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“Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria, mai”, parole limpide di Indro Montanelli. Il celebre scrittore e giornalista toscano, uno dei più importanti di tutto il novecento nostrano nonché per decenni figura simbolo del Corriere della Sera, ci ha regalato questa massima sulla contemplazione della buona sorte altrui da parte degli uomini che sovente se ne infischiano altamente della propria, sottovalutandola incessantemente. Ma si sa, è nella natura umana adorare e magnificare ciò che non si possiede, e allo stesso tempo bistrattare ciò che invece si ha a portata di mano quotidianamente ma che non si apprezza fino in fondo.
Ebbene da questa attitudine, in particolar modo rifacendosi alla frase di Montanelli, si distacca senza colpo ferire Carlos Alcaraz. Il baby fenomeno spagnolo, che da questo lunedì si è visto superare in classifica da Casper Ruud dopo la finale raggiunta dal norvegese al Roland Garros, è come se avesse trasformato le parole di uno degli “scribi” più in voga dello scorso secolo in un monito da far suo senza la minima titubanza. Infatti il 19enne murciano ha annunciato tramite i propri canali social, precisamente attraverso il suo account ufficiale di Twitter, che non prenderà parte all’ATP 500 del Queen’s, al via la prossima settimana in contemporanea con Halle. Dunque, un altro colpo da assorbire per il club della Regina, dopo le ultime tumultuose settimane in cui a causa dell’allineamento della LTA alla decisione di esclusione dei tennisti russi e bielorussi da parte dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club; ha rischiato fortemente la sottrazione dei punti ATP e WTA come invece è accaduto a Wimbledon. Ma tornando a Carlitos, l’allievo di Juan Carlos Ferrero ha addotto come motivazione per il suo forfait, a quello che per lui sarebbe stato il primo torneo sull’erba e perciò il primo passaggio per prepararsi al meglio verso Church Road; un leggero problema di natura fisica al gomito.
Questo il messaggio di Alcaraz su Twitter: “Come tutti sapete ero super entusiasta di giocare al Queen’s Club Championship, ma un leggero problema al gomito m’impedisce di farlo! Spero di esserci nel 2023… ci vediamo tutti nel Regno Unito tra pochi giorni!”
NON È LA PRIMA VOLTA PER CARLITOS – Detta così non sorprende più di tanto, ma se riavvolgiamo il nastro al 7 maggio; si può notare come questo modus operandi per stabilire la sua programmazione non è una novità per il n. 2 di Spagna. Infatti, quasi un mese fa, dopo lo straordinario successo nel Masters 1000 di Madrid – suo quarto titolo stagionale, secondo di questa categoria dopo le affermazioni nei ‘500’ di Rio e Barcellona e il trionfo a Miami – nel quale era divenuto soltanto il quarto tennista a potersi fregiare di aver sconfitto in due giorni consecutivi due dei Big Three, (gli altri Federer alle ATP Finals 2010, Davydenko al ‘1000’ di Shanghai del 2009 e Roddick a Dubai nel 2008) Alcaraz aveva annunciato che avrebbe saltato il successivo torneo degli Internazionali BNL d’Italia per preservarsi e recuperare in vista dello Slam parigino. Questo perché nell’altura madrilena durante i quarti di finale contro Nadal, aveva accusato un piccolo fastidio alla caviglia destra nel tentativo di eseguire un diritto in corsa dal lato destro. Vi ricorda qualcosa? È la stessa dinamica dell’infortunio che è costato tre legamenti tendinei a Sascha Zverev.
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Chiaramente la differenza è che nel secondo caso si trattava di un Major con partite al meglio dei cinque set; ma siamo abbastanza certi che il giovanissimo spagnolo abbia riflettuto allungo su questa casualità, comprendendo che a volte basta un niente per passare dal trionfare brillantemente in un grande appuntamento mettendo in fila uno dopo l’altro, successi contro i migliori giocatori; al dover abbandonare qualsiasi sogno di gloria ed essere costretti a stare lontani dai campi per tantissimo tempo, con l’aggiunta di parecchie incognite sul modo in cui si rientrerà alle competizioni. È un attimo sfuggente quello che divide la nuvola tennistica, dove tutto riesce, dall’esatto opposto dove tutto va nella direzione peggiore possibile. Quindi Carlos, anche se tratta di un piccolissimo infortunio, non vuole rischiare e sfidare ulteriormente il fato.
LO VEDREMO TRA MAIORCA E EASTBOURNE? – Ovviamente va da sè, come questa decisione ci fornisca lumi anche sulla visione che il ragazzo e il suo team hanno dell’approccio alla programmazione. In vista degli Slam, cioè i tornei più lunghi, si preferisce far recuperare pienamente il giocatore per poi averlo fresco e riposato per le due settimane di fuoco nonostante si stia parlando di un tennista molto giovane e che dunque non deve fare fronte al logorio fisico di una carriera già molto lunga alle spalle. Probabilmente trattandosi dell’erba, dove Alcaraz ha giocato talmente poco dal non avere molta confidenza con la superfice, lo potremmo vedere in campo fra due settimane tra Maiorca e Eastbourne smaltito totalmente il fastidio al gomito per mettere sulle gambe un torneo prima di Wimbledon; anche se ciò significherebbe giocare la settimana esattamente precedente ai Championship. Staremo a vedere, intanto il suo posto nel tabellone principale del Cinch Championship verrà preso dall’argentino Francisco Cerundolo (n. 44 ATP) – un altro che di fortuna se ne intende. Ma il Top 10 delle Furie Rosse non è l’unico protagonista, del sempiterno parterre de roi di prima classe del seeding londinese, ad aver dato forfait. A fargli compagnia, infatti, c’è Gael Monfils. Il n. 24 del mondo aveva dovuto saltare sia l’ATP 250 di Lione che l’Open di Francia, per via di uno sperone calcaneare al tallone destro che lo tormentava da Montecarlo. Il 35enne parigino aveva quindi annunciato di essere costretto ad andare sotto i ferri per provare a risolvere definitivamente il problema. Evidentemente il percorso di recupero è ancora molto lungo. Del suo ritiro, ne beneficia l’ungherese Marton Fucsovics (n. 55).