Da Parigi, il nostro inviato
[20] D. Kasatkina b. [26] C. Giorgi 6-2 6-2
Niente da fare per Camila Giorgi sconfitta 6-2 6-2. Troppo solida e regolare la russa Daria Kasatkina, numero 20 del mondo, che torna nei quarti del Roland Garros a quattro anni di distanza dalla prima volta. Aveva ragione Sergio Giorgi a temere questa partita ed in particolare il gioco vario della russa che è stata bravissima a togliere ritmo a Camila, mandandola completamente in confusione dal lato del rovescio, alzando sapientemente la traiettoria della palla.
Trentasette errori gratuiti in due set (e senza contare gli errori in risposta, anche a prime a poco più di 100 km/h di Kasatkina che però per le statistiche non sono considerati “gratuiti”) sono oggettivamente troppi per fare partita pari sulla terra contro una giocatrice così regolare. Resta in ogni caso molto positivo il torneo dell’azzurra che per la prima volta si è spinta fino agli ottavi. E con questa condizione a Wimbledon potrebbero aprirsi scenari interessanti.
Intervista esclusiva a Carlos Martinez, coach Kasatkina
IL MATCH – Camila subisce il break in apertura, quando esordisce con due doppi falli (entrambi da destra), ma sono le variazioni tento temute da papà Sergio della russa a creare problemi. Uno scambio di ventisei tiri conclusosi con l’errore di Camila, fa capire che aria tira oggi sul Lenglen. Camila si salva nel terzo game con grande coraggio risalendo dalla palla del doppio break con tre vincenti (schiaffo a volo e due rovesci): Kasatkina non gioca mai una palla uguale ad un’altra, alza spesso la traiettoria sul rovescio dell’azzurra e prova anche a qualche taglio per togliere ritmo alla nostra colpitrice. La russa salva con due gran soluzioni le palle del contro break nel quarto gioco, ma
l’azzurra è comunque ammirevole nel continuare a spingere e a crederci (si incita con un “Si!” dopo un gran lungolinea di rovescio) e resta in scia con alcune soluzioni che scaldano lo sparuto pubblico del Lenglen (2-3).
Al cambio di campo in un game Fiume di 16 punti Camila ha la chance di riportarsi in parità ma non riesce a dosare l’aggressività in risposta. Papà Sergio ci aveva detto che uno dei punti sui quali stavano lavorando era proprio la ricerca di attaccare non immediatamente in risposta ma attendere almeno un paio di colpi. Purtroppo un paio di risposte avventate di diritto vanificano quanto di buono fatto e l’occasione sfuma. Al cambio campo Camila affonda sotto troppi errori non forzati: dopo 39 minuti è 6-2 Kasatkina. Camila ha il doppio dei vincenti nel set (14 a 7), ma paga il quadruplo degli errori gratuiti (20 a 5). Non bisogna dimenticare in ogni caso che la russa numero 20 del mondo (ma già numero 10 nel 2018), fino ad ora nel torneo non ha perso un set, cedendo al massimo cinque giochi a partita.
La musica non cambia nel secondo set: Giorgi si salva nel game d’apertura ma capitola nel terzo gioco con il tredicesimo unforced di rovescio (contro 0 della russa!). Camila riesce solo sporadicamente a sfondare il muro della Kasatkina ma quando ci riesce è sempre uno spettacolo. Come il passante di rovescio tirato in corsa con i piedi quasi fuori dal corridoio che sfida le leggi della fisica e le procura la quarta palla break dell’incontro. La solita foga le costa la chance e quella successiva e quando Kasatkina accompagna la vittoria del sesto gioco da 14 punti con un “C’MOOON!” urlato verso le tribune, il match è definitivamente indirizzato.
Camila farà ancora in tempo a sciupare la sesta palla break su sei, ma dopo 1 ora e venti minuti il 6-2 6-2 non lascia adito a rimpianti. Kasatkina attende la vincente di Keys-Kudermetova per cercare l’approdo alla prima semifinale Slam.