Alexander Zverev riesce a spegnere gli ardori di Carlos Alcaraz e a raggiungere per la seconda volta consecutiva la semifinale del Roland Garros (la quarta a livello Slam). Una partita che ha vissuto due fasi ben distinte: una, coincisa con i primi due set, caratterizzata dal pessimo rendimento dei colpi da fondo di Alcaraz e una, che ha interessato terzo e quarto set, più tirata e ricca di pathos. Zverev ha avuto il non piccolo pregio di rimanere concentrato e solido nel corso di tutto l’incontro, vincendo lo stupendo tiebreak del quarto set e riuscendo a evitare le insidie di un quinto set che probabilmente non lo avrebbe visto favorito. Dall’altra parte Alcaraz è parso poco reattivo e decisamente non in palla per oltre due set, ma ancora una volta il ragazzo spagnolo ha mostrato che la stoffa è buona, aggrappandosi alle poche cose nel proprio tennis che funzionavano e arrivando a un solo punto di distanza dal portare la contesa al quinto. Il tempo è dalla sua parte e le occasioni non mancheranno.
Stavolta è giusto rendere merito a Zverev che ha finalmente giocato una partita “da grande” in uno Slam, riuscendo anche finalmente a sfatare un pesante tabù: quella odierna infatti è la sua prima vittoria contro un top 10 in uno dei quattro Major. In semifinale troverà uno tra Novak Djokovic (4 vittorie e 7 sconfitte) e Rafael Nadal (3 vittorie e sei sconfitte), vale a dire i peggiori avversari possibili da affrontare sul Philippe Chatrier. Per sognare la finale sarà necessario riproporre la tenuta mentale e la qualità vista oggi contro Alcaraz.
IL MATCH – Fin dalle primissime battute si capisce a che tipo di match si andrà incontro: ogni punto è una lotta durissima, sia fisica che mentale. Ci vogliono nove minuti per completare i primi due giochi, con Zverev che non riesce a contenere un dritto potente di Alcaraz ed è subito costretto ad annullare una palla break. Lo spagnolo risponde molto profondo nella maggior parte delle occasioni, pur non riuscendoci sul break point e lasciando così l’iniziativa in mano al tedesco, che con un ace si porta sull’1-1. Nei primi tre giochi chi è in risposta riesce sempre a salire 15-30, ma senza riuscire a centrare subito un allungo. C’è grande equilibrio in avvio, anche se tra i due è Alcaraz a concedere maggiormente. Nel quinto game, anche la testa di serie numero 6 deve concedere le prime chance di break dell’incontro. Con una smorzata e una gran seconda cancella le prime due, ma una gran risposta del tedesco sulla terza permettono al numero tre del mondo di passare a condurre, confermando il break poco dopo: 4-2. Zverev è più attento, solido e centrato in questo avvio di match, sbagliando decisamente meno rispetto ad Alcaraz. Lo spagnolo vuole spingere forte ad ogni colpo, andando spesso fuori giri. Il classe 2003 di Murcia prova a rimanere in scia, ma il numero tre del seeding non concede più nulla e con due ottimi rovesci lungolinea chiude 6-4 la prima frazione. Davvero tanti i gratuiti di Alcaraz (16), mentre dopo un avvio tentennante Zverev lascia le briciole: due punti in risposta concessi negli ultimi 4 game e 100% di punti vinti con la prima escludendo il primo gioco.
In avvio di secondo set si intravede già un tentativo di cambiamento da parte dello spagnolo, che prova ad alzare le traiettorie e a tenere il suo avversario più lontano dal campo. Dal canto suo, però, Zverev non sbaglia nulla e continua a concedere poco, portandosi sul 40-15 anche nel quarto game. Al termine di uno dei punti più belli del match, tuttavia, Alcaraz risale fino ai vantaggi e riesce ad arrivare anche a palla break, chiudendo con un facile dritto sopra la rete dopo una deviazione del nastro che lo aveva favorito. Qui, però, l’iberico non approfitta di una seconda del tedesco a 130km/h, sbagliando totalmente i tempi della risposta e permettendo a Zverev di impattare sul 2-2. Alcaraz sembra leggermente meno esplosivo del solito e, infatti, si affida spesso alla smorzata per uscire dallo scambio. Nel settimo game, il numero 6 ATP commette due brutti errori e, stavolta, la palla corta non gli basta: il tedesco intuisce le intenzioni del suo avversario e copre bene la rete, procurandosi due opportunità di break. Zverev approfitta di un serve&volley disperato dello spagnolo e gli strappa nuovamente la battuta, salendo comodamente sul 5-3. Il linguaggio del corpo del campione di Madrid è eloquente: dominano smorfie ed espressioni di disappunto, per un match di cui sembra non avere il controllo. Il tedesco va a servire sul 5-4 per andare avanti di due set, ma va subito sotto 0-30. Grazie a tre punti di fila vinti coraggiosamente a rete Zverev si procura un set point: il primo viene cancellato da Alcaraz con sfrontatezza, mentre sul secondo arriva il doppio fallo. Il 19enne di Murcia si procura una ghiotta possibilità di break per rientrare in partita, ma sbaglia ancora con il rovescio e, alla terza chance, il numero tre del mondo sigla con un ace un nuovo 6-4. Continuano ad essere troppi gli errori gratuiti di Alcaraz – 16 anche nel secondo set – mentre Zverev prosegue nella sua recita quasi perfetta, aiutato da grandi percentuali al gran servizio (78% di prime in campo, 71% di punti vinti con la prima e 75% con la seconda).
La musica non cambia di molto in avvio di terzo set: Alcaraz continua a sbagliare tantissimo sia col dritto che col rovescio, fallendo anche soluzioni piuttosto comode o colpi interlocutori. Data l’inconsistenza odierna dei suoi colpi a rimbalzo, lo spagnolo tenta – con successo, il più delle volte – soluzioni di tocco o schemi alternativi quali smorzate e serve&volley. Zverev dal canto suo si mantiene calmo, difende i turni di servizio con grande tranquillità in attesa di un’occasione per piazzare la zampata. Sul 4-4, il pallottoliere riporta 42 errori non forzati dello spagnolo, che si complica ancora la vita da solo ritrovandosi sotto 0-30 e poi 30-40, concedendo una pericolosissima palla break che manderebbe Zverev a servire per il match. Alcaraz fa la cosa migliore che si possa fare in un momento di difficoltà: rifugiarsi in uno schema di fiducia. Oggi l’unica cosa che funziona a meraviglia è la palla corta e proprio con un drop shot vincente lo spagnolo annulla la palla break. Alcaraz riesce poi a salire 5-4 e a scaricare sull’avversario la pressione di servire con le spalle al muro. Altre due ottime smorzate, la seconda delle quali suggellata da un passante vincente non semplice, procurano due insperate palle break consecutive allo spagnolo. Manco a dirlo, sul set point è un’altra palla corta vincente a regalare a Carlos la vittoria del parziale.
Alcaraz, forse rinfrancato dalla rocambolesca fine del set appena concluso, comincia a trovare un po’ più di continuità da fondo e il dritto in particolare, a sprazzi sembra frullare come nelle giornate migliori. Dall’altra parte del campo Zverev non sembra particolarmente scosso dal fatto di aver ceduto il terzo parziale e continua a macinare il suo gioco con apparente tranquillità. La battuta in particolare viaggia a ritmi notevoli e gli consente di tenere a bada i tentativi del più giovane avversario. Proprio come nel set precedente, Alcaraz affronta il momento di massima difficoltà sul 4-4, ma stavolta non riesce a salvarsi e anzi, concede il break con un sanguinoso doppio fallo. Tutto sembrerebbe apparecchiato per la vittoria di Zverev, fino a questo momento impeccabile al servizio, ma Alcaraz non ci sta e tenta il tutto per tutto. Lo spagnolo lascia andare il braccio – forse per la prima volta in tutta la partita – e riesce a mettere alle corde l’avversario, reo di aver giocato un paio di seconde davvero troppo timide. Sullo 0-40, Alcaraz spreca la prima palla break mandando largo un dritto sotto rete non impossibile, ma sulla seconda riesce a imporsi nel palleggio e a riportare il match in equilibrio.
Entrambi difendono agevolmente i successivi due turni di battuta, rimandando il verdetto al tiebreak. Zverev si prende un immediato minibreak di vantaggio con un’ottima palla corta vincente, ma Alcaraz si riporta sotto con la risposta. Lo spagnolo si mette ancora nei guai con un avventato tentativo di serve&volley sulla seconda, ma rimedia alla grande con due vincenti consecutivi, uno di dritto e uno di rovescio, che lo proiettano sul 4-3. Zverev pareggia ancora con un superbo passante di rovescio, ma Alcaraz torna avanti giocando due smorzate nello stesso punto. Sul 5-5, lo spagnolo pesca dal cilindro un rovescio lungolinea da cineteca che vale il set point, ma nel punto successivo trema con lo stesso colpo, che si stampa sul nastro. Carlos vanifica poi una spettacolare difesa con un pasticcio sotto rete e si ritrova a dover salvare match point. Zverev lo grazia sbagliando di rovescio, ma poi si procura una seconda occasione con un buon serve&volley. Il tedesco mette il punto esclamativo su un tiebreak di rara qualità, chiudendo con una gran risposta vincente di rovescio un match che rischiava di complicarsi terribilmente.