Jannik Sinner vince contro Filip Krajinovic e passa ai quarti di finale del Masters 1000 di Roma per la prima volta in carriera. Ora per lui la sfida contro Tsitsipas: contro il greco è sotto 2-1 nei precedenti, l’ultimo – perso nettamente – ai quarti di finale dell’Australian Open 2022. Nella conferenza stampa al Foro Italico, Sinner è sembrato soddisfatto di quanto fatto contro Krajinovic e piuttosto disteso in vista del quarto di finale contro il greco.
SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio
D: Alla fine del match sembravi chiaramente felice ma anche un po’ contrariato.
Sinner: “Sono molto felice, è stata una partita difficile. Contro Filip sono partito benissimo nel primo set e ad inizio secondo. Poi sono calato col servizio per due game e le cose si sono complicate, ma sui punti importanti, come sul 4-5 del tie-break, ho servito bene. Posso essere molto contento della mia prestazione. Domani vedremo di farne un’altra”.
D: Con Tsitsipas hai giocato due volte, due a Roma, una all’Open di Australia. Hai una strategia? Sai come giocare contro di lui? Il tifo sarà dalla tua parte.
Sinner: “Quest’anno in Australia lui ha giocato molto bene, io meno. Le partite sulla terra sono state in un altro periodo. Lui sta giocando bene. Oggi ho visto la sua partita, ha alzato molto il livello dopo il primo set perso. Io devo stare sul pezzo, provare a fare il mio gioco: vediamo domani come va, sicuramente è un buon test per me”.
D: Ieri Fabio ha speso bellissime parole per te: ha detto che tu e Alcaraz siete il futuro del tennis mondiale. Ma ti ha anche dato qualche consiglio su variazioni e cambio di ritmo. Il tuo lavoro con Vagnozzi è improntato proprio su questo?
Sinner: “Stiamo lavorando tanto, non solo sul cambiare il gioco ma anche sul cercare di essere più intelligenti, vedendo anche dall’altra parte cosa fa l’avversario, da che parte sta. Ci sto riuscendo a tratti molto bene, come oggi nel primo set, che è stato un set ottimo. Ora stiamo provando a tenere questo livello per più tempo, perché nel secondo set sono calato. In allenamento per me è molto più semplice, in partita sto provando ad aggiungere cose come la smorzata, credo che si veda, ma ogni partita fa storia a sé. Domani dovrò fare il mio, alzare il livello fin da subito”.
D: Finora hai giocato sempre alle otto di sera, oggi di pomeriggio col caldo. Cosa preferisci?
Sinner: “Non ho preferenze, ci sono cose che mi piacciono e cose che mi piacciono meno ma l’orario è lo stesso per entrambi. Comunque, il fatto di giocare di giorno ti permette di riposare di più. Vediamo domani a che ora mi mettono…”
Ubaldo Scanagatta, Ubitennis: Quando in Australia hai perso da Tsitsipas nettamente, poco dopo hai sorpreso tutti annunciando il divorzio da Piatti. Molti hanno interpretato che forse quella netta sconfitta avesse inciso sulla tua decisione. Si può dire così?
Sinner: “Non ho più voglia di parlare di questo, ma una partita non c’entra niente. Quando perdi, il primo obiettivo è capire perché perdi e cosa puoi fare meglio. Quando vinci, c’è anche da vedere cosa si può fare meglio. Ogni partita va analizzata. La mia scelta è arrivata un po’ dopo l’Australia. Una partita sola non può far prendere una scelta del genere, anche perché in sette anni con Riccardo ne abbiamo vinte tantissime. Ora sono qui con Simone, vedremo come va”.
Ubaldo Scanagatta, Ubitennis. Per te è meglio affrontare Tsitsipas sulla terra rossa o sul cemento?
Sinner: “Non lo so… Vediamo domani”.
D: Cosa cambia adesso il fatto che Vagnozzi sia sempre con te rispetto a quando Piatti mandava anche suoi collaboratori?
Sinner: “Mi sembra di conoscerlo da tempo perché sa sempre cosa dirmi: durante una partita lo cerco spesso con lo sguardo. Mi piace come stiamo lavorando, molto duramente e nel modo giusto. Ora andremo avanti così perché secondo me la strada è giusta. Il mio percorso è diverso da quello di altri, c’è anche da aver pazienza e prendersi il tempo per lavorare”.
D: Tornando sulle condizioni: oggi nei momenti importanti ti sei aiutato col servizio. La storia delle lenti a contatto influisce?
Sinner: “Oggi non ho avuto problemi. Sicuramente la sera la pallina è più pesante. A me non dispiace, credo che gioco bene anche quando la palla non mi arriva con tanto peso. Ma dall’altra parte giocare di giorno è più semplice e il servizio può dare una mano. Bisogna cambiare modo di giocare perché la sera con l’umidità le cose cambiano. Oggi, di giorno, c’era più caldo e meno umidità”.
D: Vuoi mandare un messaggio al pubblico di Roma? Hai avuto modo di visitare la città in questi giorni?
Sinner: “Non ho avuto modo di visitare Roma, siamo andati solo sabato sera in un ristorante. Cosa ho mangiato? Affettati e fiori di zucca fritti… poi una pasta al ragù, mentre tutto il team ha mangiato pasta alla carbonara! Il pubblico è sempre pazzesco qui, a me fa sempre piacere giocare qui. Proverò a fare il mio meglio domani, poi vedremo come va”.