[1] N. Djokovic b. A. Karatsev 6-3 6-2
Partono senza problemi gli Internazionali d’Italia di Novak Djokovic, che in un Centrale gremito (con tanto di cartelloni “Nole ti fai una carbonara con me?) si impone sul russo Aslan Karatsev con un netto 6-3 6-2. Il numero uno del mondo continua così sulla scia di quanto mostrato a Madrid nella sconfitta contro Alcaraz demolendo un pur molto falloso Karatsev, che non è riuscito praticamente mai ad imporre il suo gioco e che prosegue nella sua stagione piuttosto negativa, molto lontana dai livelli che l’anno scorso lo avevano visto battere proprio Djokovic nella semifinale del torneo di casa sua, a Belgrado , dopo una partita incredibile.
L’avvio di match è sicuramente la parte più equilibrata dell’intera partita. Djokovic parte bene con un break sfruttando i tanti errori di Karatsev, apparso da subito poco centrato, ma un servizio ancora da rodare concede una chance al tennista russo, che trova immediatamente il controbreak. Col passare dei minuti però Djokovic è sempre più solido e il culmine arriva nell’ottavo game, quando Djokovic “bussa” al servizio di Karatsev con un’altra palla break. Il russo sfodera probabilmente il miglior tennis della sua partita sfondando il muro del numero uno del mondo, ma vanifica tutti i suoi sforzi mancando uno smash facilissimo sulla parità e consegnando poi il break a Nole con un errore di dritto. Al momento di chiudere il primo set questa volta il serbo è freddissimo, e un errore di rovescio consegna il primo set a Djokovic.
Che non sia proprio la giornata di Karatsev si vede anche dall’avvio del secondo set. Il numero 35 del mondo alterna punti ottimi, come il contropiede con cui annulla la prima palla break, a errori marchiani come i due dritti che consegnano il comando del primo set a Nole. L’unico sussulto del secondo set Karatsev ce l’ha nel secondo game, ma Djokovic è vigile e annulla facilmente con una stecca di dritto. Djokovic ha fretta di chiudere e si prende un’altra palla break sul 3-0, sulla prima di servizio Karatsev distrugge una delle fioriere di bordocampo, e sulla seconda non va tanto meglio, dato che nel proseguimento dello scambio con l’ennesimo errore consegna il secondo break e sostanzialmente la partita a Djokovic, che mantiene il vantaggio fino alla fine senza scossoni. Il numero uno del mondo sfiderà ora uno tra Stan Wawrinka e Laszlo Djere, con lo svizzero potrebbe dare vita ad una sfida vintage, mentre con il secondo ha rischiato grosso poco più di un mese fa a Belgrado
RUBLEV OUT – La grande sorpresa di giornata porta la firma di Filip Krajinović, che elimina nettamente la testa di serie numero sei Andrej Rublev, all’esordio nel torneo e costretto a cedere 6-2 6-4 in un’ora e nove minuti. Il serbo chiude con una meravigliosa palla corta sul match point, che lo proietta agli ottavi di finale dove incontrerà uno tra Fognini, Sinner o Martinez, con gli ultimi due impegnati tra poco. Si apre dunque il tabellone per uno dei due italiani, che possono ora ambire almeno ai quarti di finale. Lì ad attenderli ci sarebbe teoricamente Stefanos Tsitsipas, atteso però da un duro esordio contro Grigor Dimitrov.
Krajinović parte a razzo, volando immediatamente sul 4-0 dopo aver strappato la battuta a Rublev nel primo e nel terzo gioco dell’incontro. Il serbo a sua volta concede tre palle break nel secondo game, ma è bravo a cancellarle una dopo l’altra, assicurandosi così un buon margine. Rublev si sblocca e prova ad entrare in partita, ma il numero 57 del mondo è molto centrato e negli ultimi tre turni di servizio del set perde appena tre punti. La sesta testa di serie contribuisce comunque a suo modo al buon momento di Krajinović, commettendo qualche errore di troppo e permettendo al serbo di chiudere la prima frazione sul 6-2.
L’equilibrio si spezza subito anche in avvio di secondo set, quando nel terzo game Rublev deve cedere ancora il servizio, permettendo al serbo di salire 3-1. Da quel momento, il numero 57 ATP non rischia più nulla, continuando nella sua grande prestazione che alla fine conterà ben 26 vincenti a fronte di 12 gratuiti, meno della metà. È con il rovescio, in particolare, che il serbo fa la differenza, dato che proprio con questo colpo fa segnare 15 winners (contro i 3 del suo avversario), incluso quello sul match point. Krajinović, infatti, non dà la possibilità a Rublev di giocare l’ultimo punto, inventandosi una meravigliosa smorzata di rovescio con taglio esterno in uscita dal servizio, con la pallina che plana sulla riga e gli consegna il 6-2 6-4 finale.
Questa vittoria significa molto anche per gli ultimi italiani rimasti in tabellone: il serbo si è assicurato il terzo turno, dove affronterà Fognini o il vincente tra Sinner e Martinez. Una chance certamente importante per gli azzurri, con la concreta possibilità di avere almeno un italiano nei quarti di finale. In quel caso, ci sarebbe uno tra Carreño Busta, Khachanov, Dimitrov o Tsitsipas. Le sfide di secondo turno sono tra lo spagnolo e il serbo, il cui vincente affronterà chi prevarrà nell’incontro tra il bulgaro e il greco, che si sono sfidati appena una settimana fa a Madrid (6-3 6-4 in favore di Tsitsipas).
Fantastica atmosfera invece sul Campo Pietrangeli dove l’ottava testa di serie Felix Auger-Aliassime ha battuto il finalista di Montecarlo Alejandro Davidovich Fokina al termine di una eccezionale battaglia durata oltre 3 ore. Lo spagnolo è sembrato più volte sul punto di chiudere in due set soprattutto quando ha avuto due palle break sul 4 pari che avrebbero potuto portarlo a servire per il match. Il canadese sostenuto dal pubblico tutto schierato per lui ha giocato splendidamente il tie-break prima di chiudere facilmente il terzo parziale per 6-2. Attende ora il vincente del match tra Schwartzman e Giron