dal nostro inviato a Montecarlo
Novak Djokovic subito fuori a Montecarlo: il numero uno del mondo perde in tre set contro Davidovich Fokina e dice subito addio al torneo che vinse nel 2013 e nel 2015. Il campione serbo, come spesso fa, si è presentato in conferenza stampa immediatamente dopo la sua sconfitta, rispondendo alle domande dei media con queste parole.
D: Ti aspettavi un match così difficile, soprattutto in risposta?
Djokovic: “Anzitutto devo complimentarmi con Alejandro. Lui è stato il miglior giocatore oggi. A differenza di me è stato in grado di trovare un buon ritmo nei primi due set. Per tutto il match ho dovuto inseguire. Non c’è molto da dire riguardo alle opportunità che ho avuto. Ci sono stati molti game in cui ho avuto palle break o palle per tenere il servizio, ma non le ho sfruttate. Lui avrebbe potuto vincere in due set. Ho cercato di aggrapparmi alla partita e poi nel terzo set sono crollato sotto tutti i punti di vista. Non riuscivo più a muovermi”.
D: Se potessi iniziare quest’anno daccapo, cosa rifaresti?
Djokovic: “Non mi piace ragionare con i se e con i ma. Le cose stanno come stanno. Ovviamente non fa piacere perdere e sentirsi così in campo. Comunque non mi fermerò qui. Ho intenzione di continuare a giocare per costruirmi la forma in vista del Roland Garros. Quello è il grande obiettivo della stagione su terra battuta. Sapevo già da giorni che mi sarebbe servito del tempo per sentirmi al meglio sulla terra battuta. E nella storia è sempre stato così, poche volte ho giocato bene nei primi tornei sul rosso. Ora devo accettare questa sconfitta e andare avanti”.
D: Sei deluso, o pensi che questa sconfitta sia normale nel processo che stai vivendo?
Djokovic: “Ovviamente sono deluso, perdere non piace a nessuno. Siamo atleti professionisti e giochiamo per competere l’uno contro l’altro. Ma non mi piace come mi sono sentito nel terzo set. Ho completamente finito la benzina. Non riuscivo a reggere lo scambio. Se sulle gambe non senti bene le gambe, è finita. Quindi non mi piace il feeling che ho avuto nel terzo set. Ora parlerò col mio team sui motivi perchè ciò è accaduto e tornerò a lavorare in vista del torneo di Belgrado”.
Ubitennis, Ubaldo Scanagatta: Probabilmente sei dispiaciuto ma non sorpreso. Ma mi piacerebbe sapere cosa pensi del fatto che il pubblico sembrava piuttosto contro di te e a favore di Davidovich Fokina, almeno finchè non hai vinto il secondo set. Ti è successo altre volte in passato, specie quando hai giocato contro Federer, ma cosa pensi di quello che è successo oggi? Pensi sia legato a quello che è accaduto quest’anno?
Djokovic: “Onestamente non ho avuto la tua stessa percezione. Non ho avuto la sensazione che gli spettatori fossero contro di me, anzi, mi sono parsi carini e rispettosi. Penso che abbiano sostenuto entrambi i giocatori. Ho giocato in ambienti molto più ostili nella mia carriera. Quindi ringrazio il pubblico”.
D: Sei sembrato in difficoltà fisiche, ma a tratti è sembrato che parlassi con te stesso. Ci sono state difficoltà anche dal punto di vista psicologico?
Djokovic: “Non è stata la prima nè l’ultima volta che ho parlato con me stesso in campo. Sono cose che faccio quando sono frustrato. Ma in generale, in termini di attitudine, penso di aver fatto bene. Ho sempre creduto nella possibilità di tornare in partita e vincere. E sono sempre rimasto lì nonostante tante cose non stessero girando nel modo giusto. Semplicemente ero lontano dal mio meglio dal punto di vista fisico. Anche perchè ho giocato contro uno specialista della terra battuta che aveva già giocato sul campo centrale domenica. In queste circostanze, quello che serve fare è lavorare il doppio di quanto si farebbe di solito. Mi aspettavo che questo match sarebbe stato duro dal punto di vista fisico, ed è stato così. Sfortunatamente non ho vinto io e la mia settimana finisce qui. Ora devo restare ottimista e costruire la mia forma tenendo presente che l’obiettivo maggiore è il Roland Garros”.