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[WC] L. Jeanjean b. [8] K. Pliskova 6-2 6-2
La wild card francese Leolia Jeanjean estromette la testa di serie n.8 Karolina Pliskova con un doppio 6-2. Lo aveva approfondito anche nel suo editoriale il Direttore Scanagatta, il tema delle teste di serie prestigiose cadute in questo Roland Garros, e la giornata di giovedì regala un’altra vittima illustre. La tennista ceca viene nettamente sconfitta dopo un’ora e un quarto di gioco, contro la n.227 del mondo la quale, supportata dal pubblico di casa, ha messo in mostra una prestazione impeccabile. Lo stile di Jeanjean è chiaro: sempre all’attacco con i due fondamentali da fondo, variando spesso il ritmo con smorzate di rovescio. “Questo è il mio gioco quindi non ho fatto molto di diverso, mi piace giocare in questa maniera e oggi tutto è andato bene. Ho pensato a non pensare troppo al punteggio, e alla fine sono riuscita a gestire le emozioni” ha spiegato con grande disinvoltura Jeanjean.
La sconfitta di Pliskova corrisponde alla decima testa di serie femminile a lasciare questo torneo, la sesta top10 dopo n.2 Krejcikova, n.4 Sakkari, n.5 Kontaveit, n.6 Jabeur, e n.10 Muguruza. Karolina non è mai stata efficace con il suo gioco poco profondo, troppo piatto e prevedibile; non ha mai impensierito la francese in risposta (salvo un moto d’orgoglio a metà secondo set, ma che non gli è valso neanche un break) e ha chiuso la partita perdendo quattro volte la battuta (due per set), con un ace e 4 doppi falli.
“È talmente incredibile essere qui, sono contenta di avere avuto questa chance per poter giocare. Grazie a tutti quelli che sono venuti qui a vedermi, non mi capita spasso di giocare in questi grandi palcoscenici quindi grazie davvero” ha affermato la 26nne Jeanjean, intervistata in campo a fine match, dopo la sua prima vittoria su una top10. La tennista francese, dopo qualche infortunio di troppo da giovane, si era trasferita negli Stati Uniti nel 2014 per affiancare alla sua precaria carriera da tennista, quella di studentessa e in cinque anni ha ottenuto una laurea in sociologia, una laurea in giustizia penale e un master in finanza di investimento patrimoniale, tutto ciò partecipando con successo alle partite di tennis di livello universitario. Nel 2020 la decisione di dedicarsi stabilmente al tennis. “Ho voluto tornare in campo per non avere rimpianti e così è stato”.
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