Da Madrid, il nostro inviato
S. Halep b. [2] P. Badosa 6-3 6-1
Il tetto del Manolo Santana Stadium scorre come un cassetto e, aprendosi, lascia entrare i raggi del sole che alle 19 ancora filtrano tra le fioche nuvole nel cielo madrileno. Gli scrosci di pioggia iniziati alle 15:20 che avevano obbligato gli organizzatori a far giocare indoor tutto il lungo match tra Bencic e Muchova si sono placati, e, al momento di entrare in campo, Simona Halep e Paula Badosa trovano una temperatura ideale e un pubblico festante. Pubblico però che non assisterà ad un match agguerrito come i primi game avevano lasciato supporre, bensì dovrà salutare la testa di serie n.2 che esce mestamente sconfitta in un’ora e 16 minuti per 6-3 6-1. La strepitosa cavalcata dello scorso anno che, da wild card, l’aveva vista arrivare fino alla semifinale lanciandola nei piani alti del tennis, quest’anno si interrompe al secondo turno.
Halep invece, campionessa qui a Madrid due volte nel biennio 2016-17, per una volta ha giocato in un campo centrale tutt’altro che a suo favore, ma questo non l’ha scomposta minimamente e ha mostrato un tennis impeccabile che fa ben sperare tanto per il prosieguo di questo torneo che per il resto della stagione sulla terra. A darle sostegno durante tutto il match inoltre c’era un affollatissimo box, in cui a primeggiare a livello di entusiasmo era ovviamente il suo nuovo coach Patrick Mouratoglu.
IL MATCH – Come detto nei primi game gli scambi sono intensissimi e spettacolari, il calore del pubblico è palpabile, e le tenniste giocano a viso aperto. Si comincia con un break della romena ma poco dopo arriva il sudato contro-break alla sesta chance per la spagnola. Le accelerazioni di Paula impattano sempre sul muro innalzato di Simona, e quando lo scambio si allunga è la due volte campionessa Slam a tirar fuori soluzioni dal cilindro che le permettono di tenere botta. Nel settimo game Halep torna in vantaggio 4-3 e servizio e da lì in poi infila una striscia di nove game vinti consecutivamente che tramortiscono Badosa.
Il primo set si chiude 6-3 in 43 minuti e nel secondo le cose precipitano per la 24enne spagnola. Badosa è ancora scossa e si presenta alla battuta con un doppio fallo. Il pubblico di casa, come detto ampiamente schierato a suo favore, prova ad incoraggiarla con ripetuti applausi ma Paula ha perso il filo del suo gioco. Oltre al servizio l’abbandona anche il rovescio e Simona si ritrova avanti di un set e di un break. La pressione messa in atto da Halep resta altissima.
Sotto 0-3, Badosa riceve un time-out medico, durante il quale viene massaggiata dalla fisioterapista alla spalla destra. (La spagnola confermerà poi in conferenza che la spalla sta bene, dando credito alla sua avversaria: “Ha giocato alla perfezione”.) Le difficoltà in campo per lei però non si placano; continuano i doppi falli e Halep mantiene sempre il controllo degli scambi. C’è poco da commentare nei restanti minuti di gioco se non che lo stadio, stracolmo come non mai finora nel torneo, fa sentire l’affetto a Paula, la quale almeno riesce ad evitare il 6-0. Con estrema fatica annulla due match point, e con un vincente di rovescio incrociato fa esplodere di gioia il pubblico per il suo primo game del secondo set. Per poco non va vicino anche al suo secondo game, ma Halep non si distrae più di tanto e chiude 6-3 6-1 in un’ora e 14 minuti, al primo faccia a faccia con Badosa.
In conferenza stampa, anche in vista della possibile sfida con Gauff, gli viene chiesto com’era la 18enne Simona che si approcciava al mondo del tennis e lei subito ironizza. “È passato troppo tempo, non me lo ricordare” dice ridendo. Mentre sulle critiche che la danno per finita non ha dubbi, la personalità non l’è mai mancata: “Se quella di oggi è una versione vintage? È una nuova Simona. Mi sono sentita alla grande in campo, mi sono divertita, e a questa età (30 anni) è questo ciò che conta. Sono migliorata parecchio nelle ultime quattro settimane e posso farlo ancora. Questo match mi darà molta fiducia perché ho giocato una grande partita, senza averne giocate tante prima di questo torneo, contro una delle più forti al mondo”.
Alla domanda sul pubblico madrileno che, per una volta, non era dalla sua parte ha affermato, con ironia e personalità: “Non l’avevo notato. Io avevo i miei supporter e mi davano energia. Il pubblico è stato gentile, educato, ed è normale sostenere la tennista di questo paese. Ma a me è piaciuto tantissimo, adoro giocare sul campo centrale e ho trasferito questa energia verso di me”.
La prossima avversaria di Simona sarà Coco Gauff che ha sofferto ben più di quanto si aspettasse contro la kazaka Yulia Putintseva dopo aver dominato il primo set per 6-1. Il match si è chiuso infine dopo quasi 2h20 alle 23 locali col punteggio di 6-1 2-6 6-4. Decisivo il break sul 4 pari del set decisivo. Halep ha vinto entrambi i precedenti tra cui uno piuttosto recente giocato a Indian Wells a marzo.