Il big match femminile di martedì è terminato anzitempo a causa del ritiro di Emma Raducano nel secondo set contro Bianca Andreescu, per un problema alla schiena. “Decisamente delusa da come è andata” ha esordito subito la n.12 del mondo in conferenza stampa. “Ma comunque volevo fare un tentativo. Non ho capito davvero quanto fosse brutto l’infortunio finché non sono scesa in campo. Al momento per me è come se stessi ancora imparando quando è giusto spingere il mio corpo e quando non lo è. Immagino sia qualcosa che sto imparando in questi tornei. La differenza è che probabilmente in futuro lo farò in alcuni tornei più grandi, e non tornei più piccoli per prendere fiducia. È dura”.
Proseguendo la conferenza stampa, la stellina britannica ha spiegato più nel dettaglio come si è presentato il problema: “Dopo Madrid mi sono presa un paio di giorni liberi e tutti i dolori erano scomparsi. Poi sono arrivata qui a Roma e ho iniziato ad allenarmi, ma le cose non sembravano migliorare. Mi stavo allenando con alcune limitazioni. Come se non mi stessi muovendo davvero, stavo solo giocando dove sapevo sarebbe arrivata la palla, rimanendo in un angolo. Credo di aver sottovalutato l’imprevedibilità della competizione in una partita, devi reagire. Ho sentito che oggi (martedì) durante la partita stavo solo spingendo troppo forte. Sinceramente non pensavo di poter andare avanti perché stavo davvero lottando per muovermi. Bianca è una grande giocatrice. Non si arrenderà e ti rimanderà semplicemente la palla. Merito a lei per essere rimasta presente al 100%”.
Con un presente così incerto, non c’è da stupirsi che anche il futuro di Raducanu sia tutt’altro che delineato. “Non vorrei perdermi l’Open di Francia. Voglio dire, l’intera stagione sulla terra porta ad esso. Penso che le ultime settimane siano state davvero positive. Ho imparato molto su me stessa e il mio gioco è decisamente migliorato su questa superficie. Ma di sicuro devo assicurarmi che la mia schiena sia perfettamente a posto, per quanto tempo ci vorrà. Non voglio giocare la mia prossima partita con un senso di limitazione perché penso di aver imparato la lezione da questa settimana, quando spingere, quando non spingere. Probabilmente oggi non era il momento giusto”.
Il ritornello ripetuto da Emma svariate volte durante la conferenza, si rifà molto a quello che già lo scorso anno ripeteva con insistenza anche Jannik Sinner: “Direi che sto imparando”. La campionessa degli US Open ha 19 anni e solo una manciata di match giocati nel circuito maggiore, quindi tutte queste esperienze non sono altro che una novità per lei. “In ogni singolo torneo, sto imparando di cosa è capace il mio corpo, e di cosa non lo è. Sto imparando cosa funziona e cosa no. È solo che lo sto facendo davanti a tutti. È qualcosa che ho accettato. Penso di essermi trovata sicuramente davanti a tante sfide”.