Non solo i big Rublev e Hurkacz, oggi a Madrid sono andati in scena tanti match a loro modo interessanti. Ad aprire il programma sono stati Marin Cilic e Albert Ramos, con lo spagnolo che sembrava in controllo del match fino a pochi game dalla fine, salvo poi subire il prepotente rientro del croato, che si è imposto 6-3 3-6 6-4. Nel terzo set, infatti, Ramos aveva strappato la battuta al campione dello US Open 2014, salendo 3-1 e non sfruttando tre palle per il doppio break. A quel punto, scampato il grande pericolo, Cilic ha vinto cinque degli ultimi sei game, strappando gli ultimi due turni di servizio al numero 43 del mondo e riuscendo ad imporsi. Domani, al secondo turno, l’ex numero 3 ATP affronterà Alexander Zverev, campione uscente del Mutua Madrid Open che però non attraversa certo il miglior periodo della carriera.
Esordio sul velluto invece per Roberto Bautista, che si prende la rivincita su Jenson Brooksby dopo l’incredibile sconfitta a Miami, quando lo spagnolo sciupò un vantaggio di 4-0 nel terzo set, finendo per perdere 6-4. Tutt’altra storia invece oggi, dato che il numero 19 del ranking ha concesso appena due game allo statunitense, imponendosi 6-0 6-2 grazie anche a sei turni di risposta vinti su sette giocati. Per la testa di serie numero 17 ci sarà Daniel Evans, con il terzo turno contro Andrej Rublev sullo sfondo.
Vittoria piuttosto comoda anche per Cristian Garin che, sebbene non reduce dal miglior momento di forma, spazza via Francis Tiafoe 6-1 6-3. Lo statunitense era probabilmente ancora provato dalle fatiche di Estoril, torneo in cui ha raggiunto la finale (sconfitto da Sebastian Baez) passando però da battaglie incredibili e sfiancanti, come quelle contro Alejandro Davidovich Fokina e Sebastian Korda. Per il cileno si prospetta un secondo turno complicato contro Félix Auger-Aliassime, testa di serie numero otto: chi vince troverà Alex De Minaur o Jannik Sinner.
La partita più clamorosa della giornata, tuttavia, porta la firma di Miomir Kecmanović, che si è imposto 7-5 6-4 su Aleksandr Bublik. Fin qui nulla di strano, in una partita anzi apparentemente combattuta, in cui però il serbo non ha commesso nemmeno un errore non forzato. Zero regali dunque, letteralmente: raramente si erano viste prestazioni simili. Grazie a questa grande prova, il numero 32 ATP si regala un bel match contro Rafael Nadal, al rientro l’infortunio alle costole patito ad Indian Wells.