Alla ricerca di qualche curiosità che non sia stata già scritta o detta nell’arco delle due settimane del torneo, verso le fasi finali di uno Slam si raschia un po’ il fondo del barile. E al di là di quello relativo alle nazioni più rappresentate, spesso scatta anche il giochino di quali sono le città che hanno più rappresentate.
Spesso le capitali o comunque le grandi città la fanno da padrone: quest’anno, ad esempio, in finale abbiamo un giocatore di Oslo (Ruud), una giocatrice di Varsavia (Swiatek) ed una di Atlanta (Gauff), in semifinale una giocatrice di Firenze (Trevisan), un doppista di Barcellona (Granollers) ed uno di Mar de Plata (Zeballos). Ma la cosa curiosa è che la cittadina più rappresentata a livello di semifinali in questa edizione del Roland Garros è una piccola località della Bosnia-Erzegovina: Medjugorje, nota nel mondo per le apparizioni mariane che alcuni veggenti del luogo riferiscono di ricevere dall’inizio degli Anna Ottanta. La località erzegovese può infatti vantare ben due rappresentanti a livello di penultimo atto: Marin Cilic, semifinalista nel singolare maschile, e Ivan Dodig, addirittura finalista nel doppio maschile.
Dopo la sconfitta in semifinale contro Ruud, nella parte della conferenza riservata alle domande in croato, un giornalista – anche per farlo sorridere un po’ nonostante il ko contro il top 10 norvegese – ha chiesto un commento a Cilic al riguardo. E in effetti Marin ha sorriso nel rispondere. “Ho sentito i miei e mi hanno detto che ovviamente c’era grande agitazione, tutti seguivano i match miei e di Ivan. Chiaramente mi fa piacere, io e Ivan poi siamo cresciuti insieme e ottenere questi risultati insieme è fenomenale. Soprattutto perché so quando abbiamo lavorato duro, sin da ragazzi, per arrivare sino a qui.” Ricordiamo che i tra i tanti trofei in bacheca, tra i quali spiccano lo Slam in singolare di Cilic (US Open 2014) e quelli in doppio di Dodig (Roland Garros 2015 e Australian Open 2021), i due possono annoverarne anche un paio vinti insieme: la Coppa Davis del 2018 (giocarono persino insieme in doppio nella vittoria del primo turno contro il Canada) e la medaglia d’argento nel doppio maschile alle Olimpiadi di Pechino 2022.