[12] Schwartzman b. Kecmanovic 6-2 3-6 7-6(3)
Continua l’ottimo momento di forma di Diego Schwartzman, che passa sopra un avversario molto complicato come il serbo Miomir Kecmanovic e si aggiudica il suo primo incontro di questa edizione degli Internazionali BNL d’Italia. La sfida non è di primo piano ma c’è il pubblico delle grandi occasioni al Centrale del Foro Italico, complice anche la presenza di Djokovic nella partita successiva. Non rispetta le attese l’inizio del tennista serbo, che appare piuttosto contratto e incapace di fare male a Schwartzman da fondo campo. Non è da meglio l’argentino, che con i suoi tanti errori contribuisce ad un primo set con un inusuale numero di break, ben sei, che però alla fine vedono prevalere el “Peque” che ha dalla sua una maggiore solidità da fondo campo.
Gli spettatori del Centrale, schierati per la maggior parte con Schwartzman ma comunque desiderosi di una partita più combattuta, cominciano a farsi sentire anche per Kecmanovic, e il serbo risponde alzando nettamente il livello delle sue prestazioni. L’argentino viene travolto da una pressione sempre più alta da fondocampo, e in un finale di set convulso in cui Diego spreca quattro chance per il controbreak Kecmanovic trova due break consecutivi e manda la sfida al terzo set.
Le bandiere serbe sul centrale ora si fanno sempre più numerose (anche se probabilmente non pensate in origine per Miomir quanto al suo più famoso collega) e Kecmanovic continua sulla spinta del secondo set, portandosi sul 3-1 grazie ai tanti errori dell’argentino. Come sempre successo nella sua carriera però Diego non molla mai, e aumentando anche il numero delle palle corte, aggiustamento che crea non pochi problemi al serbo piuttosto insicuro a rete, si rimette nel match breakkando nel quinto game e salva due match point sotto 4-5 ereggendo un vero e proprio muro da fondocampo nei vantaggi. Non senza qualche responsabilità di Kecmanovic, tesissimo e poco incisivo al momento di chiudere la sfida. L’inerzia è dalla parte di Diego e, sospinto dalle tante maglie argentine presenti sugli spalti del Centrale, si prende tre break point cruciali.
Il buon momento di Miomir si trascina anche nel terzo set, con un break arrivato per i troppi errori di Diego che proietta il tennista serbo verso un finale di set di gestione. Schwartzman, come sempre, si carica e torna ad essere il solito mostro di solidità. Con qualche cambio di strategia da parte dell’argentino, che ricorre più spesso alle palle corte ed attrae a rete un Kecmanovic non certo irreprensibile da questo punto di vista. Sul primo il rovescio tradisce Diego ma lo ripaga sul secondo con la possibilità di servire per il match. La reazione di Kecmanovic è rabbiosa. Il serbo alza notevolmente il livello di gioco e si conquista una palla break, ma ancora una volta la tensione fa brutti scherzi al serbo che affonda il dritto in rete. Ci pensa Schwartzman a mandare tutti al tie-break con un errore di rovescio. Il livello si alza ancora nel tie-break, Diego inizia bene con una controsmorzata vincente e si porta sul 3-2 con un errore di dritto del serbo. Il punto di rottura definitivo arriva sul 5-3 e servizio Kecmanovic, il serbo sbaglia un dritto e un rovescio per consegnare una sfida di quasi tre ore a Diego Schwartzman, che esulta tra gli “Olé Diego” del pubblico romano. Per Diego ora ci sarà l’americano Marcos Giron, vincitore su Bublik al primo turno dopo essere stato ripescato da Lucky Loser.