Da Madrid, il nostro inviato
[10] J. Sinner b. A. de Minaur 6-4 6-1
Anche lui sa vincere senza soffrire. A distanza di un’ora dal suo connazionale Lorenzo Musetti, e nello stadio a fianco, Jannik Sinner batte Alex de Minaur in un’ora e un quarto per 6-4 6-1, dopo un primo set un po’ confusionario per entrambi e un secondo set dominato sotto ogni aspetto dall’italiano. Qualche errorino di troppo da fondo e a rete ancora c’è, ma le accelerazioni di dritto viaggiavano come non mai e mentalmente è stato impeccabile. Con questo successo si porta 4-0 (la prima sulla terra) negli scontri diretto con l’australiano, il quale solo due settimane fa era arrivato a match point contro Alcaraz sulla terra di Barcellona.
Negli ultimi tempi Jannik ci aveva abituato a match lottati, carichi emotivamente e incerti fino alla fine (come il turno precedente contro Paul, con tanto di tre match point salvati). Invece oggi ci ha deluso sotto quell’aspetto: ha vinto un match agevolmente in cui ricopriva il ruolo di favorito, e lo ha fatto nonostante un gioco piuttosto falloso nella parte centrale del primo set, dovuto forse a delle diverse scelte tattiche dell’avversario – come ci ha spiegato in esclusiva.
IL MATCH – Nei primi game il n.12 del mondo mantiene una pressione costante e precisa, tanto da mandare fuori giri de Minaur, che concede un break già al secondo game. I suoi errori di lunghezza sono in buona parte frutto del lavoro di Jannik, il quale vuole fare le cose bene e con calma. Spesso e volentieri si reca a bordo campo per prendersi l’asciugamano, e praticamente tutte le palline passano sotto la sua supervisione prima di scegliere quale usare per servire. Questa placida routine non ha grandi effetti sulla prima di servizio (appena 43% di punti vinti nel primo set con questo colpo), ma in ogni caso gli permette di iniziare lo scambio col piede giusto che spesso termina con una sua zampata di dritto.
Sotto 0-3 l’australiano inizia a sciogliere il braccio e anche lui, recandosi appena può a rete, regala qualche bella giocata accolta con sinceri applausi di incoraggiamento dallo scarno pubblico dell’Arantxa Sanchez Stadium. L’italiano ha un bel da fare per restare avanti e annulla la possibile palla del controbreak con una volèe di rovescio nel quinto game, ma quando le sue accelerazioni iniziano ad andare lunghe anzichè in campo c’è poco da fare. De Minaur non demorde e riesce a rimettersi in corsa.
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio
L’andamento altalenante che ha caratterizzato tutto il set non si placa neanche nella parte finale, dove si assiste addirittura a quattro break consecutivi. Sinner è quello che alla fine si troverà a sorridere, e Alex gli darà una grossa mano mandando in rete uno smash che sarebbe stato vincente, sul primo set point concesso. Gli errori di Sinner in costruzione dello scambio non sono ormai una novità, mentre a dirla tutta ha un po’ stupito il gioco ballerino del n.22 del mondo.
L’australiano de Minaur non riesce a fare ordine nel suo gioco, né tanto meno nella sua testa, mentre Sinner, come aveva iniziato il primo, inizia anche il secondo set. Non gioca un tennis eccelso l’altoatesino, ma come insegna il coach Brad Gilbert, “L’importante non è essere un tennista perfetto, ma essere quello più forte in campo in quel momento”. E Sinner dimostra alla grande perché si trova 10 posizioni avanti rispetto al suo avversario. Con qualche palla in rete e qualche urlo per sfogarsi de Minaur invece mostra i suoi limiti, e se nel primo set era riuscito a riprendersi evitando un’imbarcata, non ci riesce nel secondo set che finisce 6-1.