Anche il tabellone di doppio maschile degli Internazionali BNL d’Italia è completo. Le prime partite si giocheranno domani, quando si inaugurerà anche il torneo di singolare (qui il tabellone completo), mentre le donne scenderanno in campo a partire da lunedì. Dopo gli ottimi risultati di inizio stagione, Fognini e Bolelli tornano in coppia (a Madrid Simone ha giocato insieme a Dodig) per provare a regalarsi un’impresa che non è mai riuscita a nessun doppio tutto italiano in campo maschile: vincere a Roma. Pietrangeli e Sirola ci sono andati vicini in più occasioni, raggiungendo ben sette finali (una di queste – nel 1960 – fu sospesa e mai più conclusa), ma non hanno mai completato l’ultimo passo. Omar Camporese è invece l’unico uomo azzurro ad aver giocato e vinto una finale di doppio in Era Open, in coppia con Goran Ivanisevic.
Per la coppia dei “Chicchi” sarà comunque tutt’altro che facile: oltre a questa sorta di idiosincrasia storica tra il movimento maschile (quello femminile può vantare la vittoria nel 2012 di Errani/Vinci) e il doppio a Roma, contro di loro c’è anche un percorso complicato dal fatto di non poter contare su una testa di serie. Per questo motivo, dopo il già difficile esordio contro il tandem composto da Melo – due volte campione Slam in questa specialità – e Karatsev – argento olimpico a Tokyo, Fognini e Bolelli si troverebbero di fronte la coppia numero 2 del seeding, Granollers/Zeballos. I primi favoriti del torneo sono invece Ram e Salisbury che al primo turno sfideranno Rublev e Khachanov. Presente anche il duo vincitore delle ultime Olimpiadi, Mektic/Pavic.
Oltre agli esperti Fognini e Bolelli, l’Italia può contare su altre tre coppie. Due di queste si affronteranno subito in un derby al primo turno: Nardi/Sonego da un lato e Cobolli/Forti dall’altro. L’ultima, composta da Matteo Arnaldi e Francesco Passaro, se la vedrà con Krawietz e Mies, già due volte vincitori al Roland Garros. Tra i singolaristi prestati al doppio, da segnalare la partecipazione di una coppia piuttosto bizzarra, oltre che totalmente inedita: hanno infatti deciso di giocare insieme uno dei giocatori più alti del circuito e uno dei più bassi, ovvero John Isner e Diego Schwartzman. Quindi, “Big John” e “El Peque”: i due soprannomi dicono tutto, ma per precisione si può aggiungere che a dividerli ci sono ben 38 centimetri di differenza.