Corrado Tschabuschnig, proprietario di TopSeed e manager attuale tra gli altri di Martina Trevisan e Lorenzo Sonego, ma anche di molti giocatori dell’Est (in passato anche di Matteo Berrettini), dopo il punto più alto della carriera della sua pupilla, che raggiunge anche il best ranking, si racconta. A solleticarlo su tantissimi temi, dal mondo strettamente tennistico a quello che c’è anche dietro, il direttore Ubaldo Scanagatta, in un’intervista lunga e piacevole, con bei tratti di informalità.
Scanagatta: “Come hai scoperto Martina Trevisan? Qual è il vostro rapporto e quale soddisfazione ti dà avere un tuo pupillo nei quarti?“
Tschabuschnig: “Martina è un progetto recente, siamo al secondo anno di collaborazione, e abbiamo iniziato per il suo modo di veder la vita che sembrava diverso da quello che vedevo nel tennis femminile. Noi siamo un’agenzia che gestisce quasi solo uomini, restii a firmare giocatrici, ma con lei non abbiamo avuto dubbi perché portava questo sole, questa voglia di vivere. Il percorso è stato facile, il suo team( simpaticissimo) ci ha subito dato fiducia e autonomia; il primo cambio è stata la racchetta. Aveva una Babolat Pure Drive, che per lei spingeva troppo e la faceva inibire nei momenti di tensione: così siamo stati un paio di giorni in Austria e si è convinta, con molto coraggio perché non è mai facile cambiare racchetta. Ora gioca con una Head simile a quella di Novak, che dà molto più controllo nei momenti di tensione (che nelle donne c’è sempre molto di più che fra gli uomini). Quello è stato il primo cambiamento, poi in generale abbiamo cercato di dare supporto, anche logistico, allo staff, di farle sentire vicinanza a livello di sponsor, comunicazione. E secondo me siamo molto lontani dal suo potenziale quando arriverà a maturazione“
Scanagatta: “Intanto già ha classifica di n.31 al mondo, senza avere un fisico da amazzone, quindi per certi versi fa già miracoli con la tecnica che ha. Se poi riuscisse a migliorarsi fisicamente e mentalmente potrebbe fare ancora di più, anche perché abbiamo visto giocatrici arrivare tra le prime al mondo senza essere amazzoni(tipo Jabeur)“
Tschabuschnig: “Esatto, oggi ha affrontato una giocatrice molto brava da ferma, e Martina ha fatto un po’ più fatica del solito. Ma lei sa variare le lunghezze e le angolazioni, quindi sa far giocare male chiunque, e soprattutto le ragazze di questa nuova generazione abituate a tirare solo botte piatte, vanno molto in crisi quando c’è una ragazza con una mano come quella di Martina, mancina, in grado di variare così tanto. Se impara a utilizzare anche i colpi in slice per avvicinare le giocatrici e poi rimandarle a fondo ne farà piangere tante“
Scanagatta: “Da manager devi trovare degli sponsor, per adesso lei quali ha? Con Sonego ne hai trovati ben 11, li ricordi tutti(ridendo)?“
Tschabuschnig: “Alcuni sono storici, come Valmora, Mizuno, Wilson, gli altri sono venuti strada facendo come Reale Mutua, Gruppo Lynx, anche Asti spumante. Un bel gruppo nutrito, per Lorenzo ora siamo al completo. Non penso sarà un problema trovarne molti anche per Martina“
Scanagatta: “Nella tua scuderia hai sempre avuto molti giocatori, anche dell’Est, tra gli altri Dolgopolov, lo senti ogni tanto?“
Tschabuschnig: “Lui è in guerra, ci sentiamo più o meno ogni due giorni. Sta bene, non dorme sempre in casa sua(quando ci sono i bombardamenti) perché è di fronte alla base militare, quindi va a casa di un amico. A Kiev per ora c’è una situazione abbastanza tranquilla. Gli altri hanno o radici dell’Est, come Davidovich Fokina(genitori russi), poi Bublik, il nostro Mozart. Lavoriamo con lui da 17 anni, iniziamo sempre presto con tutti i ragazzi, Martina è una delle eccezioni“
Scanagatta: “All’inizio del Roland Garros avevi 7 tennisti in tabellone, chi sono gli altri?“
Tschabuschnig: “Borna Gojo, ragazzo croato che ha fatto il college negli USA e sta pian piano arrivando, si è qualificato e ha vinto anche una grande partita con Giannessi. Tsurenko, che sta tornando dopo un problema al gomito, si è qualificata anche lei ma ha pescato Swiatek. Appunto Alejandro [Davidovich], che ha preso una lezione di umiltà, perché è arrivato con aspettative alte e non ha saputo superare le difficoltà incontrate con Griekspoor(ragazzo dal grandissimo talento) ed è andato a casa molto deluso. Ma ne uscirà certamente rinforzato, ha fatto bene a Montecarlo. Niko [Basilashvili] ha perso con MacDonald, lui è un ragazzo bravo e simpaticissimo ma molto sensibile, e quando ha qualche problema in campo si nota“
Scanagatta: “Come vedi il fatto che il tennis italiano abbia dei buoni risultati? Sei stato molto con Berrettini, lo hai aiutato molto e poi lui ha fatto un’altra scelta, quindi è un tasto dolente, ma comunque è un patrimonio del nostro tennis al quale hai contribuito. Poi ci sono Sinner, Musetti, Trevisan, anche Camila Giorgi. Come vedi tutta questa situazione?“
Tschabuschnig: “Avevamo fatto un’intervista qua sei o sette anni fa, mi avevi chiesto perché in Italia non arrivassero le cose, e io ti avevo detto che stavano arrivando. L’Italia aveva organizzato tanti tornei challenger, quindi dando più opportunità di competere ai nostri ragazzi; la stessa FIT aveva iniziato a rispettare le autonomie dei team privati, rinunciando a portare tutti nei centri federali, e ad affiancare delle persone di punta. E ti avevo detto che nel giro di qualche anno avremmo avuto dei bei risultati, che poi sono arrivati“
Scanagatta: “C’è qualcuno che ti aspetti faccia ancora meglio? Dove pensi possano arrivare Sinner, Musetti, anche Berrettini, che ora perderà dei punti preziosi. Ma li vedi in grado di stare tutti e tre nei top 10?“
Tschabuschnig: “Vedo tutti loro nei top 10, e anche Sonego ci può arrivare, quindi ne vedo 4 di italiani che possono ambire“
Scanagatta: “Per Sonego non è un eccesso di ottimismo? Con Ruud è vero che ha dimostrato di essere competitivo, come avevamo visto con Thiem e Rublev, ma troppe poche partite giocate così bene nell’arco di due anni. Bisogna avere una continuità che finora non ha mai avuto, per quanto sia un ragazzo straordinario“
Tschabuschnig: “Quest’anno è di transizione per Lorenzo, perché abbiamo deciso di farlo lavorare di più in vista dell’anno prossimo. Quindi è chiaro che sia un po’ più appesantito a volte, si muova in modo un po’ meno brillante, ma sono convinto che questo lavoro pagherà e che già forse in autunno vi stupirà“
Scanagatta: “In che cosa consiste questo lavoro extra? Dato che ha sempre lo stesso coach da 10/15 anni“
Tschabuschnig: “Il discorso è soprattutto a livello fisico, cioè lavorare costantemente durante i tornei, mentre prima si lavorava solo nei periodi off, ora si lavora pesantemente tutti i giorni come fanno tutti quelli che vogliono fare le cose importanti: seminare una 10/15 mesi e poi raccogliere“
Scanagatta: “C’è qualcos’altro che ti farebbe piacere poter dire a Ubitennis, sito che consulti ogni giorno(ridendo) e ai suoi lettori, a seguito di questi exploit, e sperando che non sia finita qui, perché con Fernandez si può vincere? Sono saltate 9 tds su 10, il torneo è apertissimo“
Tschabuschnig: “Ubitennis è uno dei primi tre siti che apro al mattino, uno dei quali è il mio sito TopSeed, per controllare cosa fanno i ragazzi. Riguardo a Martina, oggi ha giocato il match “brutto” a livello di atteggiamento, lucidità, che c’è sempre in uno Slam. Hanno inciso la tensione e la stanchezza, perché la partita contro Saville è stata di un’intensità paurosa, con tante discese a rete, di cambi di ritmo e velocità, davvero bravissima a gestirla. Oggi invece aveva poca energia, faceva le cose per 5 o 10 minuti e poi smetteva, sono partite che di solito ti mandano a casa; lei è sopravvissuta e adesso può succedere di tutto“