REP. CECA-GBR – Marketa Vondrousova ha portato il primo punto alla Repubblica Ceca superando Harriet Dart in cinquantasei minuti. E dire che la partita era iniziata bene per la britannica che aveva strappato il servizio a Vondrousova nel primo game. Peccato che quello sia rimasto l’unico game conquistato da Dart in tutta la partita. Troppo superiore la ceca in ogni aspetto del gioco, che ha fatto il bello e il cattivo tempo soprattutto con la smorzata, e troppo tesa la britannica per poter cercare di colmare la differenza tecnica con la grinta tipica di questo tipo di competizioni a squadre.
E. Raducanu b. T. Martincova 7-5 7-5
Il secondo singolare sulla terra rossa del Tennis Club I.CLTK di Praga vede due top 50 al loro esordio in Billie Jean King Cup. Raducanu per riportare in parità la sfida, Martincova per mettere una grossa ipoteca sull’esito vincente del tie.
Stile e pesantezza nei colpi è un breve riassunto dell’inizio match di Raducanu. La britannica si porta subito avanti di un break anche grazie ad un bellissimo rovescio lungolinea e al successivo attacco sul quale il dritto di Martincova non può far null’altro se non fermarsi a rete.
Per nulla attendiste, entrambe le tenniste sono alla ricerca del controllo dello scambio e del vincente. Raducanu molto più solida di rovescio, mentre Martincova vede il proprio dritto diventare sempre più incisivo col passare dei minuti.
Il servizio, invece, è più croce che delizia per entrambe (a fine match saranno 8 doppi falli per Martincova e 7 per Raducanu). Sia nel terzo che nel quarto game, infatti, le palle break arrivano in seguito a doppi falli. La ceca è cinica ad approfittarne, Raducanu, invece, sciupa due opportunità consecutive con altrettanti errori di dritto. Continuano a piovere palle break e anche nel quinto game l’ennesimo doppio fallo di Raducanu offre un’opportunità a Martincova di tentare la fuga. La ceca non sfrutta la chance e rimanda il tutto al nono gioco, nel quale la ceca parte già arrembante in risposta e Raducanu non può far altro che abdicare al dritto pesante di Martincova.
L’inerzia sembra a fare di Martincova, che sciupa pure un set point affondando brutalmente un dritto a rete. Galvanizzata dal set point annullato, Raducanu sopravvive ad un undicesimo game da 14 punti e chiude nel game successivo, approfittando di due errori di una Martincova, adesso sempre più nervosa.
Secondo set all’insegna degli errori (saranno 13 gli unforced errors nel secondo set della ceca e 15 quelli di Raducanu) e dei break. Martincova scappa subito sul 4-1, con Raducanu che porta a casa solo 4 punti in tre game al servizio. Nonostante il punteggio sia dalla parte di Martincova, la ceca non sembra in controllo della sfida, con la britannica che sembra avere più giri nel suo motore. Arrivano agevolmente, anche grazie agli errori della ceca, due break consecutivi che rimettono la sfida sul 4-4.
Raducanu non sente per nulla la tensione di avere sulle proprie spalle la selezione britannica. Nel nono game maratona durato ben 24 punti, la britannica annulla 4 palle break che avrebbero portato la ceca a servire per il set. La giovane britannica è galvanizzata pressa Martincova e con un rovescio lungolinea chiude la contesa dopo due ore e 6 minuti.
KAZ-GER – Dopo la prima giornata di singolari, il Kazakistan ha seriamente ipotecato un posto alle Finals grazie alle vittorie conseguite da Yulia Putintseva e Elena Rybakina. La prima ha superato in rimonta Angelique Kerber con il punteggio di 3-6 6-3 6-2 in poco meno di due ore. Dopo aver perso il primo set in maniera piuttosto netta, Putintseva è cresciuta, mentre Kerber ha confermato le difficoltà di questo inizio di 2022 (solamente due vittorie) calando in intensità man mano che la partita proseguiva. Senza storia invece il match di Rybakina che ha liquidato 6-0 6-1 Laura Siegemund in appena un’ora e dodici minuti.
POL-ROM – Doppio vantaggio anche per la nazionale della prima giocatrice della classifica WTA, la Polonia di Iga Swiatek. Al Radomskie Centrum Sportu di Radom, non lontano da Varsavia, sul cemento, al momento la Romania servirebbe un miracolo per guadagnare l’accesso alla fase finale di Billie Jean King Cup. Fondamentale nell’economia della sfida la vittoria in apertura di giornata conquistata da Magda Linette su Irina Camelia Begu. La giocatrice polacca l’ha spuntata in tre set 6-1 4-6 6-2 in meno di due ore di gioco, rimediando a un secondo set perso sul finale dopo un relativo equilibrio. È scesa in campo poi la nuova numero 1 femminile, Iga Swiatek. Il suo impatto sulla sfida è stato a dir poco devastante. 56 minuti di partita, un solo game perso contro la numero 123 Buzarnescu.
OLA-SPA – Orfana delle sue due migliori giocatrici, Paula Badosa e Garbine Muguruza, la Spagna ha messo la sfida contro l’Olanda sulla strada giusta. È 2-0 per le ragazze guidate in panchina da Medina Garrigues dopo la prima giornata di incontri sulla terra battuta a ‘s-Hertogenbosch. In apertura, Nuria Parrizas Dias ha tenuto i nervi saldi e ha conquistato la sua prima vittoria con la casacca spagnola. Sfidava la numero 74 del mondo Arantxa Rus, che nel secondo set ha sprecato un vantaggio di 5-1. Parrizas Dias è riuscita a ricucire il divario di due break e a chiudere la sfida al tie-break senza concedere nemmeno set point, 6-2 7-6(4) lo score finale. È stata piena di break anche la sfida tra la numero 1 spagnola (per questo weekend) Sara Sorribes Tormo e Lesley Pattinama Kerkhove, numero 141 in classifica WTA. In un’ora e tre quarti Sorribes ha superato il test, vincendo 6-4 6-3.