[5] R. Nadal b. [WC] C. Moutet 6-3 6-1 6-4
Corentin Moutet non deve prendersela troppo: quello che è capitato a lui questa sera si ripete più o meno costantemente dal 2005: 107 volte su 110, Rafael Nadal è uscito dal campo sorridente dai campi in terra battuta di Parigi. Non si poteva certamente chiedere un’impresa alla giovane wild-card locale, pur spinto dal sostegno del pubblico dello Chatrier sotto le luci dei riflettori. Il talentuoso giocatore di casa è stato dapprima travolto dal Signore del Rosso e quando finalmente ha messo da parte il timore reverenziale nei confronti del suo idolo d’infanzia, ha imparato che anche il suo meglio… non basta nemmeno per vincere un set.
Il N. 139 del mondo è troppo leggero per poter impedire a Nadal di prendere il centro del campo e cominciare la tortura che ha imposto a chiunque su questo campo. Se fosse un incontro di pugilato, sarebbe un no-contest anche solo per motivi di peso. Ma non è da escludere che in un puramente ipotetico scontro fisico, Moutet avrebbe avuto più possibilità che sul campo da tennis. Il maiorchino conquista dunque la vittoria N. 300 nei tornei del Grande Slam e avanza al terzo turno dove troverà l’olandese Van De Zandschulp, che oggi ha eliminato Fognini.
Non è un segreto che Nadal prediliga condizioni più “calde” sullo Chatrier, dopotutto la sessione serale al Roland Garros è ancora una novità abbastanza fresca, ma la scarsa cilindrata del suo avversario e la sua diabolica intelligenza tattica offrono ben poche emozioni agli spettatori francesi che speravano almeno in parte, in un’altra serata stile “Coppa Davis” dopo quella di Simon ieri contro Carreno Busta.
Nadal prende un break di vantaggio subito nel primo set e domina ancora più agevolmente il secondo con un 6-1 che sembra indicare una prenotazione da rispettare al ristorante con il suo team. Moutet all’inizio del terzo si stufa di fare la comparsa e decide che, persa per persa, sia ora di tirar fuori tutto quello che ha a disposizione. Prende immediatamente un break di vantaggio, confermato nel secondo game che riaccende i cuori dei tifosi francesi. Ma c’è ben poco da fare: Nadal rintuzza ogni tipo di attacco giocando come un gatto col topo e non solo recupera il break ma va poi a servire per il match
L’ultimo brivido arriva proprio sul 5-3 quando Moutet rifiuta di andarsene dal campo e ottiene un altro break di orgoglio. Chiamato poi a servire per restare in partita si arrende alla sagacia del suo idolo, e sull’ultimo pallonetto che vola oltre la linea di fondo, non può far altro che sorridere…
Tranquillo Corentin, ci sono passati in tanti prima di te e non sarai nemmeno l’ultimo…