Le parole di Iga Swiatek dopo la vittoria di ieri agli ottavi di finale degli Internazionali d’Italia contro la bielorussa Victoria Azarenka, la 25esimo consecutiva. Una conferenza stampa in cui spazia dai suoi esordi Juniores fino al rapporto che la lega con Bianca Andreescu.
D. Dopo un’ora di partita, hai finito solo sette giochi. Non so se te nei sei accorta.
IGA SWIATEK: Sì, certo che me ne sono accorta. Ma onestamente, ho avuto anche delle partite l’anno scorso quando ho continuato a pensarci e non mi ha davvero aiutato. Quindi questa volta io ero consapevole che a volte le partite vanno più lente sulla terra battuta, soprattutto quando dobbiamo fermarci ogni due punti perché qualcuno sta camminando per lo stadio. Volevo solo mantenere la mia concentrazione sul tennis e su usare le pause per concentrarti, il ché è stato piuttosto difficile.
D. Domani affronterai Andreescu per il prima volta. Cosa ti aspetti da questa partita?
IGA SWIATEK: Onestamente, voglio dire, non mi aspetto nulla. È piuttosto difficile aspettarsi qualcosa, soprattutto dopo una partita così difficile come quella di oggi. Da parte mia, spero solo di iniziare meglio, forse iniziare in modo più aggressivo facendo pressione su di lei, ma anche giocare un po’ più solido e meno falloso. Davvero, voglio solo, non so, avere una sensazione migliore campo in terra battuta. Non mi sto davvero concentrando sui punteggi o qualcosa. So che Bianca può giocare davvero bene. Sono abbastanza felice che sia tornata perché ha un gran bel gioco. È un tennis molto variegato per il circuito femminile. Di sicuro sarà interessante. Ho già giocato contro di lei a livello juniores sulla terra battuta, ed è stata una partita serrata. So che sarà difficile. Voglio dire, non ci sono partite facili nei quarti di finale. Devo solo concentrarmi su me stessa.
D. Dai tempi in cui tu e Bianca giocavate in juniores, single e doppio, lei ha fatto passi avanti, ha vinto gli US Open, ha vinto uno slam un anno prima di te, quando eravate giovani immaginavate che entrambe sareste diventate Campionesse dello Slam?
IGA SWIATEK: Onestamente c’erano altre giocatrici che erano sempre al top. Voglio dire, pensavo di essere un po’ indietro, quindi non immagino di arrivare in cima alla WTA. Voglio dire, perché dovevo? Ci sono così tante ragazze in Polonia che provano ad avere successo, e non succede così spesso. Stavo più guardando in quella prospettiva. Non so come si sia sentita Bianca. Sì, voglio dire, le migliori giocatrici juniores ce l’hanno fatta, hanno fatto risultati, chi più chi meno, ma siamo tutte nel WTA Tour tranne alcune di loro. Sì, penso davvero che stiamo facendo progressi abbastanza rapidamente. Sì, Bianca ha talento, è più consistente man mano che gioca. Non è sorprendente per me.
D. Cosa ricordi della partita che avete giocato, la partita sulla terra battuta?
IGA SWIATEK: Ricordo che era molto combattuta. Mi ricordo che era la Junior Fed Cup. È stata una specie di svolta per me perché dopo che abbiamo battuto il Canada, noi abbiamo giocato contro Russia e Stati Uniti. Era la prima partita e sentivo davvero di potercela fare e di poter vincere con chiunque, perché anche lei stava giocando davvero in maniera solida. Ricordo che ero davvero orgoglioso di me stessa, sì.
D. Come ci si sente a vincere 25 partite di fila? Questo ti dà maggiore sicurezza durante i momenti più difficili di ogni partita?
IGA SWIATEK: Non importa per me perché ogni partita è diversa. Puoi vederlo in molte partite in cui ho lottato in questa stagione, anche se le ho vinte. Tutto può succedere. Ogni partita è una storia diversa. Non mi sto davvero concentrando sulle statistiche.
Q. Quando giochi contro qualcuno come Vika, che è stata in cima al ranking, una delle più grandi, ti concentri su cose che sanno fare meglio di altre giocatrici?
IGA SWIATEK: Beh, di sicuro, voglio dire, fa solo parte del lavoro che facciamo di preparazione, cercando di capire qual è il punto debole dell’avversario, ma d’altra parte tendo a concentrarmi sulle cose che faccio male, il che non è proprio costruttivo. Sono migliorata nell’analizzare il gioco del mio avversario. Sento ancora di dover migliorare, per essere più efficienti in campo a volte. Questa stagione è sicuramente migliore. Ho avuto delle partite dove tatticamente ho giocato davvero bene.
D. A proposito di giocare contro Bianca, hai extra motivazione quando affronti grandi campionesse, come Naomi a Miami, Emma a Stoccarda? Aggiunge un po’ di pepe a quella partita?
IGA SWIATEK: Onestamente non proprio perché ho giocato contro così tante giocatrici che erano nuove arrivate, giovani come me ma con già uno Slam, o con esperienza decennale in top 10. Voglio dire, se volessi analizzare i loro risultati nei tornei passati perderei così tanto tempo. Mi sto solo concentrando su cosa possono mostrare in questo momento in campo e cosa io dovrei fare per giocare meglio. È tutto. Non è una cosa importante per me.