[20] G. Dimitrov [76] B. Nakashima 6-3 6-4
Prova di carattere per Grigor Dimitrov che prosegue il suo buon momento sulla terra battuta. Due set per avere la meglio sull’americano Brandon Nakashima numero 76 del ranking. Per il bulgaro una partita non facile, in cui è stato molto falloso come dimostrano i 28 errori non forzati a fronte dei 23 del suo avversario. Fin dalle prime battute c’è equilibrio, con l’americano che riesce ad essere solido da fondo tenendo testa al tennis del bulgaro. Nel terzo gioco Dimitrov si fa addirittura sorprendere perdendo il servizio, salvo poi restituire il favore a Nakashima nel turno successivo. Il settimo gioco è il più lungo del set e vede i due giocatori andare ai vantaggi: il bulgaro riesce a breakkare l’americano solo alla quarta palla break. Dopo un ottavo game tranquillo il n.20 si aggiudica il primo set per 6-3 dopo 58′ di gioco.
Nel secondo set continua l’emorragia di punti per l’americano, Dimitrov approfitta dell’imprecisione con il dritto del suo avversario per vincere il suo sesto gioco consecutivo. Nel terzo game il bulgaro ha una battuta d’arresto e perde il servizio complice anche un doppio fallo sulla palla break. Il n.20 sembra subire il contraccolpo e comincia a sbagliare tanto in manovra; fortunatamente il servizio è dalla sua parte e lo mantiene a galla. A metà set il punteggio è 3-2. Nel sesto game, sul punteggio di 30-15, arriva un colpo da circoletto rosso da parte di Dimitrov che infila Nakashima in recupero con un allungo di diritto impressionante. Nonostante qualche lampo di indubbia classe il bulgaro appare molto falloso, soprattutto al servizio, permettendo all’americano di rimanere in scia. Il decimo game del secondo set è quello della staffa con Dimitrov che arriva presto a due palle match. La prima è quella buona. Dimitrov si aggiudica l’incontro per 6-3 6-4 in 1 ora e 53 minuti. Ora per lui il greco Tsitsipas che lo ha battuto nei due precedenti quest’anno (entrambi sul rosso) a Barcellona e Madrid.
J. Isner b. [Q] F. Cerundolo 6-4 6-3
Buona vittoria per John Isner, che si guadagna un bel secondo turno contro Rafa Nadal grazie al successo in due set su Francisco Cerundolo. Due set sì, ma anche qualche grattacapo al cospetto di un avversario piuttosto spento che pur aveva autorizzato gli allibratori a proporre quote pre-match sostanzialmente pari. Al solito, il bombardiere da Greensboro ottiene tanto dal servizio (13 ace alla fine), eppure l’archibugio pareva inceppato all’inizio dell’incontro. Cosa per nulla usuale, Isner è costretto a cancellare tre palle break nel primissimo gioco di un set poi veleggiato senza troppi scossoni fino allo spartiacque del decimo game, quando Fran improvvisamente s’inceppa in battuta finendo per cedere il set, scialacquando un vantaggio da 40-15 che era parso rassicurante.
Il giocatore da Buenos Aires, ormai aduso a certi palcoscenici in seguito all’impronosticabile trasvolata sino alle semifinali all’ultimo Miami Open, offre resistenza nel secondo, quando si porta avanti di un break grazie a uno straordinario turno in risposta nel terzo gioco, ma il tentativo di ribellione si spegne presto. In modo non dissimile rispetto a quanto avvenuto nell’ultimo, esiziale game della prima frazione, l’argentino dissipa un vantaggio di 40-0 in quello successivo, prima di scuocere definitivamente all’interno dell’orrendo ottavo gioco in battuta che gli costa la partita. Per Long John una discreta spinta per scacciare le ombre dell’età e di una prima parte di stagione tristanzuola. Certo, non sembra l’Isner della semifinale 2017, ma a questi livelli può ancora dare fastidio.
C. Garin b. [LL] E. Ruusuvuori 6-4 6-4
Il primo qualificato al terzo turno degli Internazionali d’Italia 2022 è Cristian Garin. Dopo aver battuto l’esordiente Francesco Passaro al primo turno, il cileno si sbarazza in due di Emiil Ruusuvuori, avendo preso in verità piuttosto presto le redini di un match iniziato in pendentissima salita. Il finlandese, sconfitto da Sebastian Baez nel turno decisivo delle qualificazioni ma ripescato come lucky loser, parte fortissimo e piazza un parzialone di 14 punti a 5 per issarsi sul 3-0, 30-15 con Garin al servizio, ma improvvisamente la luce dalle parti di Helsinki si spegne.
Recuperato il minimo sindacale di calma e un pizzico della fiducia minata da un avvio di stagione molto negativo (8-11 sinora la bilancia tra vittorie e sconfitte, sei eliminazioni al primo turno), il tanque di Arica recupera senza troppo dannarsi l’anima fino al tre pari, e approfitta dell’inerzia per sorpassare subito imponendo il break nel settimo gioco che decide il primo set. Nel secondo Garin prende il vantaggio sin dal primo game in risposta, subisce l’immediato contro break di Ruusuvuori ma scippa nuovamente la battuta all’avversario nel terzo gioco: nonostante la scialuppa di un’ultima palla break sul 3-2 Cile, il finlandese, ancora lontano da un’appropriata digestione della terra battuta a questi livelli, non recupererà più. Sulla strada della continua, faticosa ricerca di una miglior versione di sé, Garin al prossimo turno sfiderà chi uscirà vincitore del match tra Marin Cilic e Cameron Norrie.