N. Basilashvili b. F. Fognini 7-5 6-4
Fabio Fognini si arrende in due set a Nikoloz Basilashvili dopo un’ora e venti minuti di incontro costellato da parecchi errori da parte di entrambi, ma con il georgiano n. 27 ATP che si è rivelato complessivamente meno incostante oltre che più incisivo con i colpi a rimbalzo e in battuta. Peccato perché, dopo uno sfavillante inizio che lo aveva portato a servire sul 5-2, Basilashvili aveva perso completamente l’orientamento, mentre era stato bravo Fabio a trovare una versione più che accettabile del suo tennis, salvo poi cedere in dirittura d’arrivo. Il solo break di differenza nel secondo parziale nasconde comunque un Fognini incapace di incidere in risposta a mano a mano che la partita si incanalava nella direzione sbagliata e il saldo vincenti/non forzati di 8-24 racconta piuttosto bene la giornata dell’azzurro.
IL MATCH – Per sei mesi dalla ripresa del Tour nell’agosto 2020, Basil era praticamente diventato un bye per gli avversari che incrociava; poi, nel prosieguo del 2021, un alternarsi di fiammate (due tornei vinti, la finale a Indian Wells) e uscite premature, mentre quest’anno ha finora vinto solo quattro incontri, di cui tre a Doha. Insomma, le probabilità di trovarsi di fronte una sua brutta versione sono alte, ma ciò può generare aspettative che diventano pericolose nel caso sia in giornata buona. Non che il Fogna, in questa parte della carriera, sia un campione di continuità; in ogni caso, nel 2022 vanta le semifinali di Rio e Belgrado, sconfitto rispettivamente da Alcaraz e Rublev. Si comincia con un’ora di ritardo per la pioggia iniziata a cadere alla fine del warm-up.
Dal primo game, con Fognini in battuta, se diventa subito chiaro che viene premiato chi prende l’iniziativa, è altrettanto evidente quanto conterà limitare gli errori non forzati – precisamente, quelli nella sottocategoria del “non c’entrava niente”. Il dritto di Basilashvili, il suo colpo a rimbalzo più umorale, sembra funzionare bene e questa non è una buona notizia. Fabio è in difficoltà nei propri turni di battuta e, se per quattro volte il servizio gli dà una mano, alla quinta palla break non riesce a organizzarsi su una risposta profonda e centrale.
Nikoloz conferma salendo 3-1 senza aver perso un solo punto al servizio, esibendo pure un micidiale attacco lungolinea di rovescio con taglio sotto ed esterno sul quale, forse basito quanto noi, l’azzurro non riesce a organizzare il passante. Fabio rimane in scia e vince il primo punto in risposta, ma non assomiglia neanche alla prima ferita sul volto di Ivan Drago perché la pressione di Basil continua, mentre il nostro esagera con i colpi, il dritto è spesso strappato e con un doppio fallo concede un secondo break.
Uno smash non banale ben chiuso pare un preoccupante segno di georgiana tranquillità; invece, un po’ perchè il momento di assicurarsi un set quasi vinto non è banale e un po’ perchè l’azzurro è più attento in risposta, ecco che il dritto che lo ha scarrozzato fino al 5-2 comincia a trasformarsi in zucca, le certezze crollano e il 5 pari arriva sull’onda di 11 punti a 1. Tutto in discesa per Fognini, quindi? Sì, ma discesa agli inferi… Il trentenne di Tbilisi si riaccende di colpo, avrà un interruttore comandato da chissà chi perché la fase in cui non teneva una palla in campo è dimenticata; la battuta non dà punti gratis al taggiasco che torna a perdere precisione e manda di nuovo l’avversario a servire per il set. La terza è quella buona e Basilashvili suggella il 7-5 con una volée bassa ostentando nonchalance. Fogna entra a gamba tesa sulla racchetta appoggiata in panchina spezzandola in due e si prende un warning da Aurelie Tourte.
Con i due che hanno dimostrato – e non solo in questo primo parziale – di poter alternare gran punti a palle in tribuna, qualsiasi previsione sull’esito della seconda partita è un salto nel buio e l’iniziale scambio di break lo conferma. Non ricambia però Nikoloz l’allungo al quinto gioco, propiziato da una sua catenata bimane a 153 km/h e deciso dal doppio fallo azzurro. Fognini gli rimane alle costole ma non basta: Basilashvili torna inarrestabile al servizio e, con due punti persi negli ultimi tre turni, chiude al secondo match point azzardando addirittura un attacco in controtempo e piazzando il vincente numero 17. Al prossimo turno, lo aspetta Carlos Alcaraz, contro il quale ha perso nettamente all’ultimo Roland Garros.