[2] A. Rublev b. [6] F. Fognini 6-2 6-2
Seconda semifinale senza storia al Serbia Open, con il russo Andrey Rublev, testa di serie numero 2, che regola in un’ora e tre minuti il nostro Fabio Fognini e si guadagna l’accesso all’ultimo atto del torneo. Ad attendere Rublev in finale ci sarà Novak Djokovic che regolato in due Khachanov nella prima semifinale.
Successo che consente a Rublev di riportate in parità il bilancio delle sfide con Fognini sul 5-5, con Rublev che allunga la serie di vittorie consecutivi a quattro con Fognini capace di vincere solo un set lo scorso anno in quel di Wimbledon.
IL MATCH – Inizio da incubo per Fabio che complici delle ottime risposte di Rublev, commette tre errori consecutivi che danno l’opportunità al russo di tentare subito la fuga. Replicare quanto fatto sia contro Bedene che con Otte, con un break subito all’esordio al servizio non è però nei piani di Fabio che supportato da un solido servizio mette a referto una striscia di 5 punti consecutivi e si salva.
Il break è solo rinviato perché nel terzo game due doppi falli, uno in apertura e uno sulla palla break, spianano la strada al russo con Fognini costretto a rincorrere.
Rublev è decisamente in controllo, con il dritto del russo che finisce spesso per punire Fognini. L’italiano dal canto suo soffre gli scambi più duri, finendo per essere lui il primo a commettere l’errore.
Fognini non è incisivo né al servizio né in risposta e per Rublev è una formalità issarsi sul 5-1 in 22 minuti. Fabio cerca di mantenersi in vita nel set, provando ad uscire dallo scambio grazie al dropshot, mossa che regala i suoi frutti nel breve termine, riuscendo a sorprendere il russo.
Nonostante il breve sussulto, per Rublev è una formalità chiudere il primo set per 6-2, con due soli punti ceduti sul suo servizio. Dal canto suo Fabio paga la poca reattività e la scarsa efficacia di dritto e servizio con il 46% di punti vinti con la prima e il 55% con la seconda.
Inizio di secondo set che lasciava sperare meglio con Fabio che riesce a tenere senza patemi i primi due turni di servizio ma che poi si spegne nel quinto game.
Il doppio fallo in apertura mette subito in crisi l’italiano, che si innervosisce del tutto per una riga di Rublev che ha tagliato fuori l’azzurro. Scarso rendimento al servizio e occasioni sciupate sono le gocce che fanno traboccare il vaso di Fabio, che da sfogo alla sua rabbia. In un momento di stizza getta a terra la racchetta, gesto che si ripete nel punto successivo guadagnandosi il warning da parte del chair umpire Veljovic.
Conquistato il break Rublev disegna vincenti di dritto uno dopo l’altro mentre Fognini, ormai in una spirale negativa, sbaglia pure un facile appoggio a rete con Rublev immobile. La testa di serie numero 2 è ovunque e conquista un altro break con un bellissimo rovescio in allungo sullo smash non decisivo di Fognini a rete.
Fognini riesce a trovare una piccola reazione nell’ottavo game guadagnandosi ben tre palle occasioni non consecutive per dimezzare lo svantaggio. Servendo da sinistra Rublev però non offre opportunità di entrare nello scambio ad un Fabio, che risponde sempre dai teloni. Fallite le occasioni, arrivano due errori di fila di Fognini che valgono il doppio 6-2 per Rublev.
Per Rublev si tratterà della sedicesima finale in carriera, la terza del 2022 dopo le vittorie di Marsiglia contro Auger Aliassime e di Dubai contro Vesely. Per Fabio appuntamento rinviato con la prima finale stagionale, l’italiano si consolerà con il rientro in top 50 dopo essere crollato nel ranking in seguito allo scarto dei punti residui di Montecarlo.