A quanto pare, specie per quanto riguarda la parte maschile, la truppa italiana si sta ben comportando in territorio francese. Dopo i prestigiosi numeri del primo giorno di qualificazioni, anche il secondo (finora) può dirsi soddisfacente: due italiani su due avanti, con qualche rimpianto sul lato WTA. Un grande inizio e un piacevole ritorno: Luca Nardi alla prima vittoria nelle qualificazioni di uno Slam, e Salvatore Caruso dopo un periodo un po’ appannato cerca di rilanciare una carriera che lo ha visto arrivare anche al terzo turno qui a Parigi nel 2019. Sull’altra sponda, peccato per Lucrezia Stefanini, che cede ad un’avversaria certamente alla sua portata, in quasi 3 ore di partita e di emozioni.
Il tabellone maschile delle qualificazioni
Il tabellone femminile delle qualificazioni
NARDI, IL FUTURO COME UN TRENO IN CORSA – Il più giovane della truppa italiana, dopo la buona partita (seppur persa) giocata a Roma contro Cameron Norrie, mette le cose in chiaro e fa capire che le tappe le vuole bruciare il più velocemente possibile. 19 anni ancora da compiere, il n.200 al mondo esordisce alla grande nelle qualificazioni di un torneo dello Slam, battendo 7-6(3) 5-7 6-3 un giocatore certamente più esperto come lo slovacco Andrej Martin, tds n.31 del tabellone di qualificazione. Una partita intensissima e anche molto dura, con tanti break e tanti game tirati fino all’ultimo punto, proprio da terra battuta, superficie sulla quale Luca ha certamente una buona confidenza(tanti risultati di rilievo nei Challenger sulla mattonella in questa primavera) e lo ha dimostrato riuscendo sempre a restare nel match, giocando con incisività e decisione, e vincendo prima dal punto di vista mentale. Dopo un bel primo set vinto al tie-break infatti, il ragazzo di Pesaro ha perso un secondo set dove era praticamente in vantaggio chi rispondeva(ben 7 break), e subito si è trovato sotto 0-2 nel terzo: bravissimo a infilare allora un parziale di 6 giochi a 1, sfruttando tante prime e tanti errori dello slovacco. Vittoria bella e convincente dunque per Nardi, che al prossimo turno affronterà l’inglese Paul Jubb, n.231 al mondo.
SALVO, E COME TORNARE A STUPIRSI E STUPIRE- non viveva, dopo un biennio 2019-20(e una parte di 2021) ad alti livelli, certamente un buon periodo Salvatore Caruso, un giocatore forse non particolarmente dotato tecnicamente, ma sempre generoso e capace di sopperire con il cuore dove non arrivava il braccio. Oggi, da n.207 al mondo(è stato nei primi 70), ha ritrovato vittoria e sorriso sulla sua superficie preferita e sognando il palcoscenico principale. Ha battuto il connazionale Andrea Arnaboldi, in un altro derby italiano in queste qualificazioni, per 6-4 7-5 in 1h e 44. Primo set gestito tranquillamente, con un solo break a creare distacco e non tante emozioni, che si concentrano tutte nel secondo parziale: per due volte avanti Salvo, all’inizio e verso la metà, per due volte contro-break di Andrea, che non molla e ci crede fino alla fine, ma perde il servizio nell’undicesimo game, che si rivelerà poi decisivo. Comunque meriti a entrambi, complimenti a Caruso, che nella rincorsa verso il tabellone principale affronterà il cileno Nicolas Jarry, tds n.25 delle qualificazioni, amante del rosso.
STEFANINI, NON BASTA IL CUORE- unico dispiacere è per ora la sconfitta di Lucrezia Stefanini, n.157 al mondo, contro l’ucraina Katarina Zavatska, n.210 del ranking, più di 50 posizioni più giù. La tennista dell’Est ha vinto 6-3 5-7 7-5 in 2h e 53 minuti, una battaglia in piena regola. Dopo i primi due set equilibrati, l’ucraina aveva preso ampiamente il largo: avanti 4-0 e servizio, ma Stefanini di cuore è rientrata ed ha impattato il set sul 5-5. E qui restano rimpianti, perché con la partita apparentemente svoltata a suo favore da un punto di vista emotivo, l’azzurra non ha saputo sfruttare l’inerzia e si è arresa per 7-5, dovendo quindi dire subito addio al sogno Roland Garros.
PER FINIRE IN BELLEZZA – La seconda parte della giornata regala tre vittorie azzurre su altrettanti incontri. Nel tabellone maschile, avanzano al secondo turno Andrea Vavassori e Gian Marco Moroni. Il ventisettenne di Torino ha superato Antoine Hoang con il punteggio di 6-3 3-6 6-4 e mercoledì pomeriggio affronterà il croato Nino Serdarusic, battuto in tre set nelle qualificazioni di Stoccolma alcuni mesi fa.
Moroni si è imposto nientemeno che su Feliciano Lopez, interrompendo così una striscia di partecipazioni Slam che durava dal Roland Garros 2002. 6-1 7-6(4) per Gian Marco che ora dovrà vedersela con l’argentino Pedro Cachin, contro il quale ha perso nei due precedenti a livello Challenger.
Bene anche Elisabetta Cocciaretto, 6-2 6-4 sull’olandese Arianne Hartono. Volata sul 4-0 e servizio, Coccia si è un po’ distratta; il dritto sbagliato di un soffio dopo essersi aperta il campo con l’incrociato ha dato il via al tentativo di rimonta di Hartono che ha avuto due palle consecutive per il secondo contro-break. Ai vantaggi di quel game, il passante azzurro sullo smash finisce con il fare la differenza e il parziale finisce come previsto. Nel secondo set, aggressiva fin dalla risposta, Cocciaretto piazza lo strappo irrimediabile al decimo gioco. Prossimo turno contro Oksana Selekhmeteva, n. 162 WTA, che l’ha sconfitta allo US Open junior nel 2018.