Primo Roland Garros per Amelie Mauresmo, direttrice del torneo da quest’edizione in sostituzione di Guy Forget, e consueta conferenza stampa ricca di spunti con i tanti giornalisti presenti in sala. La prima questione a tenere banco è la sessione serale, con la partita di ieri sera tra Nadal e Djokovic che è terminata all’una e si è svolta in condizioni di gioco mutevoli rispetto all’inizio della partita e con i giocatori scontenti per il riposo accorciato rispetto ai loro colleghi. “Ovviamente non è semplice. È il primo anno che sono la direttrice del torneo. Sto imparando molte cose riguardanti la programmazione del torneo. Avere partite così in ritardo potrebbe effettivamente innescare alcune domande. Me lo sto chiedendo io stessa, a dire il vero. Faremo una riunione per parlare di questo alla fine, ma sono solo 10 partite in totale. Quindi potremmo dire 10 partite con un giorno di riposo e una partita da giocare due giorni dopo? Per Rafa, in questo caso, ciò significa giocare tre giorni dopo. Non ho ancora la risposta, perché in realtà vediamo ogni giorno cosa succede e sicuramente ci chiederemo cosa fare dopo e proveremo a fare un po’ di debriefing per vedere cosa ha funzionato bene, e cosa non ha funzionato bene col senno di poi. Solo una cosa che mi è venuta in mente, hanno finito alle otto e un quarto per la penultima partita. Quindi, in pratica, avremmo potuto iniziare con Nadal-Djokovic solo mezz’ora prima“. Non sono mancate polemiche per la decisione del torneo di mettere solo una partita femminile nella sessione serale, giustificata così da Mauresmo. “Questo è ciò che volevamo mostrare agli spettatori che avevano i biglietti solo per una partita, perché alcuni solo quello avevano. Era più difficile, ovviamente, avere una partita, una partita notturna con sole tenniste.” Interessante come l’ex campionessa francese risponde incalzata in merito: “In quest’epoca in cui ci troviamo, come donna, e come ex giocatrice, non mi sento male a dire che in questo momento le partite maschili hanno più attrattiva. Il mio obiettivo quando faccio il programma ogni giorno è quello di vedere quale partita nel tabellone femminile posso metterci lì, onestamente. La sfida o la stella che potrei mettere lì. Ed è stata dura, lo ammetto, è stata dura trovare per più di una notte, come dici tu, la partita femminile del giorno“.
Qualche domanda arriva dai giornalisti in sala anche per quanto riguarda la partita tra Djokovic e Nadal, sul fatto che un match di così alto profilo sia avvenuto così presto e se il Roland Garros ha intenzione in futuro di evitare questo tipo di accoppiamenti ideando un metodo di individuazione del seeding che non segua pedissequamente la classifica. Mauresmo non è di questo avviso: “Wimbledon lo fa da diversi anni. Crea, per quanto mi riguarda, qualcosa che non è proprio giusto, direi. Abbiamo sempre detto che la classifica, per essere testa di serie nel torneo, è ciò che conta, e sono totalmente d’accordo con questo“. Non manca una domanda sulla questione russa, con Wimbledon all’orizzonte e la possibilità che un tennista russo, Andrey Rublev, possa vincere il torneo. Per Mauresmo però non cambia nulla. “Come abbiamo detto poco prima di iniziare il torneo, manteniamo la nostra posizione; le cerimonie si svolgerebbero senza bandiera, e senza inno nazionale. Questo è ciò a cui ci atterremo“.