Sarebbe potuta essere una giornata campale per il tennis tricolore in vista del Roland Garros, con la speranza di aggiungere altri due nomi al tabellone principale dopo la bella vittoria mattutina di Zeppieri. Ma Parigi, città dell’amore, per un giorno diventa città del rifiuto, due in questo caso: opposti a Luca Nardi e Franco Agamenone. Nel primo caso, dove lo spagnolo Bernabè Zapata Miralles, tds n.8 delle qualificazioni, si è imposto per 3-6 6-4 6-1, siamo certi che il futuro è roseo, e il ragazzo deve solo crescere emotivamente, ma ha un ritmo che sicuramente è calzante e da grandi palcoscenici. Per il ragazzo di Rio Cuarto forse il tempo sta pian piano volando via, e questa poteva essere una grande occasione da cogliere al balzo, ma purtroppo lui nel match non è mai realmente entrato, con Zdenek Kolar che ha agilmente vinto 6-3 6-4. E dunque ricordiamo, prima di passare al dettaglio nei match, che ad osservare il sorteggio delle 18:45 con vivo interesse, tolti gli ammessi di diritto (Sinner, Sonego, Fognini, Musetti, Cecchinato), sarà solo Giulio Zeppieri.
NARDI, APPUNTAMENTO SOLO RIMANDATO – la partita si accende dalla metà del secondo set in poi, dopo che il primo ha avuto la svolta nel quarto gioco, con break di Nardi che lo ha portato a chiudere 6-3, si inizia poi subito col botto: Luca strappa il servizio in apertura, tenendo da fondo Zapata Miralles e dimostrando maggior qualità in spinta, facendo quasi passare in secondo piano la giovane età. Lo spagnolo appare abbastanza discontinuo da fondo, e quasi ne approfitta il 19enne salendo sui suoi errori e arrivando alla palla per il doppio break, dove però il n.133 al mondo è bravo ad uscirne e a rimanere in scia, trovando più pesantezza. E da questa occasione, si arriva a quella di contro-break per Zapata Miralles, che non se lo lascia ripetere due volte: non gioca neanche male Luca, ma alza proprio il suo livello lo spagnolo, concretizzando la chance con un bel passante ravvicinato dopo un recupero. Assistiamo ad un crollo radicale, quasi inspiegabile, accusato da Nardi dopo non aver finalizzato la palla del doppio break: 4 game a 1 per Zapata, che nel decimo game rimonta da 40-15 e, aiutato da un Luca lento negli spostamenti e troppo molle nei colpi, manda la partita al set decisivo.
Prosegue il trend negativo per Nardi, che prolunga a 7 a 1 la striscia di game persi, con lo spagnolo totalmente padrone del campo, che si porta sul 3-0 con il break nel secondo gioco sempre rimontando grazie a un netto calo dell’azzurro, che ormai regala quasi da tutto dal fondo e ha letteralmente perso la testa, tanto da subire anche il doppio break a 0, giocando in un modo velleitario e arrendevole. Alla fine chiude in scioltezza, quasi per inerzia, lo spagnolo, un terzo set in cui non c’è mai stata storia e che ha visto l’azzurro soccombere prima di tutto mentalmente che fisicamente, in luogo di un Zapata Miralles che comunque nel gioco da fondo ha condotto ampiamente accelerando quando e come voleva lui. Tardiva e debole la reazione di Luca, che appena ha sfiorato il cielo si è bruciato ed è stato brutalmente costretto a ritornare giù, ma lasciando una sicurezza: l’appuntamento è stato solo rimandato, e anche di poco. Trova invece il tabellone principale dello Slam rosso per il secondo anno consecutivo Bernabè Zapata Miralles, che si dimostra solido e sempre duro sulla terra.
AGAMENONE E LA CONSAPEVOLEZZA DEL TEMPO – non è mai stato un giocatore di primo piano Franco Agamenone, non a caso questo ultimo turno di qualificazioni è il massimo che abbia mai ottenuto negli Slam. Eppure aveva giocato due partite di ottimo livello per arrivare fin qui, e le sensazioni erano più che buone: ritmo e fiducia, oltre a un avversario non certo imbattibile come il ceco Kolar, tds n.23 del tabellone cadetto. Eppure Franco è stato sempre ad inseguire e mai ha saputo realmente creare problemi al suo avversario: basta un break nel primo set al n.136 al mondo per chiuderlo 6-3. Avanti anche nel secondo, è bravo il nostro a rientrare e recuperare il break nell’ottavo game, per riaccendere la speranza…ma un colpo di vento danubiano la spegne subito dopo, nel nono gioco, portando Kolar a chiudere 6-4 set e match, trovando per la prima volta in carriera il tabellone principale in uno Slam. Rimane qualche rimpianto per Franco Agamenone, che proprio sul più bello ha riaperto gli occhi e non ha saputo battere la pressione che si era inevitabilmente creata; eppure lascia anche buoni presagi per uno scalino ulteriore da salire e rendere una carriera mediocre una gran carriera. Ma il tempo, titano e tiranno, incombe con i 29 anni dell’italo-argentino, che forse troppo tardi sta arrivando a certi palcoscenici.
Il tabellone delle qualificazioni maschili del Roland Garros 2022