Se Iga Swiatek è la donna del momento non è da meno Ons Jabeur, che conquista la finale anche a Roma e dà seguito al titolo di Madrid battendo la russa Daria Kasatkina, che ha visto la partita sfuggirle di mano in tre set ricchi di momenti imprevedibili e dal risultato incerto fino all’ultimo punto. La tennista tunisina diventa quindi la prima tennista araba in finale agli Internazionali d’Italia, salendo al numero sei del mondo e portando a tre vittorie a due il conto delle sue vittorie contro Kasatkina.
L’inizio di match è convulso, con i servizi di entrambe messi a dura prova dalla risposta dell’avversaria. Ne risultano tre break nei primi tre game, con Kasatkina che però mette il piede sull’acceleratore e si porta avanti sul 3-1 complice la poca solidità della tennista tunisina. Da lì però inizia tutto un altro set, Jabeur comincia a disegnare il campo con il suo tennis vario ed estroso e si prende una palla break, salvata dalla russa. Kasatkina però vede solo passare la risposta vincente di Jabeur e nel punto dopo subisce il controbreak con la seconda palla break del game. La tennista tunisina è entrata definitivamente in partita e si prende altre due palle break tra le incitazioni del pubblico, che ha scelto come beniamina proprio Jabeur. La vincitrice di Madrid si prende il break del 5-4 con un dritto inside out, straripante in questa fase di partita, e va a servire per il set. Chiudere la pratica però non è facile, la russa torna prepotentemente con due palle break, ma prima un servizio vincente di Jabeur e poi due errori di dritto di Kasatkina consegnano il set alla tunisina, con la numero ventitré del mondo che lascia uscire la sua frustrazione gettando la racchetta a terra.
In un Centrale che mano mano si riempie in vista di Djokovic ma che resta sempre mezzo vuoto Kasatkina è brava a resettare, e guidata anche dagli sporadici “vai Daria” breakka già nel secondo game con un bel dritto in corsa. Questa volta però non sembra possibile una rimonta come quella fatta da Jabeur con Sakkari e la russa trova anche il secondo break con un pessimo errore di dritto della tunisina, che cede il set per 6-1. Si va quindi al terzo set, per la tristezza del tifoso della Roma che poco prima aveva gridato “dai Daria che devo vedere la Roma” (che giocherà all’Olimpico poco dopo la sfida). La prima a farsi sotto è Jabeur, che tra il secondo e il quarto game spreca quattro palle break. Non deve attendere molto però per breakkare, con la russa che annulla altre due palle break nel sesto game ma poi deve arrendersi al break con un bel dritto lungolinea.
La partita però non entra nei binari di Jabeur, che si complica la vita con un doppio fallo e subisce il controbreak ai vantaggi che rimette Kasatkina sul 3-4 e servizio. La tennista tunisina spegne il suo tennis e comincia a sbagliare anche colpi banali, come lo smash intercettato da Kasatkina che diventa un passante su cui Jabeur sbaglia la volee e concede il break. Il match cambia ancora padrone, Kasatkina salva la prima palla break al momento di servire per il match grazie al dritto in rete di Jabeur, ma il coraggio della tunisina viene premiato sul match point con un dritto lungolinea che pizzica la riga e salva la tennista tunisina, che breakka subito dopo con una splendida palla break di rovescio. Jabeur a questo punto si sveglia definitivamente, e rimonta dal 40-15 di Kasatkina trovando la palla break con un errore di rovescio della russa. A chiudere il match uno dei colpi migliori della tunisina, la palla corta, che consegna a Jabeur la finale contro Swiatek e prolunga la sua striscia di vittorie a undici consecutive. Domani proverà a fermare quella di Iga, arrivata a ventisette ma con cui Jabeur è in vantaggio nei testa a testa.
WTA Roma: Jabeur annulla un match point e va in finale a sfidare Swiatek “l’invincibile”
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