[5] Ruud b. [13] Shapovalov 7-6(7) 7-5
La concretezza di Casper Ruud batte l’estro di Denis Shapovalov, che pure a Roma tra ieri con Nadal e la partita di oggi contro Ruud ha fatto vedere un ottimo tennis. Non abbastanza però per scalfire la solidità del tennista norvegese, che riscatta con la semifinale di Roma una stagione su terra abbastanza deludente per i suoi standard e che finora lo aveva visto raccogliere solo la vittoria dell’ATP 250 di Buenos Aires contro Diego Schwartzman.
Il primo set si apre all’insegna dell’equilibrio, solo una palla break arriva nei primi sette game, e ad offrirla è Ruud che si aiuta con il suo servizio. Il merito è dei servizi dei due giocatori, principalmente Shapovalov che nonostante la sua altezza relativamente non incredibile (185 cm) ha un servizio vario e potente, aiutato dal suo essere mancino. Nonostante ciò è il primo ad offrire palla break, per la precisione tre, nell’ottavo game. Ad aiutarlo c’è la spinta del pubblico del Centrale, schierato a netta maggioranza con il canadese estroverso e capace di colpi fantastici rispetto al solido e concreto Ruud. La prima palla break per il canadese vola via grazie ad una palla corta di Shapovalov, mentre sulle altre due Ruud non può nulla per merito del servizio del canadese e del suo dritto. Ai vantaggi Shapovalov offre un’altra palla break per una volee sbagliata, ma Ruud vanifica tutto con il dritto. Serve il tie-break per decidere un primo set duro e molto combattuto, e Shapo va subito sotto per colpa di un doppio fallo, controbreakkando però immediatamente. Il canadese si conquista un set point per un dritto lungolinea, vanificando tutto però con un errore da fondo campo. Per decidere il set serve un po’ di fortuna, con il dritto di Ruud che colpisce il nastro e muore vicino alla rete. Questa volta il norvegese converte il set point con un servizio vincente.
Il secondo set è una fotocopia del primo set, con i servizi ancora una volta a fare da padroni e un equilibrio assoluto anche negli scambi da fondo, anche se ora il canadese tende ad accorciare con frequenti serve & volley. Shapovalov rischia grosso nel settimo game, in cui deve salvare due palle break ancora una volta con l’aiuto di un servizio oggi molto efficienti. Tra il decimo e l’undicesimo game la chiave di volta della partita. Sul 5-4 per Shapovalov il norvegese deve annullare un set point con un ace, mentre nel game di servizio successivo durato praticamente più di dieci minuti, ai vantaggi Denis annulla ben otto palle break ricorrendo su quasi tutte le palle al serve and volley sul rovescio di Ruud, che da quel lato fa abbastanza fatica. Non bastano i cori del Centrale tutto schierato per Shapovalov a salvare il canadese, la nona volta è quella buona, con Shapovalov che sbaglia la volée dopo il servizio e consegna sostanzialmente il match al norvegese, che chiude a quindici il suo turno di servizio finale con un ace e stacca il pass per la semifinale contro il vincente dell’altro quarto di finale tra Novak Djokovic e Felix Auger-Aliassime.