Era prevedibile, ma la decisione dell’All England Club di vietare l’ingresso al torneo di Wimbledon a tennisti russi e bielorussi nel 2022 ha creato una discussione anche tra i giocatori stessi. Tra le numerose dichiarazioni, tra gli altri anche del numero 1 Novak Djokovic, un paio di giorni fa si è espresso Andrey Rublev. Il russo ha parlato di mera “discriminazione” nei confronti dei suoi connazionali, dal momento che la scelta di Wimbledon non sortirà gli effetti sperati. Rublev auspica piuttosto la donazione completa del montepremi dei giocatori che l’AELTC intende escludere: “potrebbe anche venir fuori una cifra intorno al milione di sterline e penso sia una cifra enorme, che in due mesi nessun altro sport ha donato. Il tennis sarebbe il primo e unico sport a fare una donazione del genere e lo farebbe attraverso Wimbledon. In questo modo loro si prenderebbero tutta la gloria e il rispetto di tutti”. Queste le sue parole.
Le dichiarazioni di Rublev sono state prontamente riprese da Alexandr Dolgopolov, l’ex tennista ucraino che ha imbracciato le armi per unirsi alla lotta del suo popolo attaccato dai russi. In un post su Twitter ‘Dolgo’ ha riproposto le frasi di Rublev, invitando inoltre ATP e WTA a non dissociarsi dalle decisioni di Wimbledon e non accogliere i suggerimenti del giocatore russo. “Queste dichiarazioni di Rublev rappresentano il chiaro motivo per cui la decisione della federazione inglese è quella giusta” ha scritto l’ex n. 13 del mondo, secondo il quale, quando Rublev dice di non seguire le notizie e non sapere nulla di politica “sta solo mentendo, in linea con ciò che fa il suo presidente e la sua propaganda, tutti i giorni”.
Dolgopolov ha ricordato come Andrey abbia scritto “no war” sulla telecamera pochi giorni dopo lo scoppio del conflitto e ha aggiunto che “Rublev ha giocato in doppio con un giocatore ucraino 10 giorni prima dell’inizio della grande guerra. Sa sicuramente cosa sta accadendo. Con quella frase voleva forse dire che l’Ucraina dovrebbe arrendersi? Rublev, prova a cercare una sola parola: Bucha. Il tuo Paese sta conducendo un genocidio in Ucraina“.
Passando poi alla proposta fatta dal russo riguardo il montepremi, secondo Dolgopolov “se affermi di non sapere nulla sulla situazione attuale e non seguire gli aggiornamenti, per quale motivo dovresti quindi donare il tuo premio in denaro e quali famiglie vorresti aiutare? Famiglie dei soldati russi? Sono sicuro che stanno soffrendo anche loro. Sii più preciso.” Dolgopolov contesta anche l’affermazione secondo la quale il tennis sarebbe il primo sport a donare una cifra intorno al milione di sterline: “Federer ne ha donate 500.000, Beckham, i Jets, il Real Madrid, la Premier e la Nascar 1 milione. In questo caso è meglio non dire nulla che dire bugie. Queste dichiarazioni sono piene di ipocrisia e bugie. ATP e WTA non dovrebbero supportare questo atteggiamento” ha concluso duramente Dolgopolov.