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[4] S. Tsitsipas b. [Q] Z. Kolar 6-3 7-6 (8) 6-7 (3) 7-6 (7)
La partita del giorno è stata senza dubbio quella fra Stefanos Tsitsipas e Zdenek Kolar. Chi si aspettava una facile affermazione del greco dopo le fatiche di martedì contro Lorenzo Musetti sarà sicuramente rimasto deluso, sentimento questo che è probabilmente lo specchio dello stato d’animo anche della testa di serie numero quattro. Che ha vinto, certo, ma faticando molto più del dovuto. Grandi meriti vanno comunque riconosciuti al ceco, numero 134 del mondo (best ranking per lui) che, prima di questo torneo, non aveva mai vinto neppure un set a livello ATP. Nel circuito maggiore, infatti, Kolar aveva disputato solamente un incontro, quando a luglio 2018 venne sconfitto 6-2 7-5 da David Ferrer sulla terra di Båstad. Per il resto, tutte le sue recite sono state principalmente tra Challenger e circuito ITF (rispettivamente tre e quattro titoli in carriera, tutti sulla terra rossa). L’unica, grane differenza con il campione ellenico si è vista soltanto nei momenti importanti (comunque non giocati male da Kolar, anzi), nei tiebreak che hanno deciso il match. Il ceco ha avuto almeno tre set point in ogni set ad esclusione del primo, ma è riuscito a vincerne soltanto uno.
IL MATCH – A differenza della partenza a rilento contro Musetti, in questa occasione Tsitsipas parte anche bene. Con un break in avvio di match, infatti, il greco si porta rapidamente sul 4-1 e, sfruttando tanti vincenti e pochi gratuiti (13-6), oltre ad una buona percentuale di prime, chiude senza troppi problemi 6-3. Kolar si dimostra concentrato e con la testa ben salda dentro alla partita, aspetto assolutamente da non dare per scontato, crescendo punto dopo punto sia a livello tennistico che, soprattutto, mentale. Nel secondo set, infatti, si verifica la stessa situazione del primo parziale, ma a parti invertite: è il qualificato ceco a prendersi il break nel quarto game e ad allungare sul 4-1. La veemente reazione di Tsitsipas non si fa attendere, con la testa di serie numero quattro che infila a sua volta tre giochi di fila e impatta sul 4-4. Il set si prolunga e, sotto 5-6, il 23enne di Atene si ritrova costretto a salvare due set point, sventati entrambi con coraggio. Kolar non può nulla e, giunto al tiebreak, prima annulla a sua volta un set point e poi si porta nuovamente ad un punto da conquistare il secondo parziale. Qui però Tsitsipas è ancora fenomenale con il servizio e, dall’8-8, estrae dal cilindro due altri dritti impressionanti per chiudere 7-6 e portarsi in vantaggio di due set. Nel quinto game della terza frazione Kolar cancella una pericolosissima palla break in favore del suo avversario, riuscendo a mantenersi sempre avanti nel punteggio e a portare Tsitsipas nuovamente al tiebreak. Tutto il Suzanne Lenglen si schiera con il ceco, che questa volta riesce ad arginare l’esuberanza greca e a dimezzare lo svantaggio con un nuovo 7-6.
L’apoteosi del match arriva però in un quarto set carico di pathos. Le statistiche sono praticamente tutte alla pari, a dimostrazione di quanto l’incontro sia equilibrato e di come, diversamente da quello che si potrebbe credere, Tsitsipas sia effettivamente in partita. È evidente che la testa di serie numero 4 non sia al top della forma, ma non riconoscere gli enormi meriti di Kolar sarebbe un peccato capitale. Il numero 134 ATP dimostra di crederci fino in fondo, insistendo con le armi che lo hanno portato a giocarsi alla pari un match così importante: la smorzata e il rovescio incrociato. Tsitsipas, infatti, fa molta fatica sulla diagonale sinistra, andando quasi sempre fuori giri per primo. È forse per questo motivo che il vincitore di Montecarlo inizia, a partire dal quinto gioco, a chiamare a raccolta il pubblico quasi ad ogni punto vinto. Il tifo sugli spalti a quel punto si spacca, con la bilancia che pare però pendere un po’ di più dalla parte di Kolar. Che, per la prima volta da metà secondo set, subisce un break che dal sapore di resa. Invece lui, come se niente fosse e con la tranquillità che lo ha distinto fino a quel momento, in men che non si dica strappa subito il servizio a Tsitsipas, collocando nuovamente il match in parità. Nel settimo game cancella (sempre con grande coraggio) l’ennesima chance per il greco di tornare avanti, e la stessa situazione si ripete nell’undicesimo gioco. Si gioca ormai punto a punto, con il finalista della scorsa edizione che sembra piuttosto provato e, infatti, giunti al tiebreak è il primo a concedere. E concede tanto: sul 2-3 commette un grave errore di dritto e un doppio fallo, mandando Kolar a servire per il quinto sul 5-2. Il profumo del set decisivo si fa ancora più intenso sul 6-2, con il ceco che ha quattro possibilità consecutive rimandare ogni verdetto. Tsitsipas lascia andare il braccio e, con un po’ di fortuna, trova una riga esterna con cui salva il primo set point, poi con altri due dritti vincenti risale fino al 5-6. La fiamma di Kolar si spegne sul più bello, con il 25enne di Bystrice Nad Pernstejnem che accorcia troppo con il dritto e viene rimontato fino al 6-3 7-6 (8) 6-7 (3) 7-6 (7) finale, con il suo avversario che scaglia a terra la racchetta subito dopo aver concretizzato il secondo match point. Con ben più eleganza, Kolar esce dal campo comunque con il sorriso e tra gli applausi scroscianti del Lenglen.
Se ancora non fosse chiara la bontà della partita di Tsitsipas, forse i 67 vincenti (25 dei quali sono ace) a fronte di 43 gratuiti lo spiegano meglio, così come il 74% di punti vinti con la prima. 57 winners (9 dal servizio) e 44 non forzati invece per un Kolar davvero positivo, che se continua su questi livelli ben presto sfonderà il muro della top100, ottenendo qualche vittoria in più nel circuito maggiore. Il ceco ha poi ricevuto anche i particolari complimenti del finalista dello scorso torneo nell’intervista a fine partita, a cui è giunto particolarmente provato dal punto di vista fisico (già quasi otto ore in campo nei primi due match). “Mi ha fatto impazzire, è stato un match molto frustrante perché lui arrivava su tutte le palle – ha dichiarato Tsitsipas – Voglio congratularmi con Mr. Kolar per la sua grande prestazione, ha messo ogni parte del suo corpo dietro ogni singola palla. Forse ho avuto un po’ di fortuna nel tiebreak del quarto, ma va bene così”.
VINCE IN QUATTRO ANCHE RUBLEV – Stessi set vinti e persi per Andrej Rublev, che però siamo abbastanza certi abbia faticato decisamente meno rispetto al greco contro Federico Delbonis. Il russo è stato estremamente cinico nel primo set, dove ha avuto la prima palla break nell’ottavo game e l’ha immediatamente sfruttata. Al servizio per il set, per la testa di serie numero sette è stata solo una formalità chiudere 6-3 il primo parziale, tenendo bene anche nel secondo. Nella fase finale del set, tuttavia, si è verificata la scena opposta, con l’argentino bravo a sfruttare il primo break point della partita in suo favore per salire 5-3 e servizio. Anche per lui nessun problema a restituire il 6-3, ma da quel momento Rublev perderà solo più cinque game. Un break in apertura nel terzo gli garantisce un comodo vantaggio, certificato in un lungo quinto game al servizio e sublimato con un secondo break nell’ottavo gioco. Anche nel quarto parziale è un solo allungo a fare la differenza, ancora di marchio russo, grazie al quale pochi minuti dopo chiuderà 6-3 3-6 6-2 6-3. Al prossimo turno per Rublev si presenta l’ostacolo Garin, vincitore anche lui in quattro set su Ivashka, in una partita che ci interessa molto da vicino. Chi trionferà in questo incontro, infatti, se la vedrà agli ottavi con il vincente di Sinner-McDonald, con l’italiano bravo a gestire le difficoltà e a superare Carballes Baena.