Tiene poi a 15 Molcan, in un game nel quale avrebbe potuto prendere la rete e chiudere almeno su 2 punti il canadese, troppo timido. Segue poi un altro game in cui non si gioca sul servizio di Felix che, anche se forse con un po’ troppa calma, sembra finalmente aver trovato solidità al servizio, che in ogni caso può essere fondamentale in un eventuale tie break, che si va ad assicurare. Lo slovacco da parte sua deve solo continuare a ribattere e crederci come ha fatto in tutto il match, che ora è più di nervi che di gioco. Nel dodicesimo game arriva il match point per Auger-Aliassime, che spreca malamente perdendo il controllo del dritto, e da lì sembra quasi staccare la spina nell’arrivo al tie-break, che a dirla tutta è una ripetizione in piccolo dello psicodramma vissuto lungo tutto l’arco del match: mini-break concessi e ricambiati, con scambi estremi e giocate realmente ammirevoli, specie sui match point: sul 6-5 ne annulla uno il canadese con un dritto vincente, per poi venire ripagato con la stessa moneta sul 7-6 dopo uno scambio estenuante da Molcan. Lo slovacco chiuderà 9 punti a 7, portando a casa un match strano, per quanto ricco di spunti tecnici e di adrenalina, ancora una volta ringraziando FAA: errore grossolano in uscita con il dritto(il suo schema abituale), che è stato purtroppo uno dei tantissimi del suo match, dove ha pagato una mancanza di concentrazione quasi “cronica”. In ogni caso ci sono i meriti di Alex Molcan, che dall’inizio alla fine ha ribattuto e tenuto a bada il canadese, sicuramente facendo in modo che giocasse male, con un gioco mancino beffardo e vario. Affronterà, nei quarti di finale, Botic van de Zandschulp, l’olandese che sta iniziando a volare, giustiziere oggi facilmente con un 6-1 6-4 di Vit Kopriva. Sarà un match senza dubbio interessante, che vede (anche per il maggior riposo) leggermente favorita la tds n.6, ma Molcan ha sicuramente i suoi assi da giocare.
Per un top 10 che saluta(l’unico presente) è giusto segnalare le vittorie di due ex top 10, che il grande tennis lo hanno, per motivi diversi, solo potuto accarezzare, ma hanno oggi dimostrato di poter ancora dire la loro quando vogliono. Specie David Goffin, sprofondato a un’incredibile classifica di n.74 al mondo, che ha domato, centrando la vittoria numero 300 in carriera, in quasi tre ore 5-7 7-6(4) 6-3 Pablo Andujar, uno che sulla terra sa sempre dire la sua. Ma il belga oggi è sembrato a tratti rievocare quei tratti del suo tennis di generosità e corsa che lo hanno portato tra le nuvole del cielo tennistico, ora che è nei meandri delle montagne e vorrebbe risalire lì dove gli è più consono. Ritrova dopo quasi un anno dalla sconfitta con Evans a Montecarlo che fu l’inizio della fine, un quarto di finale nel circuito il belga, dove affronterà in una probabile altra maratona lo spagnolo Roberto Carballes Baena. L’altro nobile decaduto che citavamo in avvio è Richard Gasquet, che ormai sta spendendo gli ultimi spiccioli di una carriera che rimarrà incastonata nel “chissà se…”, la frase che ha sempre contraddistinto lui e il suo splendido rovescio. Ma nonostante ciò il francese è riuscito ad imporsi, in poco meno di 2 ore, contro Pavel Kotov, con il punteggio di 6-3 3-6 6-3, in una partita in realtà abbastanza rapida per essere sulla terra battuta. Affronterà domani nei quarti Federico Coria, giocatore con certamente più attitudine alla terra e maggiore resistenza in questo momento, ma mai sottovalutare troppo Richard Gasquet, anche se domani dovrà chiedere un’impresa al suo tennis per battere l’argentino.