A Sanremo è giornata di semifinali e si parte subito con il piatto forte: il derby azzurro tra il beniamino di casa, la testa di serie numero due Gianluca Mager, e la rivelazione del torneo, Francesco Passaro, numero 493 del ranking che si è fatto strada a partire dalle qualificazioni, giunto alla prima semifinale in un Challenger della sua carriera. Il match inizia subito caratterizzato da scambi duri e diversi vincenti, con Passaro che un po’ a sorpresa è il primo a mettere la testa avanti. Sopra 3-1, il ventunenne di Perugia salva con grande coraggio due palle break che avrebbero subito rimesso Mager in partita e, perso anche il quinto game, il match del sanremese sostanzialmente termina in quegli istanti. Dall’uno pari del primo set Passaro conquista nove giochi consecutivi, portandosi sul 6-1 4-0 senza mai mostrare alcun segno di cedimento. Il numero 109 del mondo non accenna neanche una minima reazione – eloquenti i suoi “non metto una palla in campo” o “non ne prendo una con le corde” – prima dell’inevitabile resa. Finisce con un nettissimo 6-1 6-1 in favore del giovane tennista umbro, che ottiene con ampio merito la più grande vittoria della carriera nel match più importante finora disputato.
Ai nostri microfoni, il numero 493 ATP (che da lunedì sarà almeno 354, ovviamente suo best ranking) non può che essere ampiamente soddisfatto: “Questa partita è stata davvero clamorosa, ho giocato molto bene. Avevo preparato bene il match con il mio allenatore: avevo le idee molto chiare e infatti in campo ero molto tranquillo, sono riuscito a disputare un’ottima partita. Probabilmente anche questa è stata una chiave della vittoria. Sono ovviamente molto soddisfatto, ma anche già carico per la finale di domani. A febbraio ho vinto il mio primo torneo sul cemento e questo mi ha dato una bella iniezione di fiducia. Ho fatto la preparazione a Tirrenia sul veloce e ne approfitto anche per ringraziare la federazione, perché se sto giocando così probabilmente è anche merito loro, che mi hanno dato la disponibilità per il centro tecnico”.
Domani, alle 11, l’ultimo (durissimo) scoglio sarà rappresentato dalla testa di serie numero uno Holger Rune, apparso inarrestabile in queste giornate sanremesi. Passaro, però, sembra non disdegnare troppo il ruolo di sfavorito: “Mi va bene, mi piace lottare e giocare queste partite”
Noi ovviamente gli auguriamo il meglio per l’ultimo atto, anche se il terribile danese sembra davvero inscalfibile. Anche oggi, infatti, Rune ha tutto sommato dominato il suo incontro contro Arnaboldi, con quest’ultimo peraltro condizionato da qualche piccolo problemino fisico. Il next gen danese ha leggermente faticato nel primo set, vinto 6-4 grazie al break conquistato nel terzo game, dilagando poi nel secondo parziale, caratterizzato da un forte vento. Nonostante le condizioni atmosferiche particolarmente avverse, Rune ha saputo adattarsi molto rapidamente, giocando diverse smorzate e arricchendo il match di variazioni, cercando di restituire uno spettacolo almeno parzialmente soffiato via dal Libeccio ligure. Il 2003 danese archivia dunque la pratica con un 6-4 6-1 che non lascia spazio a troppe repliche, conquistandosi il secondo posto in finale, raggiunta senza nemmeno perdere un set.
Alla fine dell’incontro abbiamo intercettato Aneke Rune, mamma e manager di Holger, che ci ha raccontato ambizioni e programmi per la stagione in corso. “Dopo questo torneo andremo di corsa a Montecarlo, dove Holger giocherà le qualificazioni. Poi ancora qualificazioni a Barcellona, vedremo se riuscirà ad entrare in tabellone, altrimenti andremo a Belgrado“.
Questa categoria di tornei non è un po’ troppo limitante per suo figlio? Sembra che non si sforzi neanche troppo per vincere le sue partite: “Holger arriva da un inizio di stagione un po’ difficile, in cui ha avuto anche qualche problemino alla schiena. Tornei come questi sono importanti per giocare tante partite contro avversari comunque forti. Lui arrivava dal cemento di Miami, era importante mettere nelle gambe alcuni match sulla terra. Vuole far bene a Montecarlo, ci tiene tanto”.
Infine, una considerazione piuttosto ambiziosa sugli obiettivi futuri a livello di classifica. Vincendo il torneo, infatti, Rune migliorerebbe il suo best ranking di numero 86, entrando certamente in top80 (da chiarire se 78 o 79, visto che Kyrgios è ancora impegnato a Houston). “Il primissimo obiettivo è quello di entrare quanto prima in top 50, Holger si sta allenando molto per realizzarlo. L’obiettivo vero, tuttavia, è quello di essere in top 25 entro fine stagione“.